1.1 – Come scegliere i collaboratori
Trascrizione
Quello che andremo oggi a vedere in sostanza è come riuscire a gestire l’ottimizzazione di un e-commerce partendo da quelli che sono gli elementi che abbiamo a disposizione per riuscire a farlo comparire all’interno dei motori di ricerca ovvero le schede prodotto che sono poi il cuore con cui si riesce a posizionare il nostro e-commerce. In realtà non solo quelle come vedremo ma anche ad esempio le pagine di categoria o tutta una serie di altre informazioni che possono essere contenute all’interno di ad esempio un blog che può supportare la spiegazione del prodotto stesso. Presento un po’ il team che andrà a farvi vedere questo tipo di attività che è formato da me che mi occupo fondamentalmente da molti anni di digital e nell’ultimo periodo soprattutto legata alla parte di content. Ben detto che con me segue tutto il progetto Mela Scrivi ed è specializzato proprio nella parte di gestione operativa di questa tipologia di progetti su e-commerce e Martina che collabora con noi molto su tutta la parte proprio di comunicazione legata ai progetti di formazione. Cosa andremo a vedere? Oggi ci concentreremo su tutto quello che ruota intorno ai contenuti di e-commerce come dicevano Diego e Martina nella parte introduttiva abbiamo una situazione in cui la situazione covid ha portato sempre più realtà a cominciare a muoversi verso la parte online e quindi a promuovere la vendita dei propri prodotti tramite un e-commerce ma ci sono alcuni elementi da tenere in considerazione sulle varie tipologie di contenuto che devono essere inserite all’interno di un e-commerce come lo devono essere sempre tenendo in considerazione non solo chi compra ma anche chi indicezza e quindi in particolare Google e tutta una serie di elementi SEO che vanno comunque tenuti in considerazione però alla fine sono gli esseri umani che comprano e quindi una scheda prodotto deve avere una serie di caratteristiche che ne consentono fondamentalmente non solo l’indicizzazione ma anche l’utilizzo per riuscire a finalizzare l’acquisto. Nell’ultimo periodo quello che noi abbiamo visto è stato un incremento fortissimo delle richieste che arrivano da realtà italiane che cercano di promuoversi anche in lingue estere e da questo punto di vista andremo a capire come poter riuscire a trasportare il SEO sia nella parte di traduzione ma anche la bontà della scheda prodotto anche nella traduzione che andiamo a proporre a un eventuale acquirente da un altro paese. Il primo elemento fondamentale che rimane sia per la realizzazione di contenuti generici ma anche per la scheda di prodotto è la scelta di quelli che possono essere i collaboratori che ci aiutano soprattutto perché quando si ha un catalogo abbastanza ampio c’è una difficoltà nella gestione di numeri molto elevati quindi la possibilità di appoggiarci in esterno che sia tramite l’utilizzo di freelance che sia con operatori interni che magari andiamo ad assumere è comunque rilevante che sia invece una piattaforma che andiamo a utilizzare per riuscire a far funzionare meglio l’inserimento di questi prodotti. Se noi abbiamo un e-commerce che può avere 500, 1000, 10.000 prodotti è chiaro che aumenta di molto la necessità di poter andare a realizzare delle schede prodotto che possano essere curate in un certo modo però è chiaro che aumenta di molto la difficoltà nel riuscire ad ottenerle in tempi rapidi e con delle caratteristiche che possano essere effettivamente precise. Il catalogo spesso e volentieri non è fisso ma si aggiorna nel tempo di conseguenza avremo bisogno di ripetere questa attività nel corso dei mesi, classica situazione ad esempio quella che avviene nel mondo della moda dove ad ogni cambio di stagione si deve fare un vero e proprio refresh di tutto il catalogo e di conseguenza si ha bisogno di lavorare molto sulle descrizioni di questi prodotti. L’altro elemento da tenere in considerazione oltre all’ampiezza del catalogo è anche in quanti mercati si va a vendere, di conseguenza si deve tenere conto del numero di lingue all’interno delle quali si deve andare a tradurre il catalogo ma anche a quella che viene definita la localizzazione ovvero la traduzione è un elemento importante. Dall’altra parte chiaramente ci sono delle parole che per quanto possano essere tradotte in modo corretto