Lezione 1 di 7
In Corso

1.1 – Perchè YouTube è importante per il business

Domenico Boccone 28 Aprile 2025

Trascrizione

Ciao a tutti e benvenuti in questa nuova lezione, in questo nuovo corso in cui parliamo di YouTube. YouTube, ho cercato di dare un titolo che avesse un senso, che cercasse di far capire al massimo quello di cui parleremo oggi, in realtà poi alla fine sono scaduta nelle solite banalità, cioè YouTube dalla A alla Z per il B2B. Dalla A alla Z perché, anzi prima vi dico chi sono io, poi vi dico perché, senza togliere troppo tempo all’argomento, mi chiamo Chiara Clemente, gestisco il mercato italiano di SEMrush, che se non lo conoscete è uno degli strumenti più forti, più importanti al mondo per quanto riguarda il miglioramento della propria visibilità online, nello specifico all’interno di SEMrush ho cambiato tanti ruoli diversi prima di arrivare a gestire il mercato italiano e tutti i ruoli precedenti avevano a che fare con i video, quindi sono più di quattro anni che gestisco il canale YouTube italiano e poi ho anche gestito per circa un annetto anche il canale YouTube americano facendo proprio i video io. Per il canale italiano li ho sempre fatti io, per quello americano sono stata una piccola intermissione tra tantissimi americani di circa appunto un annetto. Perché parlo di video oggi? Perché sono qui io? Perché i video sono parte integrante della mia vita, le mie impostazioni del telefono quando parlo, quando vado a vedere quanto tempo ho speso sul telefono, mi dicono che ho passato più o meno tre ore su YouTube al giorno, faccio colazione con YouTube, vado ad addormentarmi con YouTube quando faccio qualsiasi cosa che non richieda la mia immediata attenzione, tipo pulisco in giro, mi faccio i capelli, ho sempre YouTube acceso ed è per questo che quando poi ho iniziato effettivamente a lavorare ho cercato qualcosa che mi permettesse di fare video e di comunicare tramite i video, perché penso che sia lo strumento più potente che abbiamo al momento e anche quello che funziona di più. Quindi dicevamo prima perché YouTube dalla A alla Z, queste sono le cose di cui parleremo oggi, innanzitutto perché YouTube è importante per il business, perché è vero che se ne parla tanto ed è vero che si parla tantissimo di video, però io penso che ci sia un grosso problema a comprendere effettivamente le potenzialità che ci sono dietro a questo tipo di strumento, non soltanto dietro a YouTube in sé come piattaforma ma proprio dietro ai video e soprattutto non viene in realtà percepito il tipo di lavoro che bisognerebbe fare per andare a creare un video e quindi è abbastanza importante cercare di chiarire tutti questi aspetti. Poi strategie ai video, cosa usare e quando. Oltre al fatto che la gente non ha benissimo chiaro come si facciano i video, perché ci debbano essere eccetera eccetera, non è neanche chiaro che cosa vada usato e quando vada usato, cioè cosa faccio, faccio un video breve, faccio un video lungo, faccio un video lunghissimo, faccio un webinar, vado in live, non vado in live, li faccio registrate, insomma è un po’ complicata la questione, quindi ho cercato di suddividere i tipi di video che andrebbero utilizzati per le nostre esigenze rispetto a quello che ci serve. Ho fatto l’esempio più classico, proprio base base con il funnel, però poi lo vediamo più approfonditamente dopo. E poi come gestire un canale YouTube per il B2B, è una cosa abbastanza semplice e le differenze non sono troppe rispetto a gestire un canale B2C o anche solo gestire un canale per hobby, per piacere, però ci sono delle cose abbastanza importanti da ricordarsi. Poi tips and tricks per l’aseo di YouTube, perché sì, l’aseo si può fare e si può fare anche su YouTube, quindi ci sono degli accorgimenti molto importanti, molto utili soprattutto, che