Lezione 1 di 4
In Corso

1.1 – Visibilità sui motori di ricerca e Keywords

Domenico Boccone 14 Luglio 2025

Trascrizione

Oggi siamo qua per la seconda volta insieme, sono stato molto felice della prima volta legata ai contratti e oggi trattiamo una tematica che vi devo dire la verità è sempre ma sempre più presente e costante. Vi dico il mio parere portato dalla mia esperienza lavorativa, il lockdown ha portato sicuramente un’accelerata al mondo del web, in realtà dal mio punto di vista siamo ancora molto indietro rispetto a cosa dovrebbe essere il panorama al mini italiano. Sicuramente l’advertising ha avuto una grossa grossa accelerata, lato social perché sicuramente lo sapete meglio di me gli algoritmi dei vari social non ci sono favorevoli e man mano vanno sempre più giù, ma anche a livello ricerca organica su google perché perché alla fine la SEO è qualcosa di complesso e che richiede tempistiche e abilità che a oggi non vedo così comuni e in alcuni casi c’è proprio un’impossibilità a posizionarsi in una buona posizione, diciamo che sono cose che sicuramente sapete masticate molto meglio di me. Questo cosa ha portato? Google Ads, ottimo strumento mediamente costoso però è chiaro che per tanti tipi di attività è uno strumento fantastico, giustamente Jacopo diceva Bing Ads, devo dire quest’anno di contratti che parlassero di Bing Ads me ne sono capitati solo due, diciamo che secondo me la proporzione sarà tipo 95 per cento o 98 per cento Google, il resto Bing, però sicuramente quello che diremo oggi vale per Google e potenzialmente per Bing. Qual è il piatto di oggi? Qual è il menu di oggi? Sicuramente ci sarà una piccola introduzione su cosa sono le keyword partendo dal concetto di campagna, che tipologie di keyword ci sono e poi andremo verticali sul discorso marchi perché alla fine il grosso aspetto da considerare è quello relativo a cosa sono i marchi, cosa comportano, cosa tutelano, cosa prevedono, cosa prevede la normativa per i marchi e questo ci interessa particolarmente perché nel momento in cui parliamo di uso illecito delle keyword è fondamentale parlare di un marchio, logo, di un brand, di un nome aziendale. Il passaggio successivo sarà tre normative, normativa italiana chiamiamola normativa o regole di Google e terzo normativa europea. In realtà ho previsto anche alcune sentenze, io non sono tanto dell’idea di citare molto di sentenze, preferisco trasferire i concetti, però alcune sono state proprio delle pietre miliari tipo quella di Interflora, piccolo spoiler, e essendo la normativa legata all’advertising o meglio scusate la giurisprudenza legata all’advertising particolarmente nuova e particolarmente rarefatta, ce ne sono pochissime di sentenze, quelle poche possono trasferirci qualche concetto e qua in generale ecco per chi non mi conosce un mio must è quello di farvi finire, spero almeno, di farvi finire questa formazione con alcuni concetti chiari che tra due ore, due ore e mezza potrete già applicare da subito. Alla fine il problema dell’uso illecito delle keyword, l’ottanta per cento, novanta per cento delle problematiche si risolvono con alcuni concetti ben chiari e direi fissati nella mente. Questa è la mia proposta, questo è il mio menu, spero che vi piaccia. Partiamo, mi tocca, quindi facciamo una piccola introduzione ma veramente breve su chi sono io. Io sono l’avvocato Alessandro Vercellotti, avvocato del digitale, perché? Perché mi occupo, stavo per dire prevalentemente, in realtà mi occupo esclusivamente di digitale. Ho fondato Legal4Digital che è uno studio, non è che ho avuto una gran fantasia con il naming, ci occupiamo tutti di digitale, quindi privacy, contrattualistica, e-commerce, copyright, marchi, startup, lì ci fermiamo. Chiaramente la tematica dell’uso illecito delle keyword, come vi dicevo prima, è un qualcosa che man mano sta diventando sempre più presente. Cosa dire ancora su di me? Mi potete trovare online, basta che cerchiate avvocato del digitale, sono presente su qualsiasi social dove cerco di fare contenuti utili e divulgativi sulle mie tematiche e basta, direi non tiriamo la lunga. Avete capito chi sono, avete capito di cosa mi occupo, siamo qua per formarci, per condividere qualcosa. Una piccola premessa, oggi c’è chi vedrà questa formazione successivamente, c’è chi è presente oggi. Visto la tematica particolarmente nuova, difficilmente trattata in giro, non si trova tantissimo in questa tematica, se avete domande, anche quelle che sembrano le più banali, le più comuni, sparatele, siamo qua apposta usufruite di una, tra virgolette, consulenza gratuita, mi fa solo piacere, anche perché una domanda di una magari è condivisa da altri e siamo qua apposta per smarcarle. Allora parliamo di keyword, piccolo cappello introduttivo, meglio di me sapete che esistono le campagne pubblicitarie offline e le campagne pubblicitarie online. Offline chiaramente la vecchia pubblicità, quella pre-digitale ancora oggi esiste, chiaramente si pagava per uno spazio pubblicitario, lati pro, lati contro, li sapete meglio di me, chiaramente noi siamo qui per parlare di online e digitale, chiaramente nel momento in cui vado a incrociare un traffico che ricerca un