1.1 – Introduzione al corso
Trascrizione
Allora, buongiorno a tutti, ben arrivati a questa lezione, a questo appuntamento periodico, se vogliamo, su quelli che sono i temi del personal branding trattati su quella che è la piattaforma di Studio Sammo Pro. Il tema appunto di oggi è proprio questo, quindi personal branding da un lato, social media dall’altra. Facciamo una rapidissima panoramica rispetto a quella che è la mia figura professionale, non mi dilungo troppo perché ci sono molti contenuti e perché abbiamo probabilmente avuto anche occasione di conoscerci durante quelli che sono gli eventi in presenza, le lezioni, i lab e quant’altro. Io sono una consulente, una formatrice, una public speaker, ho una formazione di tipo artistico, mi sono specializzata in quello che è la brand identity, quindi ho iniziato il mio percorso professionale lavorando più operativamente su quella che è l’identità, l’immagine di un’azienda specializzandomi poi strada facendo su quella che è l’identità, il posizionamento di un professionista e di conseguenza poi naturalmente anche di quella che è di un’azienda più o meno grande. Ho una passione particolare che condivido appunto con il team di studio Samo per la comunicazione e il marketing e lo strumento su cui ho basato un po’ quella che è la mia personale strategia di comunicazione a partire dai primi anni 2000 sono proprio i social media, quindi il focus della giornata di oggi verte su questo tema anche per questa ragione. Quindi introduciamo quelli che sono le citazioni, i personaggi più noti che rappresentano quella che è la scena sia legata ai media che tutto quello che riguarda l’universo del branding inteso come gestione del marchio dal punto di vista personale e aziendale. Allora, una citazione per aprire come sempre durante quelli che sono i miei corsi e le mie video lezioni online, viviamo in un’epoca in cui ogni consumatore ha un megafono, molti lo stanno usando e le aziende farebbero meglio ad ascoltare. È una citazione del 2004, quindi su WeRed così tanti anni fa, quasi 20 anni fa, il concetto qualcuno dirà molto americano, molto legato ad un universo al marketing, al mercato, all’autopromozione aziendale professionale, trovava il suo spazio. Come vedremo il personal branding è nato qualche anno prima come concetto. Mi piace molto questa citazione perché parla di megafono, quindi lo conosciamo tutti questo megafono, è uno strumento che ci dà la possibilità di dare la nostra opinione, a volte è un’opinione che viene apprezzata, altre volte meno. Ma oggi in particolare ci vogliamo focalizzare su che cosa? Sull’opportunità che ci offre questo megafono, quindi questa amplificazione della nostra voce all’interno di quello che è un contesto principalmente digitale ma che poi, come abbiamo scoperto, ha comunque dei risvolti anche nella vita che non è online ma è offline. Altra citazione che amo ripetere in queste occasioni è che il personal branding è inevitabile. Questo perché? Perché per tutti coloro che masticano un po’ di comunicazione, di marketing, ma soprattutto di quelle che sono le strategie di posizionamento professionale e aziendale, è noto che noi lo vogliamo o meno, le persone intorno a noi si fanno comunque un’opinione di quella che è la nostra persona. Dal punto di vista professionale questo tipo di posizionamento, questo tipo di immagine, si chiama proprio così personal branding. Attenzione perché non è un concetto legato alla vendita o alla svendita di se stessi, riguarda la strategia, la costruzione e la definizione di una strategia e del monitoraggio di quelli che sono gli strumenti che noi abbiamo a disposizione. Questa citazione, anch’essa un po’ datata 2008, è stata pubblicata su uno dei libri che ha scritto Luigi Centenaro che è stato il primo professionista italiano a tradurre anche quelli che sono i testi inglesi che parlavano di questo concetto, questa strategia, il personal branding. Quindi l’inevitabilità di una comunicazione, attenzione indipendentemente dal fatto che noi la controlliamo o meno. Quindi questo nella vita di tutti i giorni, le persone si fanno un’idea di noi, l’opportunità che ci offre il digitale è proprio il fatto di poter controllare, monitorare quello che sta succedendo e se la rotte l’obiettivo che noi ci siamo dati è quella giusta. Quindi se l’obiettivo finale che ci siamo dati può essere perseguito oppure se dobbiamo in qualche modo aggiustare il tiro rispetto a quelle che sono le ambizioni riguardo la nostra immagine, la nostra visibilità o quelli che sono i servizi e i prodotti che andiamo ad offrire a quello che è il nostro pubblico. I tre macro temi che andremo a toccare oggi, quindi il programma, oltre naturalmente ad un focus non troppo lungo ve lo anticipo, rispetto a quello che intendiamo per social media e quello che intendiamo per branding personale, quindi gestione della propria immagine e della propria immagine professionale soprattutto attraverso gli