possono aiutarci non facendo quasi niente, con uno sforzo veramente minimo, possono aiutarci ad arrivare molto molto più in alto sui motori di ricerca. E poi le ultime due saranno strumenti analytics, che cosa conta davvero su YouTube, quindi quali sono effettivamente le metriche da guardare e dove vanno guardate. E poi un workflow per creare e produrre contenuti, lì non ricordo, forse ho uno o due slide, ma in realtà potrei anche andare a braccio, semplicemente che cosa va fatto quando dobbiamo andare a creare un calendario editoriale, che cosa va fatto quando dobbiamo andare a creare dei video e in generale che tipo di flusso di lavoro seguo io quando vado a creare contenuti. Non perché il mio sia il migliore di tutti, semplicemente penso che sia quello più comodo, perché io sono pigrissima e cerco sempre di fare le cose in modo da avere sforzo minimo ma massimo risultato. Quindi parliamo di perché YouTube è importante per il business. Iniziamo con una citazione al volo, giusto per farvi capire il motivo per cui parliamo di questa cosa oggi, cioè il play button, come dice Michael Litt, è l’azione, la CTA, la call to action più forte che c’è su internet. Provate a pensare anche solo a quello che fate voi nella vita in generale. Quando vedete un triangolino lo schiacciate, che sia sulla televisione, che sia per far partire un film, che sia per far partire un video. Il fatto che il simbolo di YouTube sia quello ci fa già capire che effettivamente entra totalmente tanto nelle nostre vite questo simbolo, che era l’anti prima di YouTube perché c’era sulle cassette, c’era su quello che vi pare, però entra totalmente tanto nelle nostre vite che veramente è effettivamente la cosa che quando la vediamo la prima cosa che vogliamo fare è schiacciarlo. Quindi oltre 2 miliardi di persone guardano regolarmente video su YouTube, adesso sono questi sono dati del 2021 probabilmente sono in crescita quest’anno sicuramente, 2,3 miliardi di persone che guardano video regolarmente su YouTube, attive mensilmente. Quindi provate a pensare a quanti siamo nel mondo, la risposta è che più di un terzo del mondo, non dell’Italia, dell’Europa, del mondo, dell’intero mondo è attivo su YouTube. Quindi senza poi scendere nel dettaglio provate a pensare che tipo già di pubblico abbiamo davanti, un terzo del mondo e negli ultimi anni l’aumento nell’utilizzo della piattaforma è superiore al 40 per cento. Ora è vero che ci sono tantissime piattaforme che stanno avendo un successo incredibile, pazzesco, tipo TikTok con un’ascesa veramente stellare, però il 40 per cento di crescita negli ultimi cinque anni è un numero veramente che ci deve far pensare. Cioè YouTube non è semplicemente in questo momento una piattaforma importante, non è soltanto il secondo social media più usato al mondo dopo Facebook, è una parte della nostra vita quotidiana, è la nostra nuova televisione, è sicuramente la televisione dei figli, dei nipoti, di chiunque, perché io lo vedo con mia nipote di sei anni che la prima cosa che fa quando arriva a casa è o mette su Netflix o mette su YouTube. È una parte integrante delle nostre vite, dobbiamo imparare a capire come utilizzarlo perché se è una parte così integrante può diventare veramente uno strumento molto utile per il nostro lavoro. Dopo Google, YouTube è il secondo motore di ricerca al mondo, cioè io non trovo una cosa su Google, la vado a cercare su YouTube o la vado a cercare direttamente su YouTube, dipende poi da quello che vogliamo fare, da quello che ci serve effettivamente. Ho fatto qui un esempio semplicemente della pandemia per farvi capire un po’ che tipo di impatto possa avere, però le ricerche per home office durante la pandemia sono aumentate del 210%, quelle per home exercise, quindi per fare allenamento a casa, sono