1.1 – Introduzione e Falsi Miti
Trascrizione
Ciao e benvenuto a questo corso di Social Media Marketing Strategy. È un corso base dedicato appunto a chi non è esperto del settore. Iniziamo con la presentazione. Io sono Sonia Santoro Lee, sono Digital Strategist e Head of Social Media di Studio Samo. Lavoro dal 2013 come Digital Marketing Strategist. Oltre a lavorare per le aziende per fare consulente, lavoro anche come docente per startup innovative, PMI. Aiuto le aziende a tracciare, costruire la loro strategia di crescita online e soprattutto a raggiungere gli obiettivi di business. Facciamo una piccola introduzione al corso con un elenco di quello che sarà il percorso che andremo a fare da qui nelle prossime ore. Le cose che affronteremo sono cose macro, è un corso come vi anticipavo, un corso base che serve appunto, che ha come obiettivo quello di comprendere, di far sì che possiate comprendere al termine del corso quello che è l’ecosistema dei social network, il loro funzionamento e le loro regole per poter prendere delle giuste decisioni in fatto di strategia di social media, di digital marketing, di quanto è importante il social all’interno del vostro progetto e così via. Cosa andremo a vedere in particolare? Andremo innanzitutto a conoscere un po’ quello che è l’ecosistema attuale, quindi quelli che sono i miti da sfatare, come li chiamo io, le varie credenze popolari per così dire che tutti noi siamo ormai abituati a sentire sul mondo dei social media. Parleremo naturalmente di algoritmo affrontando così anche la tematica dell’organico e del paid, andremo a vedere le tipologie di social media esistenti ad oggi, come sfruttarli, parleremo ovviamente di contenuto, quando parliamo di social media è naturalmente il contenuto fondamentale e il re e anche la regina della situazione e così come faremo l’accento di brand, perché naturalmente quando si parla di social media marketing si parla anche di comunicazione e di immagine, di quello di metodo attraverso il contenuto di comunicare il vostro brand, i vostri valori e quali sono gli elementi di una strategia e come misurarli tramite i KPI e le insights e l’analytics e i dati che avrete a disposizione. Per chi è il corso, il corso ovviamente è per le offite, per chi conosce il mondo del digital marketing, sa che esistono delle potenzialità nei social media e però non sa esattamente come districarsi in questo mondo, non sa magari distinguere quelli che sono i miti dalle verità e ovviamente aspiranti social media manager, social media strategist e anche manager e imprenditori che non sono del settore del marketing ma che comunque hanno la necessità di comprendere le potenzialità degli strumenti per capire se per la propria azienda è funzionale oppure no. Che cosa invece non è questo corso? Sicuramente questo non è un corso pratico, ovvero non andremo a vedere come funzionano le social media nei termini di come pubblicare, come funziona la piattaforma, quali bottoni schiacciare perché queste cose qui in realtà possono essere approfondite anche in maniera individuale. E’ importante invece avere un buon punto di partenza da cui partire e una buona conoscenza della piattaforma prima di schiacciare, per così dire, bottoni a caso. Iniziamo quindi con la prima parte del nostro corso, i falsi miti. Iniziamo con una prima distinizione, social media e social network. Può essere banale per alcuni andare a marcare, a sottolineare la differenza tra queste due parole, però nel settore vengono utilizzati a volte in maniera erronea, indistintamente, come se fossero la stessa cosa, come se significassero la stessa cosa. Ovviamente, come potete immaginare, non è così. Infatti, social media è proprio un media, ovvero proprio, se vogliamo usare parole povere molto esplicative e semplificative, è proprio l’applicazione, ecco, il software, la piattaforma Facebook che ci permette di fare cose. Che cosa ci permette di fare Facebook, Instagram e quant’altro? Di fare network, quindi come dice la parola stessa, di fare proprio delle reti, reti di amicizie, di conoscenze, di reti professionali, appunto dei network sociali. Social network come parola, ovviamente, è una parola che nasce, che ha un significato ben prima di social media. Social network individua, appunto, tutte quelle sfere di rete e connessioni sociali tra persone. Nel momento in cui si parla di social network nel digitale, ovviamente, la tematica varia fino a un certo punto, nel senso che l’essere umano poi è portato a creare delle reti, delle connessioni, sia online che offline. Però online dove lo fa? Principalmente su delle piattaforme, dentro a delle app, mettiamola così, che si chiamano appunto social media. Nel momento in cui noi troviamo delle potenzialità di queste piattaforme e delle potenzialità che non sono io privato che pubblico le foto della mia vacanza, oppure rintraccio un vecchio amico degli elementari, oppure