strumenti digitali, il perché. Come sempre ci concentreremo a fondo sul perché, perché scegliere social media, perché fare personal branding. Lo spoiler ve l’ho già fatto, è perché abbiamo un megafono in mano e perché il personal branding è proprio inevitabile. Quindi andremo a vedere come sfruttare questi strumenti digitali, come andare ad analizzare quelli che sono i dati di traffico che le piattaforme, a seconda della tipologia, ci mettono a disposizione e perché la reputazione è un focus così importante, tanto online quanto offline. Evidentemente è il nostro valore, quindi essere credibili ed essere scelti tra altri professionisti che si posizionano nella nostra stessa nicchia di mercato è un po’ il premio di una buona strategia di personal branding. Considerate questo, ve lo dico in anticipo, non faremo una panoramica di tutti quelli che sono i social media per una semplice ragione, perché il presidio di tutte le piattaforme non è sostenibile, in particolare da un professionista singolo. Ora, io immagino che il target di riferimento di quella che è Studio Samo Pro raccolga da un lato quelli che sono freelance, liberi professionisti, professionisti a partita IVA, quindi come diciamo simpaticamente all’interno dell’ambiente, one man band. Noi facciamo tutto, gestiamo la comunicazione, facciamo le fatture, ci occupiamo dei nostri clienti e di quant’altro, quindi professionisti singoli che a volte devono gestire l’universo di quello che riguarda la propria attività dal punto di vista amministrativo, fiscale, operativo e anche legato alla comunicazione, così come rappresentanti di aziende più o meno grandi all’interno del nostro panorama nazionale, che magari devono rappresentare la propria azienda, che magari hanno o meno un supporto da parte della propria azienda per quanto riguarda la gestione dell’immagine, il tutto in qualche modo coordinato da quella che è una strategia, quindi l’obiettivo della giornata di oggi è capire come fare ad ottimizzare quelle che sono le nostre forze, seconda di quelle che abbiamo a disposizione, quindi sia che tra di voi ci siano dei singoli professionisti, così come rappresentanti di aziende più o meno grandi, l’obiettivo rimane lo stesso, quindi trovare il posizionamento corretto per la nostra comunicazione e la nostra strategia di marketing, in modo tale da essere ricordati e scelti come la migliore alternativa possibile nella scena fatta di tanti concorrenti, perché è inevitabile che se siete qui è perché avete intuito, avete compreso, magari avete già seguito anche gli altri corsi presenti in piattaforma, che il personal branding diciamo non è una strategia dedicata a chi in qualche modo deve sbarcare il lunario, questo perché? Perché è molto costoso? In termini di tempo sì, mettiamola in questi, mettiamola in quest’ottica, il personal branding è una strategia che subentra nel momento in cui abbiamo stabilizzato quelle che sono le nostre entrate come professionisti, abbiamo maturato un po’ di esperienza oppure vogliamo partire da zero al contrario, ma abbiamo del tempo e un po’ di budget a disposizione. Perché ve lo anticipo? Perché come vedremo l’elemento differenziante in una strategia di personal branding è proprio il fatto di essere scelti rispetto ad altri concorrenti, quindi ci vuole consapevolezza per trovare la propria nicchia di mercato, identificare il proprio pubblico. Possiamo anche parlare di studi universitari, accademici che narrano quella che è la teoria del personal branding, ma tutti i giorni noi ci troviamo di fatto a metterla in atto, quindi se scegliamo di definire la nostra strategia di posizionamento vuol dire che vogliamo fare un passo in più, cioè vogliamo innalzare quello che è il valore percepito della nostra offerta e per questo vi dico il personal branding non è finalizzato a risolvere dei problemi di ordine pratico. Se devo pagare le bollette prendo i clienti che arrivano, non posso permettermi in qualche modo di fare una selezione forse al principio del mio percorso professionale. L’invito è quello di prendersi del tempo e riflettere ovviamente, ma nel concreto probabilmente molti di voi, così come è capitato a me, soprattutto nelle fasi iniziali del proprio percorso professionale non hanno avuto l’opportunità di scegliere davvero o di comprendere quale fosse la propria nicchia di mercato, quindi strategia di personal branding uguale miglioramento di quella che è una strategia, perfezionamento di quella che magari è una strategia di comunicazione già in atto per innalzare il livello della percezione di quelli che sono i nostri clienti e i nostri interlocutori. E di tutto questo parleremo attraverso quelli che sono i social media. Social media, attenzione, non social network, veramente questione un po’ raffinate, ma quando parliamo di social media stiamo parlando o no di social network? Ne discuteremo proprio durante questa giornata. Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org