aumentate del 510%. Ora, provate a pensare alla pandemia senza YouTube, non soltanto pensate per voi, pensate per i vostri figli, pensate per chiunque, provate a pensare che cosa avreste fatto in pandemia senza avere YouTube, senza avere la televisione, senza avere tutto questo genere di servizi che ci hanno intrattenuto in un momento in cui non potevamo fare altro se non essere intrattenuti oppure annoiarci a morte. Quella è l’idea. Ovviamente poi questi sono dati presi dalla pandemia, quindi è un periodo storico particolare, sicuramente complicato e queste sono delle statistiche un po’ a parte, però l’idea in realtà rimane quella, cioè ci sono ovviamente dei trend stagionali anche su YouTube che hanno questo genere di statistiche, questo genere di numeri quasi ogni anno. Se voi andate a vedere su YouTube a novembre, a dicembre, come arredare l’albero di Natale, come arredare casa, come addobbare, come arredare casa per Natale oppure, non lo so, devo fare il barbecue, come si fa la carne, tutta quella roba lì. Queste sono tutte ricerche che sono costanti, che vengono utilizzate in ogni periodo ovviamente quello che serve e sono ricerche che sono lì, sono lì sempre, sono delle nicchie che sono veramente immense, perché YouTube è parte delle nostre vite. La seconda piattaforma social più utilizzata al mondo, questo l’ho già detto, giusto per farvi capire, il 79% degli utenti internet hanno un account YouTube, un account Google per intenderci, però hanno un account YouTube, l’80% quasi di tutti gli utenti di internet, sempre per ricordarci a che tipo di fetta di pubblico noi stiamo parlando. Poi è ovvio, non fraintendete le mie parole, che non è che io faccio un video, lo metto fuori e lo guardano 2,3 miliardi di persone o l’80% degli utenti di internet, perché ovviamente devo pensare al mio target, però questo è, sparando nel mucchio, sparando su 10 persone, se ne prendo uno è già un miracolo, sparando su 2 miliardi e mezzo, quasi le possibilità si alzano di parecchio. Quindi ricordiamocelo, seconda piattaforma social più utilizzata, però detto sinceramente per come stanno andando le cose con Facebook, mi aspetto che diventi la prima nei prossimi 2-3 anni al massimo. E l’importanza di YouTube per il business, iniziamo a arrivare un po’ più concretamente effettivamente perché per il B2B, perché il 62% dei business utilizzano YouTube come un canale per postare appunto contenuti video. Questa cosa cosa vuol dire? Vuol dire che ci sono più del 60% delle aziende, non in Italia, nel mondo, in Italia sono molto meno ed è per questo che siamo qui oggi, il 62% delle aziende pensano che fare dei contenuti video possa essere utile. Io vi parlo da rappresentante di un’azienda che questa cosa la fa, ha iniziato a farla tardi rispetto allo standard, però io già li vedo i risultati di 4 anni di lavoro che magari possono sembrare pochi, ma non sono pochi per niente e una cosa molto importante da dire è che noi stiamo guardando questo genere di statistica adesso, pensando all’Italia sicuramente i numeri si abbassano di molto e questo non deve spaventarci nel pensare che se io dovesse iniziare domani a fare dei video non li guarderebbe nessuno, questo dovrebbe farci capire che potrei iniziare a fare dei video e non li sta facendo nessuno, potrei effettivamente differenziarmi. Noi lo abbiamo visto con, per dirne una, il caso Montemagno che si è messo ogni giorno a fare un video su Facebook e adesso fa video, non so quanti anni sono, forse 5, 6, 7 anni che Monti fa un video al giorno, che sia su Facebook, poi si è aperto YouTube, poi ha fatto il podcast dove mette semplicemente l’audio dei suoi contenuti, è tutto un riciclo di roba che effettivamente da produrre, è molto semplice, perché non è che Monti faccia dei montaggi, chissà che cose astruse