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In Corso

1.1 – Perchè investire in LinkedIn Ads

Domenico Boccone 11 Giugno 2025

Trascrizione

di questo webinar che si chiamerà Buongiorno a tutti e benvenuti a questo webinar dal titolo progettare campagne LinkedIn io sono Leonardo Bellini eh mi occupo di consulenza e formazione in ambito digitale da molti anni ho fondato una società che si chiama DML che si chiama DML è una società consulenziali e legati al mondo digital ad alcuni anni mi sono focalizzato sul mondo LinkedIn e tengo periodicamente anche corsi docenze presso alcune business school e master sono stato anche ospite di alcuni eventi organizzati da studio Samo eh alla attività come dire più accademica o di studio eh di scrittore sono autore di alcuni libri questi sono quelli legati al mondo LinkedIn in realtà hanno scritti anche altri eh il mio primo libro che sale al duemilacinque si chiama come fare business ehm con il web eh nel duemilasedici ho pubblicato come usare LinkedIn per il tuo business e eh nell’ottobre duemiladiciannove ho pubblicato con eh Dario Flaccovio editore la pubblicità di questo libro la piattaforma si è evoluta e eh comunque eh oggi partiremo proprio dai fondamentali partiremo nel cercare di capire perché investire in LinkedIn apps ci sono alcuni pregiudizi alcuni luoghi comuni attorno all’utilizzo e all’investimento eh su LinkedIn per la parte di advertising eh i luoghi comuni sono ovviamente c’è un fondo di risparmiamento di dati alcuni dicono ma forse non è il settore giusto il mio per investire su LinkedIn eh oppure ehm creare una campagna su LinkedIn può essere complicato o comunque l’ambiente, la piattaforma, l’interfaccia, il cosiddetto campaign manager di LinkedIn non è così evoluto magari per chi eh conosce eh la piattaforma ma per chi non conosce esattamente anche di social advertising quindi proviamo a fugare questi dubbi, queste come dire luoghi comuni e a capire quali sono gli elementi differenzianti che rendono unico peculiare LinkedIn anche dal punto di vista dell’advertising soprattutto rispetto alle altre social network quindi vedremo alcune caratteristiche parleremo di un specifico della campagna LinkedIn sia già fa parte integrante del social media marketing mix di aziende soprattutto operanti nel settore business to business eh parleremo di altri elementi che rendono differente e unico eh come dire l’ambiente e il campaign manager dove è possibile costruire campagne LinkedIn. Quindi partiamo da questi punti. Il mindset quindi il cappello mentale, la sensibilità, l’attitudine, le ragioni che portano l’utente a investire su un social network professionale come LinkedIn sono differenti eh rispetto a una ragione che può portare un utente a passare del tempo su un personal social network come Facebook o magari Instagram o Snapchat. Vedete quindi il concetto è tra usare il tempo ovvero passare il tempo per socializzare per divertirsi per stare in contatto rispetto a investire il tempo. Quindi siamo su LinkedIn per curare la nostra identità professionale, per sviluppare il nostro personal brand, per creare una rete di contatti utili, per cogliere alcune opportunità di di magari cambio di di di lavoro, opportunità di carriera oppure anche di business per rimanere aggiornati dal punto di vista professionali. Quindi vedete perché gli utenti sono su LinkedIn e vedete le differenze in termini di di di votazione percentuale rispetto a queste categorie. Be entertained solo l’otto per cento degli utenti LinkedIn dice che è su LinkedIn per divertirsi mentre il sessanta per cento e questa è la risposta degli utenti di Facebook. Rimanere aggiornati sulle attività dei propri amici vedete solo il quindici per cento su LinkedIn mentre le persone sono su LinkedIn per imparare dai leader e dagli esperti, per gestire meglio la propria vita, per migliorare la propria carriera e per cercare nuove opportunità. Un altro dato interessante è un studio pubblicato da Milward Brown, ci dice che gli utenti LinkedIn sono più recettivi alla pubblicità, quindi in qualche modo si aspettano di trovare nel proprio newsfeed dei contenuti sponsorizzati che possano aiutarli a migliorare per esempio le proprie attività lavorative, a risolvere un problema, a trovare quella piattaforma magari di social media marketing o quel corso magari di studio Samo che gli aiuterà a fare il prossimo passaggio di carriera. Parlando di audience dobbiamo anche dire la qualità del tipo di utenza che troviamo su LinkedIn, 4 utenti su 5 degli utenti LinkedIn sono in grado di prendere delle decisioni di business, più del 70% degli utenti LinkedIn infatti fa parte di un team che prende le decisioni, vedete il 39% sono senior level executive, quindi dirigenti, executive, il 28% sono persone che comunque responsabili nella gestione dei programmi di budget. Chi sono gli utenti LinkedIn? Vediamo alcuni dati demografici, il 63% degli utenti LinkedIn sono tra i 25 e i 54 anni, il 50% circa tra uomo e donna, fino a qualche tempo fa c’era una leggera prevalenza maschile, oltre il 51% degli utenti LinkedIn lavora in aziende con più di mille dipendenti, quindi c’è un leggero shift verso persone che lavorano in aziende magari grandi o meglio grandi. La distribuzione in termini settore industriale, vedete finance