Lezione 1 di 5
In Corso

1.1 – Funzionalità, Licenza, Configurazione Lingua

Domenico Boccone 14 Luglio 2025

Trascrizione

Allora eccoci qua con questa lezione di Screaming Frog, dal titolo leggiamo che andremo ad alzare l’asticella del suo utilizzo, questo perché Screaming Frog ci permette di effettuare delle operazioni complesse ma allo stesso tempo facili grazie alle funzionalità messe a disposizione da questo software. Questo intervento è il secondo della serie legata al tool quindi esorto chi per caso sta vedendo questo ultimo, questo secondo intervento vedere il precedente dove sono stati dati comunque degli spunti utili al suo utilizzo, il precedente era legato all’utilizzo nella versione gratuita quindi con alcune limitazioni ma queste limitazioni comunque non precludono la forza dello strumento, comunque anche in quel caso permette di fare molto. Mi ripresento due secondi, sono Claudio Fiorentino aka Don Claudissimo sul web, questo oramai è un nickname che mi segue da anni, da circa un annetto ho fondato insieme a Simone Renzivillo Archetipo che ci occupiamo di digital marketing implementando strategie di search marketing alle aziende che ci affidano il loro business online. Avevo citato poco fa la precedente puntata di questa serie legata a Screaming Frog, nella precedente puntata abbiamo visto una serie di funzionalità che sono queste che vedete elencate e volevo fare un passaggio veloce giusto per rinfrescarle e per dar modo di poi introdurre la nuova visione del tool quindi questo alzare l’asticella. Si è parlato di cambio di visualizzazione delle colonne, tutti i tool permettono di cambiare un po’ il dato di come viene ordinato, di come vengono mostrate le colonne, se vogliamo avere una colonna sì e una no, questo permette di migliorare quella che è la lettura del dato quindi possiamo andare a discutere delle colonne se per noi sono inutili o ininfluenti su quella che è l’analisi finale quindi capite bene che ridurre il numero di colonne superflue fa guadagnare tempo perché tutto ciò che fanno questi tool di base è quello di permettere di guadagnare del tempo e di lasciare a noi tutti i ragionamenti che i tool non fanno quindi mettere in modo quello che è il cervello e prendere sì il dato ma elaborarlo, elaborarlo come? Il punto 2 esportando le risorse che lo strumento in questo caso streaming prod ha scansionato quindi permetterci poi di fare delle ottimizzazioni il punto 3 ottimizzazioni che possono riguardare i metadati quindi ottimizzarli affinché siano più performanti lato motore di ricerca e lato call to action quindi andare anche intercettare quello che è il search intent degli utenti, le url, verificare la presenza di underscore ad esempio che possono limitare la condivisione e la scrittura anche se non c’è mai questa grossa differenza tra l’underscore e il trattino è una di quelle cose storiche che ci portiamo dietro, un discorso delle immagini, valutare il peso, quante volte viene richiamata un’immagine quindi studiare un percorso di performance, di page speed, migliorare il rendering della pagina a partire dal peso delle immagini. Abbiamo visto poi le tre tipologie di modalità di scansione dove quella spider, quella classica che si utilizza e lo vedremo anche in questa presentazione nella parte diciamo nel momento in cui dobbiamo fare la scansione massiva ma vedremo anche come quella scansione di tipo list torna utile quando dobbiamo restringere il set di url che vogliamo verificare. Poi c’è tutta una parte di export che siano in bulk degli links, degli errori 300, 400 o il report delle ridirezioni che ci aiutano a pulire quelli che sono gli status code al fine di erogare ai motori di ricerca il sito più pulito possibile. Poi c’era una parte legata alla sitemap dove lo strumento permette la sua generazione, questo perché mi potrà capitare nella vita lavorativa non per forza di incontrare un wordpress che ha un plugin per la creazione della sitemap, ci possono essere dcms anche custom che non generano la sitemap quindi se noi vogliamo sottometterla per facilitare a google il reperimento di tutte le risorse sul sito Screaming Frog permette la sua creazione e di conseguenza poi la sottomissione nella search console e la dichiarazione della path all’interno del robot. Poi l’ultima parte ha riguardato la parte di visualization, questa la possiamo sfruttare sicuramente in fase di pre vendita di un progetto SEO, è molto interessante far vedere un aspetto grafico del sito. Poi in corso d’opera così come avevo riportato una case history nel precedente intervento, anche mostrare gli impatti che ha sul sito determinate azioni quindi andare a migliorare quella che è la distribuzione delle pagine e i relativi status code. Entriamo nella lezione dove come vedete c’è una x su quello che è il limite della scansione che può fare Screaming Frog, questa è l’immagine che ho ripreso dalla precedente presentazione dove nella lezione gratuita visto che era incentrata su questo c’era un limite, nella lezione con la licenza non abbiamo questa limitazione infatti come vedete anche nella label viene indicato che avete acquistato la licenza, l’avete impostata e soprattutto vi ricordo di aggiornare la versione, cioè quando ho fatto queste slide era la versione 16, ieri mi sembra proprio ieri è uscita già la versione 16.1 quindi a distanza di pochi giorni hanno rilasciato una nuova versione, in precedenza il rilascio delle versioni era un po’ più lontano nel tempo, c’era un po’ più di stacco, probabilmente hanno sistemato dei bug che trovate anche sul sito dello sviluppatore quindi alcune volte serve leggere queste informazioni perché vi fanno capire se per caso c’è qualcosa che dovete rielaborare perché potreste avere un dato sporco da una versione buggata. Allora alziamo l’asticella ma per un attimo diciamo voliamo bassi, ho voluto iniziare questa presentazione con la configurazione della lingua perché la cosa che mi è successa nell’ultimo aggiornamento che non mi era mai capitata in precedenza, nel momento in cui sono passato alla versione 16 mi sono ritrovato Screaming Frog in lingua italiana, immagino che sarà capito a molti di voi di utilizzare strumenti, tool sempre nella versione inglese e nel momento in cui ce lo troviamo nella lingua italiana quasi facciamo difficoltà a individuare le voci di menù su cui eravamo abituati ad andare a cliccare a selezionare. Questa cosa mi ha preso un attimino in contropiede e ho detto come è possibile che c’è una versione in italiano, fino a ieri ce l’avevo in inglese. Si è recuperato la lingua come vedete dal menù a tendina a destra perché era impostato sul system quindi ha riconosciuto in automatico la lingua italiana, c’è auto impostato in italiano quindi ho dovuto rinforzare l’impostazione in inglese perché oramai lo utilizzo da anni, sono abituato ad utilizzarlo in inglese e non mi viene minimamente la fantasia di impostarlo in italiano. Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org

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