determinato contenuto online, la possibilità di avere un interesse e un’interazione maggiore è evidente. Parliamo di SEO prima ancora di parlare di campagne pubblicitarie, perché ricordiamoci questo concetto, chiaramente per posizionarci su google prima di tutto possiamo utilizzare la SEO. La SEO cosa comporta? Sicuramente comporta tempi lunghi, io ho detto meticolosità, se parliamo fra noi che ci occupiamo di digitale, che lavoriamo online, parliamoci che la SEO è complicata, è difficile e un discorso è posizionarsi su coccodrillo alla piastra in Umbria, un altro discorso è posizionarsi con Hotel Milano e in alcuni casi, almeno questo dicono i miei clienti, è praticamente oggi impossibile posizionarci, perché ormai ci sono dei mostri così grandi, così forti, siti che hanno così tanti contenuti, hanno una zeta talmente alta che in organico non li andremo a superare praticamente mai. Poi abbiamo le ads, parliamo di Google Ads, come dicevo prima vale anche per le Bing Ads, ma vediamo la maggioranza, Google Ads è sicuramente un’attività rapida, ho un budget, lo investo, potenzialmente vado a cliccare da quel momento sto cominciando a spendere e sto cominciando però a portare risultati, l’advertising che cos’è, è un modo più veloce per portare un determinato risultato, in questo caso visibilità, un impression, non è detto che il soggetto venga a cliccare il mio sito e chiaramente ha un costo ben specifico, come dipende questo costo? Chiaramente su che keyword vogliamo posizionarci, ogni keyword ha costi, lo sapete meglio di me, molto ma molto diversi. La SEO sicuramente è un’attività a medio lungo termine, il solito quando, visto che avevamo fatto l’altra volta una formazione sui contratti, quando parliamo di contratti per la SEO, pensare a un contratto di meno di tre o sei mesi la vedo quasi impossibile o meglio si può anche fare, ma come potrà fare il cliente a vedere dei risultati? Molto molto difficile, l’advertising è un’attività molto più veloce perché come diciamo prima, settata la campagna si fa partire e si vedono dei risultati, poi potremo avere delle conversioni o meno, ma questo è un altro aspetto, comunque l’attività, il risultato della campagna si vede fin da subito. Detto questo, campagne pubblicitarie. Le campagne pubblicitarie chiaramente permettono di inserire degli annunci all’interno delle pagine di ricerca su Google, sapete meglio di me che permettono di posizionarsi nelle prime posizioni, una volta c’erano le classiche tre posizioni, adesso sono aumentate e chiaramente se la battaglia è fra chi ha i soldi per le ads e chi è bravo nella SEO, chiaramente l’ads in quel momento supera il più bravo nella SEO. Mostrano annunci pertinenti allo scopo di ricerca, volutamente non parlo ancora di Keyword perché ne parleremo fra un momento, comporta un miglioramento degli investimenti delle aziende che pubblicano gli annunci. Chiaramente rispetto a una Google Ads, che non è un tipo di attività negativa ma che ha finalità diverse, la Google Ads va a incrociare un pubblico più caldo, più interessato, un pubblico comunque agente che se cerca una determinata, mi tocca dirlo Keyword, chiaramente ha un intento di ricerca ben chiaro, questo non vuol dire portare una sicura conversione, un sicuro acquisto o anche semplicemente un’azione come l’iscrizione alla newsletter o lo scaricamento di un determinato contenuto, una guida, un ebook, però è chiaro che rispetto a una Google Ads il pubblico è molto più interessato in quell’istante a quel determinato contenuto. E’ chiaro che ci deve essere pertinenza, mi capita in me di vedere contenuti sponsorizzati con delle Google Ads che c’entrano veramente poco, vi porto un caso personale, l’altro giorno per fare una ricerca soprattutto legata al GDPR, il trattamento di dati, ho fatto la ricerca del sito web del mio studio, c’erano due ad prima del mio contenuto quindi del mio sito web che era in prima posizione e questi due siti erano in realtà di prodotti informatici, quindi c’entravano abbastanza poco rispetto a uno studio legale che si occupa di digitale. Tante volte capita di fare delle ricerche che non portano a un risultato interessante a livello di Ads, però questo lo lascio a chi è esperto e magari sta facendo bene una Ads e chi invece è più il cosiddetto cugino della situazione e le Google Ads le fa un po’ meno bene, però chiaramente si può sempre imparare e migliorare. Finalmente arriviamo al discorso keyword, quando facciamo una ricerca su Google cerchiamo delle keyword, le keyword sono delle parole, una volta si parlava solo di parole o delle frasi, delle serie di parole che descrivono un prodotto, un servizio, un interesse e servono a veicolare determinato traffico. Noi oggi stiamo parlando di advertising, il concetto base qual è? Che se andiamo a definire una keyword generica o keyword secca potenzialmente avremo molti più risultati, potenzialmente, se andiamo a stabilire un intento di ricerca molto più specifico chiaramente il numero dei risultati normalmente tende a scendere e avremo un interesse maggiore, l’esempio classico se penso al mio ambito se cerco avvocato civilista avrò non so quanti milioni di risultati in Italia, se vado a cercare avvocato