sconvolgenti si siede, accende la camera, parla, lo dà al montatore, il montatore taglia quando dice degli errori, quando dice delle cose sconvenienti e poi lo mette. Fine. Tempo totale di produzione di un video di Monti? Forse tre ore, ma forse, penso di stare esagerando, poi dipende dalla lunghezza del video, diciamo che quelli che stanno sui cinque minuti più di tre ore non ci vuole. E questa è l’idea. Se noi abbiamo una nicchia che sappiamo che essere scoperta, possiamo, dovremmo, cercare di sfruttare anche i contenuti video, perché possono essere veramente tanto utili per, innanzitutto, differenziarci dalla competizione che non li fa, e poi aprirci a tutta una fetta di mercato, sicuramente ampia e grande, che potrebbe portarci tantissimi risultati. Anche perché, sì, è vero, YouTube magari è ancora vista come una piattaforma giovane, però non lo è. Tutte le fasce d’età sono coperte su YouTube, tutte, anche quelle degli ultraottantenni. Magari non in Italia, magari ce ne sono pochi di ultraottantenni in Italia con un account su YouTube, però in realtà sono quasi tutte fasce coperte, quindi non pensiamo soltanto che vada, non lo so, dai 10-15 ai 30 massimo. Sono tutte, anche tutte le altre, sono fasce assolutamente coperte, quindi se abbiamo paura di fare contenuti che poi verranno visti da persone che magari non hanno budget per comprare i nostri prodotti e servizi, no, vi posso assicurare che non è assolutamente così. Il mio pubblico di riferimento su YouTube è nella fascia 35-55, quindi non aspettatevi che faccio un video, poi lo vedono solo i ventenni e a me magari il mio target sono i cinquantenni, non è assolutamente così. E poi, anche qui, una cosa importante, abbiamo parlato di business, parliamo di clienti, adesso scoprire nuovi prodotti e servizi su YouTube. Il 90% delle persone dice di scoprire nuovi prodotti o brand su YouTube. Ora, come succede questa cosa? Perché succede? Cos’è? Semplicemente proviamo a pensare anche a quello che facciamo noi, io vi dico quello che faccio io, magari non sono un esempio base, però provate anche a pensare alle vostre esperienze personali. Se a me serve qualcosa, soprattutto se stiamo parlando di prodotti tecnologici, la prima cosa che faccio è andare a vedere delle recensioni, quindi magari io ho in mente di comprarmi il nuovo MacBook Pro, vado a vedermi la recensione del nuovo MacBook Pro, seguo tutti i miei canali di tecnologia italiani che fanno questo genere di servizio, quindi fanno le recensioni, mi raccontano la rava e la fava del prodotto che voglio comprare, e poi succede che l’algoritmo di YouTube funziona molto, molto, molto bene. Ed essendo io sulla piattaforma da anni, YouTube sa che cosa può propormi, quindi nei video correlati o nei video suggeriti, io immediatamente vedrò altri prodotti ai quali magari io non avevo pensato neanche un po’, perché mi ero fissata che volevo prendere il MacBook, e poi vedo nei suggeriti che è uscito un nuovo Dell, che è uscito un nuovo HP, eccetera, eccetera, me li vado a vedere e scopro prodotti che non avevo visto. Questo è un esempio, ma in realtà ce ne sono migliaia di casi simili, anche molto differenti, sui vestiti. Vado a cercarmi, non lo so, l’outfit of the day dell’ultimo influencer che mi è venuto in mente, vado a vedere quello e allora vedo che ha comprato questi nuovi jeans e questi nuovi jeans sono belli. Non c’è la corsa all’acquisto come su tutte le altre piattaforme, quindi tipo su Instagram vedo quello, ci posso cliccare sopra, posso andare allo shop, eccetera, non c’è quella cosa lì, c’è soltanto l’informazione sul prodotto, che io trovo una cosa molto più elegante e molto più sottile, nel senso che io non sto immediatamente a spingerti il prodotto davanti alla faccia e dirti compralo, questo è il link, ti faccio vedere