utilizzo ad esempio LinkedIn per cercare lavoro e così via. Nel momento in cui io utilizzo queste media ad uno scopo legato ad un’impresa, ad un’azienda, ad un brand e quindi voglio fare social media marketing, dobbiamo tenere bene in presente che cosa significa davvero fare marketing. Qui vi ho riportato una definizione che secondo me ha proprio tutti gli elementi per comprendere che cosa sia il marketing. Viene da glossariomarketing.it e vi ho riportato la fonte con il link e dice che il marketing è un processo che a partire da una serie di obiettivi aziendali di medio e lungo termine e attraverso la fase preliminare di diagnosi della domanda e della concorrenza arriva a individuare i bisogni e le esigenze degli attuali e dei potenziali clienti e a stabilire le azioni più opportune per soddisfarle con reciproco vantaggio per i clienti e per l’impresa. Vi ho messo alcune parole evidenziate perché sono parole che poi ritorneranno nei momenti in cui andremo ad affrontare quelli che sono gli elementi di una strategia, ovvero la definizione dell’obiettivo, l’analisi del mercato e della domanda, della concorrenza, l’individuare la target audience, quelli che sono i loro bisogni e le esigenze per costruire attraverso questi elementi la strada, il percorso che appunto la nostra strategia per raggiungere l’obiettivo finale. Quindi nel momento in cui decidiamo di fare social media marketing non possiamo dimenticarci di una componente molto fondamentale oltre alla piattaforma social appunto che è il marketing. Sembrerà banale la precisazione che sto facendo ora però vi garantisco che più delle volte il social media marketing è mal interpretato e inteso come semplice pubblicazione di post aziendali, di che ovviamente non è. Altro mito da sfatare che probabilmente di cui avrete sentito, forse risentito tante volte, è che per avere successo sui social devi avere dei contenuti di valore, devi affrontare dei temi originali, devi affrontare dei temi unici, differenti dai competitor eccetera eccetera eccetera. Ok questa cosa non è un male perché è giusto che data fatta un’analisi compreso il chi siamo e capito anche magari quali sono gli argomenti non scoperti ancora nel mercato e non coperti soprattutto dai competitor, si decida per affrontare determinate tematiche che possono appunto essere interessanti o considerati di valore per avere successo, comunque per avere più visibilità e più follower e più interazioni sui social. Ma in realtà se da una parte può essere vero, è vero in una maniera leggermente differente, ovvero non è l’originalità o il valore, l’unicità o la differenza della tematica del contenuto, ma è il come viene affrontato questo contenuto e il da chi viene affrontato il contenuto. Quindi non è il cosa l’argomento, ma il come e da chi che fa la differenza e che può effettivamente portarvi un successo sui social. Questo approccio quindi questa idea possiamo vederla in particolare realizzata soprattutto nel mondo tiktok. Nel mondo tiktok ci sono tantissime persone, perché poi considerate che su tiktok ovviamente chi fa chi parla tanto, chi è molto seguito non è quasi mai l’azienda, difficilmente l’azienda, ma sono persone singole, ma ci sono tantissime persone che magari affrontano gli stessi argomenti, le stesse tematiche, gli stessi topic, ma alcuni hanno più successo di altri. Perché? Perché trovano il modo, la maniera, l’originalità nell’esecuzione, quindi nel come affrontare quel determinato argomento. Il chi fa parte del brand, del personal branding, dell’identità, della peculiarità, dell’unicità nell’identità di chi si è, quindi non dell’argomento, chi può fare davvero la differenza. Quindi ricordiamoci che non è tanto la tematica affrontata che può fare la differenza nell’ambito e quindi spiccare, diciamo renderli interessanti all’interno della massa, ma è il come affrontate questo argomento. Altro mito da sfatare è sicuramente la frase il social media marketing è veloce e immediato. Quanto di più sbagliato di questa frase? Allora, qual è la questione? E’ che si pensa sempre che essendo online, essendo digitale, tutto quello che viene fatto schiacciando dei pulsanti, per così dire, sia veloce e immediato? C’è da fare sicuramente un grande distinguo. Che cosa si intende con, che cosa le persone intendono quando dicono il social media marketing, ma così come anche il digital marketing è veloce e immediato? Perché un fondo di verità c’è in realtà. Le persone, quando dicono è veloce e immediato, si aspettano o comunque hanno un’erronea interpretazione di questo, questa piccola verità, perché traspongono la velocità nell’ottenere, cioè nella velocità e nell’immediatezza nell’ottenere il risultato. Ma la realtà è totalmente diversa. Il social media marketing, eh sì, può essere veloce e immediato nei termini in cui parliamo di postare un contenuto, ok? Cioè l’azione stessa di non ho nessuna presenza online. Mi