devono essere rese un po’ più rispetto al paese dove si va a provare a vendere quindi non basta una semplice traduzione che può essere letterale ma bisogna cercare di adattarsi anche al modo in cui gli utenti fanno le ricerche quindi andare ad intercettare l’intento di ricerca nella lingua che l’utente utilizza quando fa le ricerche su Google per intenderci. Per riuscire a gestire al meglio la produzione di schede prodotto chiaramente siano le solide scelte, le abbiamo già viste nell’altro webinar che abbiamo curato con Studio Samu ovvero la possibilità di andare a gestire o delle risorse interne o dei copyright esterni che possono essere gestiti one to one oppure tramite una serie di piattaforme come ad esempio ce ne sono tante, possiamo avere piattaforme che consentono di fare una gestione one to one, delle piattaforme che consentono una gestione one to many ma in ogni caso avere la possibilità di espandere il numero di soggetti a cui ci possiamo rivolgere che siano affidabili, che abbiano se non un’esperienza di settore, a noi capita molto spesso che ci siano dei clienti che vogliano avere una addetta vendita dello store di intimo come persona che gli scrive la descrizione del prodotto, questo a me piacerebbe tanto poterlo dare però chiaramente spesso non è possibile, quello che è fondamentale è riuscire a trovare dei soggetti che siano in grado di utilizzare le informazioni che vengono messe a disposizione tramite dei brief e delle linee guida molto dettagliate oppure riuscire a prendere in considerazione quelle che sono delle informazioni che si possono trovare online sul tipo di prodotto che deve essere descritto. Qual è il settore? Chiaramente è fondamentale perché a seconda del settore si può avere a disposizione una numerosità, una semplicità o una difficoltà nel rendere un determinato prodotto e al tempo stesso che poi questo copywriter abbia delle competenze SEO di per sé o che abbia la capacità di seguire delle linee guida quando gli vengono passate. La maggior parte delle situazioni con cui ci andiamo noi a confrontare presentano una realtà cliente che o al suo interno o tramite dei consulenti esterni ha delle competenze SEO e quindi ha un bisogno relativo quindi ha bisogno di una figura che sia in grado di seguire delle linee guida che gli vengono passate più che di un esperto SEO e questo è uno degli elementi fondamentali perché di base si cerca sempre di riuscire a avere delle indicazioni SEO da poter poi passare al copywriter in modo che tutto sia in un unico flow, quindi definisco la mia strategia, capisco con la mia agenzia SEO internamente qual è la strategia che voglio eseguire per indicizzarmi, riesco a dare corpo a questa strategia con un volume, una rapidità di intervento sul catalogo che possono essere molto molto maggiori se riesco ad esternalizzare. Quindi andando a sintetizzare per punti chiaramente se mi rivolgo a dei freelance ho il solito canovaccio di opportunità barra problematiche e quindi di conseguenza devo trovarli, devo passargli un brief, devo andare, se utilizzo delle piattaforme, a gestire questi rapporti tramite piattaforme, devo andare a fare una serie di brief, linee guida che devono presentare il progetto e quindi di conseguenza devo cercare di coinvolgere questi freelance che vado a inserire all’interno del mio progetto. Chiaramente non sempre è semplice perché comunque bisogna condividere una serie di informazioni, dei brief, ci saranno una serie di file che vengono gestiti e lavorati, il tutto può essere gestito tramite piattaforme interne oppure ci si può appoggiare a delle piattaforme esterne che consentono magari di eliminare una parte di questo giro di informazione. È chiaro che se la figura è interna una parte di queste problematiche viene a decadere, quando ci si rivolge verso l’esterno chiaramente questo è un processo che spesso deve essere ripetuto. La soluzione che abbiamo visto adottare sempre di più soprattutto negli ultimi due anni è avere una figura interna che è esperta e conosce perfettamente l’argomento che dobbiamo andare a trattare e al tempo stesso però riesce quindi a dare un’impostazione ed un input verso l’esterno e a seguire magari un processo fisarmonico, quindi riesce quando c’è il momento di avviare il catalogo, quando c’è il momento di andare a rivedere determinati elementi