come funziona, ti racconto come funziona, ti dico che problema può risolvere, poi te la vedi tu se c’è voglia di comprartelo, te lo compri, se non c’è voglia di comprartelo, non te lo compri, non c’è problema. Però questo è per farvi capire che il 90% delle persone scoprono nuovi prodotti e brand su YouTube. Mai visti, mai sentiti, ho visto un video, ho visto un correlato, oppure ho fatto una ricerca e a me piaceva quella copertina, ho cliccato su quel video, ho scoperto una cosa nuova. Pensiamo a come questa cosa possa servirci per il nostro prodotto servizio. Io che faccio i video di una piattaforma che è un software con dentro più di 50 strumenti, farmi trovare in quel modo, farmi trovare per, non lo so, la ricerca SEO, farmi trovare per la ricerca come spiare i competitor eccetera, a me quella roba lì serve. Magari nessuno di voi conosceva SEMRush prima di sentirmi parlare oggi, adesso però, con un contenuto video, vi posso dire di andare a vedervi il canale YouTube di SEMRush Italia e voi andate a vedervi il canale e scoprite che cos’è SEMRush, come funziona e se vi può servire. Questa è insomma l’idea di base. Comunque 9 persone su 10, ripeto, continuano a cercare cose e trovare nuovi brand e nuovi prodotti su YouTube, quindi sicuramente molto utile. L’ultima, se non sbaglio, delle statistiche che ho messo è che 8 marketer su 10 sono soddisfatti dei risultati che ottengono in termini di ritorno sull’investimento dei loro contenuti video e considerano YouTube, come scritto nella slide, la più efficace piattaforma di video marketing. Cosa vuol dire 8 su 10 sono soddisfatti di quello che ricevono? Vuol dire che qualcuno parte, fa un video, ne fa più di uno, anzi ne fa molti, molti, molti e poi quel prodotto inizia a vendere di più, oppure insomma se ha dei servizi inizia a vendere di più dei servizi, riceve più clienti, riceve più lead eccetera eccetera eccetera. 8 su 10 ovviamente come potrete immaginare è un numero molto molto alto, l’80%. Cosa vi posso dire io rispetto a questa cosa, è vero o non è vero? Nel mio caso vi posso dire che è vero, non soltanto per quanto riguarda specificamente il prodotto SEMrush perché, e ne parleremo quando poi vedremo la parte di Analytics, YouTube è molto molto particolare rispetto a quali dati ci fornisce e a come ce li fornisce, quindi è molto difficile riuscire a dire io ho fatto un video e da quel video 100 persone hanno comprato, è impossibile farlo su YouTube, però posso iniziare a vedere che ricevo più iscritti, ricevo più commenti, ricevo più interazioni. Da YouTube posso portare le persone da qualche altra parte, quindi le posso portare sul mio sito, farle registrare, farmi scaricare un contenuto gratis, fare qualsiasi cosa che mi possa consentire di avere il loro lead e quindi poi da questi contatti io poi posso ovviamente vendere di più, portarli più giù nel funnel eccetera eccetera. Ripeto, difficile da valutare però al 100% i risultati in termini di reputazione, in termini di awareness ci sono e quali sono immediati. Io quando ho iniziato a fare video, ho fatto video per più di un anno pensando che facessero schifo, pensando che andassero malissimo e poi quando due tre anni fa sono andata al mio primo evento offline la gente non mi chiamava per nome, mi diceva tu sei quella che fa i video di SEMRush. Pensando che i video non avevano miliardi di milioni di views, 500, 600, 400 views per ogni video che facevo e ne ho fatti decine e decine, però è quella cosa che ti fa immediatamente capire che sì, funziona, magari non lo vedi subito il ritorno economico perché YouTube è una piattaforma lenta, però c’è un ritorno di attenzione, di awareness sicuramente alto, sicuramente immediato che consiglio di provare, provare per credere.

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