specializzato in digitale o avvocato specializzato in diritto del web i risultati saranno molto minori ma per me che mi sono posizionato in buona posizione per quella keyword avrò molto più interesse perché l’avvocato civilista magari viene cercato per una separazione, un divorzio invece un avvocato che viene cercato per il digital probabilmente ci troveremo molto più facilmente anche con interessi o possibile vendita di un servizio di un prodotto. Cosa dobbiamo dire del keyword ancora? Vengono utilizzati per associare gli annunci ai termini usati dagli utenti perché chiaramente noi parliamo di organico ma qua stiamo parlando di advertising quindi mi servono le keyword anche per stabilire come posizionare il mio annuncio quindi il mio contenuto nelle prime posizioni con la classica scritta annuncio come deve essere visualizzato, per quali keyword e quando deve apparire come. Vengono utilizzate per mostrare i tuoi annunci chiaramente agli utenti, qua entrano poi 3.000 variabili legate a chi è l’utente quindi quanto vado a targettizzarlo, quanto budget vado a inserire per quelle determinate keyword perché come dicevo prima i costi sono abbastanza alti e in base al budget che vado a definire i risultati saranno conseguenziali. Selezionare parole chiave pertinenti e di qualità elevata per la tua pubblicità può aiutarti a raggiungere gli utenti che vuoi, come dicevo prima investire del traffico su avvocato civilista magari non è molto utile, già se dovessi cercare avvocato civilista Milano già una geolocalizzazione che mi permetterebbe di dire se uno sta cercando un avvocato a Milano e magari ha veramente un intento di ricerca finalizzata a trovare un avvocato civilista magari c’è anche il ragazzo che sta pensando che università scegliere o cosa vuol dire fare l’avvocato civilista. Chiaramente più sarà una keyword interessante più ci sarà battaglia, più si andrà a biddare su quella determinata keyword quindi più costerà fare advertising, stanno poi a decidere se conviene oppure no posizionarsi su una determinata keyword. Un buon elenco di keyword può aiutare a migliorare il rendimento degli annunci ed evitare di pagare prezzi elevati, chiaramente parole chiave scadenti io intendo per scadenti parole chiave che non portano traffico interessante può far pagare prezzi elevati, il senso molto semplice qual è se io vado a fare un’attività di advertising magari su chiavi troppo ampie, su keyword troppo ampie, su keyword non specifiche di un intento di ricerca finalizzato alla vendita di un determinato prodotto non è detto che sia interessante fare advertising, fare delle google ads. Detto questo parliamo dei tipi di keyword, abbiamo le keyword sicuramente generiche, servono a raggiungere un maggior numero di utenti, più sono generiche più c’è traffico, più c’è possibilità di incrociare un utente, però come dicevamo prima tanti utenti sono interessati magari non a comprare un prodotto, ecco che andare a investire su determinati keyword non è detto che porti un risultato e questo sta a voi, sta a chi si occupa di marketing scegliere effettivamente dove investire perché si fa presto con le google ads a investire male il proprio budget. Poi ci sono keyword specifiche, coda lunga parliamoci detto fra noi possiamo avere keyword a coda lunga e chiaramente possono essere più specifiche magari avere costi più bassi e magari convertire molto ma molto di più. Poi abbiamo le keyword simili vale dire vado a cercare non solo una determinata keyword ma le keyword simili pertinenti a un determinato prodotto o servizio in modo tale da veicolare altro traffico interessante per la mia attività. Poi keyword escluse, questo è un aspetto molto fondamentale, mi voglio fermare un attimo perché normalmente l’esclusione delle keyword viene fatto perché? Per risparmiare budget alla fine, una volta fino a qualche tempo fa si faceva solo per questo, poi chi è chiaramente agenzie particolarmente strutturate o chi è particolarmente competente ragionava anche per altri aspetti, però il senso è io vado a escludere delle keyword che per me non sono interessanti, andare a eliminare determinate keyword mi fa risparmiare budget. In realtà l’esclusione ci serve per quello che diremo oggi, vale a dire nel momento in cui io so che c’è un determinato marchio registrato sicuramente non potrò andare sulla chiave secca del marchio, ma devo stare anche attente che tante volte potrei trovarmi una situazione di dover escludere quella determinata keyword, però questo è uno spoiler, quindi anche con le domande sotto punto aspettate un attimo perché è uno spoiler di quello che andremo a vedere. Keyword nel giusto numero, anche qui alzo le mani fra le 5 e le 20, potremmo anche metterne di più, poi chiaramente lascio a chi di Google Ads ne sa 100 volte più di me. Keyword correlate, vuole dire pubblicizzare annunci sui siti web appertinenti correlate fra loro e siti web visitati dagli utenti, chiaramente la finalità è sempre portare traffico, ma noi siamo qua per capire non tanto come si fanno di Google Ads, ma a cosa dobbiamo stare attenti per non avere problematiche di Google Ads illecite, improprie.

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