nel catalogo appoggiarsi verso l’esterno. All’interno se io assumo chiaramente dovrò formare questa risorsa e dovrà avere delle competenze che siano specifiche rispetto ai prodotti che devo andare a trattare ma anche rispetto a quelle che sono le competenze SEO, quindi come abbiamo già visto nell’uodinai precedente è chiaro che se mi rivolgo all’esterno devo riuscire ad avere qualcuno all’interno che riesce a formare degli esterni, se faccio tutto all’interno devo avere un numero di risorse abbastanza elevato. È chiaro che la scelta dipende da qual è la complessità del catalogo, dell’aggiornamento e della mole di lavoro che devo fare, diciamo che in assoluto quello che stiamo vedendo è che l’aumentare della rapidità con cui bisogna aggiornare gli elementi all’interno di un catalogo in genere fa propendere verso una soluzione che possa essere se non altro a metà, quindi una risorsa interna competente che poi può avvedersi di risorse esterne che possano velocizzare il lavoro. Su che cosa ci si concentra fondamentalmente quando si cerca di andare a far passare a degli interni o dei freelance esterni le complessità che sono proprio dell’indicizzazione del catalogo di e-commerce sui motori di ricerca? Chiaramente l’elemento fondamentale è andare a lavorare sulla definizione di quelle che possono essere in prima battuta le keyword primarie, quindi le keyword su cui si baserà la ricerca fatta su Google e che ci consentirà di dare un rilievo maggiore al prodotto che andiamo a descrivere. Tutte le keyword secondarie che saranno da compendio e poi alla definizione di quelli che sono gli elementi propri della scheda e della pagina web che sono legati al titolo, ai metadati che andremo ad inserire all’interno della descrizione della pagina e poi a quella che è la vera e propria scheda tecnica o descrizione che andiamo ad inserire. Spesso e volentieri abbiamo dei clienti che ci dicono ok secondo noi la soluzione migliore è andare a fare una scheda tecnica stile Amazon e quindi in sostanza un titolo molto corposo con tutti gli elementi del prodotto, una serie di elenchi puntati che possano dare tutto l’elenco dei prodotti che sono presenti e poi una descrizione. Come vedremo poi magari anche con l’esempio pratico di utilizzo della piattaforma di melascrivi ci sono diverse soluzioni quindi ad esempio quelle che sono le regole della SEO su Amazon sono diverse, un po’ diverse rispetto a quelle della SEO su Google e gli elementi che l’utente va a vedere a leggere spesso e volentieri possono essere molto diversi nel senso che ad esempio se abbiamo diversi e-commerce che ci dicono nel mondo della moda come schede prodotto discorsive e ingaggianti possano portare maggiori risultati rispetto a schede prodotto che sono molto più schematiche quindi ad esempio un elenco puntato come in questo caso o la possibilità di avere tutti gli elementi e le caratteristiche tecniche del prodotto elencate quindi quale tipologia di scheda prodotto scegliere tra una descrizione e o una scheda tecnica dipende molto anche dal tipo di prodotto e dal settore all’interno del quale io mi sto muovendo. I prodotti chiaramente sono uno degli elementi che possono essere che può essere indicizzato per un catalogo per un e-commerce, fondamentalmente noi all’interno dell’e-commerce lavoriamo non solo su pagine di prodotto e quindi su scheda prodotto ma anche su quelle che sono fondamentalmente i listing di categoria ad esempio quindi ad esempio posso lavorare per andare a indicizzare la pagina della descrizione di un notebook posso andare a indicizzare la pagina di tutta la categoria notebook o i notebook che sono notebook HP quindi l’avvinamento tra una determinata keyword di categoria e una determinata keyword di premio. E’ chiaro che su questa tipologia di elementi differenti quindi singolo prodotto con le sue keyword primarie e secondarie o listing quindi listing di tutta la categoria che comprende tutti quei prodotti ci deve essere un ragionamento diverso in termini di keyword che vado ad andare che vado a cercare in prima battuta se voglio indicizzare l’e-commerce io oppure alle informazioni che devo passare a chi deve realizzare per il mio conto la ricerca ad esempio delle keyword primarie o delle keyword secondarie da abbinare ad un determinato listing di categoria o a una determinato prodotto.