creo la pagina Facebook e l’account Instagram. Veloce, velocissimo. Tempo probabilmente 5 minuti. Faccio la foto, scrivo un tasto e la pubblico. Veloce, molto veloce. Altre 5 minuti. Se la intendiamo così, l’attività di fare social media marketing è sicuramente definibile veloce e immediato. Ma questo non vuol dire che raggiungere i risultati, raggiungere gli obiettivi stabiliti sia altrettanto veloce e altrettanto immediato. Per fare social media network, quindi fare pubblicazioni, comunicare e trovare connessioni e così via, sì, l’azione del pubblicare, l’azione del fruire dei contenuti è veramente un’azione veloce e immediata. Ma nel momento in cui io faccio social media marketing, devo fare tutta una serie di azioni, e le abbiamo viste qua, ok? Questa è la strategia, per poter ottenere i primi risultati. Considerate anche che se siamo a zero, ovvero se è un progetto che è partito da poco, se è un brand inesistente, cioè i primi mesi saranno veramente veramente duri. Generalmente quando prendiamo in gestione, ad esempio noi di Studio Sama, dei progetti, considerando anche che facciamo attività in particolare di advertising, i primi tre mesi minimo, poi varia a seconda di settore, i primi tre mesi minimo sono esclusivamente di test, cioè non si lavora nemmeno per obiettivo, ma sono azioni di advertising, di comunicazione, di test che ci permettono di capire in maniera approfondita il mercato, il target audience e l’attività proprio di business con dei dati proprietari, quindi facendo affidamento proprio ai dati che generiamo noi con le nostre azioni di digital marketing. Quindi se vi dicono, ah ma per fare due post e gestire i social è una cosa veloce? No, assolutamente no, dipende da cosa uno intende, da che azione intende come velocità. Sicuramente raggiungere dei risultati no. L’altra cosa è fare social media marketing non è fare customer care, per quanto questa possa essere una frase, diciamo che più che altro è una frase che viene detta per evitare di fare social media, di fare customer care tramite il social media, perché inevitabilmente se siete sui social, attraverso se vendete prodotti, se vendete servizi e siete presenti sui social e fate anche social media marketing, quindi fate delle attività per rendervi visibili e per farvi conoscere, immancabilmente le persone se avranno domande, se avranno richieste di assistenza, come primissima cosa molto probabilmente, se non avete magari anche una chat veloce o contatti whatsapp eccetera eccetera, molto probabilmente cosa faranno? Andranno su facebook, andranno su instagram e vi contatteranno via chat privato per chiedervi assistenza. Quindi anche se la vostra volontà è quella di dire no io non faccio customer care tramite i social perché è una cosa troppo complessa, perché è una cosa… no, non è la stessa idea che probabilmente avranno i vostri potenziali clienti, i vostri follower, perché se anche vi capita proprio di utilizzare social in maniera da privato, quindi anche vedere quelli che sono gli account di brand, di aziende, vi accorgerete che le persone chiedono assistenza non solo in maniera privata ma in maniera anche molto pubblica, quindi commentando i post pubblicati, che siano post del piano editoriale o post sponsorizzati, ma vedrete proprio che c’è gente anche che nell’inconsapevolezza delle azioni che fanno purtroppo lasciano anche il proprio numero di telefono per essere contattati così in maniera trasparente e chiara. Quindi sappiate che se anche la vostra idea non è quella di fare customer care, in un modo o nell’altro se siete visibili sui social, se siete raggiungibili sui social, le persone vi contatteranno tramite i social per chiedervi assistenza. Parliamo di vanity metrics, followers versus engagement. Ora si è parlato spesso negli anni scorsi di quanto le vanity metrics, ovvero il numero di follower, non sia effettivamente un numero su cui fare affidamento o perlomeno non social media marketing, quanto invece bisogna fare affidamento sull’ engagement, sul tasso di engagement, sulla qualità quindi delle persone che vi seguono, che fanno interazioni sui vostri post. Sì, è verissimo, lo è tuttora, nel senso che nei termini del marketing e quindi degli obiettivi da raggiungere, che siano di vendita o di offerta servizi e quant’altro, l’azione è comunque avere una fan base che vi genera molto engagement, è meglio che avere una fan base che magari seppur numerosa, che magari è molto numerosa, ma non vi genera engagement. Però diciamo che oggi, ma questo credo in realtà lo è stato un po’ da sempre, non è un versus. Anche la vanity metrics, anche il numero di follower, agli occhi di chi inizia a scoprirvi, inizia a conoscervi, in realtà è importante. Ovvero nel momento in cui io mi presento sul mercato e voglio presentarmi in una certa maniera perché il mio brand, ho strutturato i valori del mio brand sulla credibilità, sulla affidabilità