e settore medicale sono tra le due settori più presenti su LinkedIn, ovviamente chi si occupa di istruzione, di formazione, high tech e anche manufacturing, quindi il manufatturiero è un settore presente assolutamente su LinkedIn. Quale ruolo occupano, quale funzione aziendale occupano gli utenti su LinkedIn? Al primo posto le operations, poi le vendite, imprenditoria, entrepreneurship, education e business development. Un altro dato interessante sono gli anni di esperienza, il 40% degli utenti LinkedIn ha più di 12 anni di esperienza lavorativa, quindi su LinkedIn troviamo senior managers, troviamo executive e il 43% degli utenti LinkedIn ricopre un ruolo decisionale. Quindi abbiamo capito quali sono le peculiarità in termini di parametri demografici, di mindset, vediamo quanto LinkedIn è apprezzata, per esempio è apprezzata dai social media marketer o dai B2B marketing, vedete è il canale social che è il leading social media per il B2B marketing, ed è anche il social network preferito da chi sviluppa strategie di content marketing per il business to business. LinkedIn è in primo posto, poi Twitter e Facebook. È anche considerato il network più affidabile per la gestione per esempio della dell’attività legata alla pulizia in termini di utenti fake, per la gestione della privacy, per i dati, per il solo fatto del meccanismo che si basa su un concetto di fiducia e di relazioni basate sulla fiducia nel momento in cui noi accettiamo o decidiamo di non accettare per esempio una richiesta di collegamento. Quindi questa è proprio diciamo il, come dire, l’essenza stessa di LinkedIn, non social network ma anche LinkedIn non social network basato su, la cui mission è quello di aiutare le persone a sviluppare relazioni professionali tipo di ratture, basato proprio sulla costruzione di un network di valore. LinkedIn è anche quindi il social network che è da anni, è il primo posto come classifica in termini di digital trust. Questa è la classifica pubblicata da Business Insider, vedete è il primo posto dove la piattaforma di fiducia attribuita a un canale digital appare in LinkedIn. Da un punto di vista della pubblicità, la piattaforma di advertising di LinkedIn ci permette di targetizzare i nostri utenti, quindi i nostri potenziali clienti o talenti, la nostra target audience in base a una serie di parametri che sono molto strettamente legati alla professione. Possiamo targetizzare in base agli utenti, in base alla dimensione aziendale, al settore di appartenenza dell’azienda o alla dimensione aziendale, al ruolo, alle competenze, al fatto di essere iscritto in alcuni gruppi specifici o comunque anche poi vedremo di essere all’interno di alcune liste e elenchi che possiamo caricare su LinkedIn, creando quindi delle audience corrispondenti. Vedremo poi nel prossimo livello di specifici criteri di targeting di natura professionale che possiamo utilizzare su LinkedIn. Qui ne abbiamo un esempio, un overview, un’anticipazione. Vedete possiamo targetizzare in base a dei parametri legati all’azienda, quindi possiamo targetizzare persone che lavorano in specifiche aziende, quindi inserendo il nome dell’azienda, oppure inserendo il nome del gruppo di social media marketing, o sono follower della nostra azienda, o appartengono a uno specifico settore aziendale, oppure ad un’azienda che ha una specifica dimensione in termini dipendenti. Possiamo targetizzare in base agli interessi, persone che sono appassionate, non so, di social media marketing e sono iscritto a un gruppo di social media marketing, o hanno interesse al campo di studio, alla scuola, all’università, al tipo di laura conseguita e altri interessi che vengono in qualche modo estrapolati dal comportamento delle nostre attività su LinkedIn. Infine, possiamo targetizzare in base alla job experience, quindi al ruolo, alla funzione aziendale, alla signora che gli hanno l’esperienza e anche alle skill, alle competenze specifiche del nostro utente. Altro strumento che ci permette di progettare e delogare LinkedIn è il campaign manager, quindi la piattaforma che ci permette di progettare e delogare le nostre campagne LinkedIn, ci permettono di essere più facilmente integrabili con tool di terze parti, con piattaforme che fanno parte degli application partner di LinkedIn, di Microsoft Marketo, Hotspot e altre piattaforme, e ciò rende più facile trasferire un elenco per esempio di potenziali clienti creando così un audience corrispondente su LinkedIn, o anche viceversa, generare un flusso automatico magari di marketing automation a partire da un numero di lead che abbiamo acquisito tramite LinkedIn advertising. Altro punto importante è la qualità dei contatti qualificati, 40% dei buyer afferma che LinkedIn è importante quando considera di acquistare un servizio, quindi va a leggere per esempio i post pubblicati dagli esperti della materia appartenenti a una specifica azienda potenziale fornitore. LinkedIn è anche la piattaforma e social network che registra il miglior tasso di conversione in un contesto business to business, quindi la provenienza degli utenti da LinkedIn ha una maggiore probabilità di convertire rispetto a un’azione che abbiamo progettato per loro su una nostra landing page sul nostro sito web.

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