e su tutta una serie di valori importanti, poi magari mi ritrovo ad utilizzare dei canali social che hanno dei follower bassissimi perché effettivamente la mia attività è partita da poco. Questa cosa qui ovviamente può mettere un po’ in difficoltà nel momento in cui le persone cercano informazioni su di voi. Ci sono ancora utenti che vanno a studiarsi l’azienda e quindi vanno a cercare informazioni sull’azienda e oltre a cercare ovviamente le recensioni vanno a vedere anche i vostri canali social. Nel momento in cui i vostri canali social non sono così seguiti, in un certo senso l’attività che magari avete fatto prima di advertising, di engagement, quindi di generare attenzione intorno a voi o quant’altro potrebbe effettivamente andare a perdersi, cioè l’effort potrebbe andare a perdersi proprio perché su alcuni non avere un certo numero di follower potrebbe far perdere la credibilità alla vostra attività. Quindi è sicuramente importante in termini di conversioni, di raggiungimento obiettivi dare maggiore importanza all’aspetto dell’engagement, però l’aspetto dei followers non va comunque sottovalutato, va anche questo implementato soprattutto nel momento in cui parliamo di brand e di brand positioning. Passiamo alla quantità versus qualità, anche qui si è spesso parlato di se vuoi essere sui social scegliti pochi canali su quei pochi, fai pochi contenuti che siano validi e di qualità e ovviamente utilizza l’advertising per dare maggiore visibilità a questo contenuto che hai creato, piuttosto che creare mille contenuti magari di più bassa qualità, perché ovviamente il tempo è quello, e pubblicare così senza l’aiuto del budget pubblicitario. Allora concettualmente è una frase, è un modo superandi ancora molto vero ed è un consiglio che diamo nel momento in cui ci troviamo ad avere un cliente o comunque un’attività che ha difficoltà nella risorsa umana, ovvero più delle volte ci troviamo ad affrontare casi in cui c’è una persona sola che deve gestire tutti i canali social e con gestire tutti i canali social si intende creare contenuti oltre che generare il piano editoriale e eventualmente dove c’è anche la possibilità di fare advertising. Ora non che una persona non ne sia capace di gestire tutto questo, però è una questione proprio di tempo, quindi per utilizzare bene le risorse, tempo della risorsa umana, il consiglio che si può dare è appunto quello di pubblica contenuti, anche meno contenuti in termini di quantità, ma di qualità più elevata e quindi utilizza bene il tuo tempo per poi sfruttare questi contenuti di qualità nella tua attività di advertising. Questo è verissimo ma non è vero sempre, ok? Soprattutto in un ambito, in un ambiente social nuovo come quello di tiktok dove invece il consiglio è al contrario, è all’opposto. Magari è un ambito dove l’advertising funziona ancora non in maniera perfetta, funziona ma non ancora, come dire, non è ancora maturo come può essere Instagram o Facebook, dove però l’algoritmo organico funziona ancora molto bene, lo vedremo tra qualche slide, e quindi il consiglio è proprio quello di fare più contenuti possibili per avere più possibilità di creare contenuti che vanno virali. Ultimo mito da sfatare, questo è uno dei più importanti, che introduce anche l’argomento del capitolo successivo, che è il budget basso oppure nessun budget, ovvero per fare social media marketing non è necessario avere budget, oppure magari quei 5 euro al giorno per fare campagna su tutta Italia. Purtroppo non c’è niente di più falso, prima di tutto perché, lo vedremo anche nelle slide dei prossimi capitoli, l’algoritmo organico ha raggiunto dei livelli veramente bassissimi, perciò qualsiasi post voi pubblichate senza una sponsorizzazione ha veramente capacità di copertura limitatissima, e poi perché quando si pensa al budget, si pensa solo e disclusamente al budget advertising, ma dovete considerare che la risorsa che si occupa, sempre tornando anche al discorso di prima quantità versus qualità, la risorsa che si occupa della creazione dei contenuti è una risorsa che voi pagate, che anche voi, l’azienda o comunque voi stessi, se siete voi social media manager, venite pagati, quindi sfruttare male questa risorsa facendo di fare cose inutili o semplicemente la pubblicazione dei social senza una strategia, senza un obiettivo, vi porterà a zero risultati, quindi ci sarà una spesa sulla risorsa umana che vi porterà a zero risultati in termini sia di brand che in termini di obiettivi aziendali, perciò il social media marketing non è un’attività gratuita in nessun caso e in nessun senso, e ha maggior ragione perché l’algoritmo organico funziona veramente poco, e dopo vi farò vedere quanto poco attraverso i numeri, è un’attività di marketing e che quindi deve prevedere un minimo di partenza, perché se uno non è abituato non sa quanto quanto spendere, un minimo di partenza di investimento pubblicitario.