Il futuro dell’Inbound Marketing – Lezione 1
Trascrizione
Intanto partiamo subito con la domanda di Federico che dice che è una domanda molto interessante diciamo che nel slide non c’è questa precisa cosa ma se ne parla, se ne parla più a livello macro, la domanda di Federico la ripeto per voi è se nel 2020 sarà normale comprare nelle varie piattaforme se si pagherà direttamente sulle piattaforme e poi metti tra parentesi solo con i prodotti a prezzo basso ecco la tua parentesi come al solito spesso accade che le cose tra parentesi in realtà siano le più importanti perché in realtà nella tua domanda c’è già una risposta Federico nel senso che sì il prodotto a prezzo basso diciamo questo c’è invece nelle slide è una di quelle cose che permette non l’unica ma sicuramente una delle leve più importanti o termometri se vogliamo così chiamarli per capire se si tratterà di un acquisto di impulso o di un acquisto razionale. Quindi parleremo molto oggi perché è un tema caldo proprio dell’inbound marketing e anche del futuro dell’inbound marketing di customer journey, di viaggio o percorso che porta verso l’acquisto. Il percorso d’acquisto che può essere molto molto vario a seconda di cosa si vende sicuramente è influenzato dal costo, una delle variabili ecco parli chiamiamola variabile che è il termine più corretto una delle variabili che incide più sulla lunghezza del processo d’acquisto è proprio il prezzo nel senso che quando noi abbiamo a che fare con un prodotto dal prezzo irrisorio generalmente non è una legge generale perché le leggi generali ovviamente quasi non esistono nel marketing ma è un grande indicatore un forte indicatore del fatto che il processo d’acquisto potrebbe essere molto breve nel senso che gli utenti non si fanno problemi potrebbero comprare di impulso. Il classico esempio che faccio in questo caso è quando vediamo quelli che sono, non so se a voi vi capita, a me capita tantissimo perché sono un acquirente compulsivo tipo le robe tipo Wish o tipo quei prodottini, quei gadget soprattutto sono gadget o t-shirt particolari che vengono promosse direttamente magari su Instagram e da Instagram con un video generalmente c’è un video che è divertente, esplicativo di questo prodottino a basso costo da una decina, una ventina, massimo una trentina di euro dopo veniamo rimandati direttamente in una scheda prodotto per comprare direttamente su mobile in due clic noi da Instagram riusciamo a comprare questo articolo, sicuramente quello che stanno provando a fare le piattaforme ovviamente potrebbe succedere nei prodotti a basso costo è quello di svincolare dal passaggio verso il sito web del venditore ma di far pagare direttamente dalla piattaforma. Tra l’altro io ho fatto un test già l’anno scorso, ho fatto un test interessante nel prelancio di Dazzeraseo praticamente questo evento che abbiamo fatto, tanto qua c’è un sacco di gente che adesso invito in diretta che ragazzi non ve l’accavate così facendo finta di niente che oggi è l’ultima diretta del 2019, abbiamo qua Paolino Virciglio nostro advertiser di Studio Salvo nonché abbiamo il mitico Flavio Mazzanti insieme a Google, abbiamo anche Google oggi, non ci manca niente, dicci che ripenalizzi tutti, ecco Google segue a tutti nel 2020, questo è il futuro, abbiamo Google ma oggi, dimmi che c’è anche Bing, no, che cazzo è, è Bing questo? è lui, ma è bruttissimo, è Bing, va beh scusate, ciao a tutti, buon Natale, auguri a tutti, speravo dicessero qualcosa, Favio caccia la checklist del 2020, prossima volta, la checklist del 2020, nel 2020 Federico, bene, bene, bene, sono tanti ragazzi, a posto, allora tornando seri, sì stavo dicendo Federico io feci un test che può essere interessante dove feci pagare direttamente dal chatbot quindi con attraverso se volete ragazzi è seria questa cosa, è finita la cacciara, se volete fare un test di questo tipo con ManyChat che è uno strumento per creare chatbot, uno dei più diffusi, l’altro è chatfuel, ci sono due o tre, ma ManyChat secondo me è il più figo, attraverso ManyChat è possibile collegarla a un altro servizio online di pagamento simile a PayPal che si chiama Stripe, collegando ManyChat a Stripe potete provare, e si poteva già fare un anno fa, mentre io lo feci, si può collegare il chatbot e far pagare direttamente all’interno del chatbot, ecco per tornare anche a rispondere alla domanda di sì Federico anch’io lo uso nei pagamenti anche qui sull’Academy quindi probabilmente molti di voi avranno pagato direttamente con Stripe attraverso questo sistema che fa comparire nel sito la carta di credito, ma non tutti sanno che si può integrare addirittura all’interno del chatbot, quindi gli utenti in quel caso hanno comprato senza uscire mai da Messenger, cioè rimanendo dentro, non hanno neanche visto il sito. Come è andato Federico e qui mi ricollego alla tua risposta, è andata molto bene ma c’era già la fiducia, nel senso che il prezzo non era così irrisorio ma c’era un’offerta dedicata sicuramente, parliamo di 200-250 euro quindi non era proprio un acquisto di impulso ma soprattutto la leva per cui è andato bene, si è potuto fare una cosa del genere, è stata quella che era la terza edizione, avendo la terza edizione molti dei partecipanti, quelli che hanno aderito a questo prelancio ci conoscevano già, erano già stati ad Azzeraseo e sono tornati gli anni successivi, anzi il prelancio in realtà era fatto solamente per coloro che avevano partecipato a una delle due edizioni precedenti, questo è il motivo per cui abbiamo fatto questo test, non avremmo mai e poi mai fatto una cosa del genere per un lancio fatto su larga scala su gente che non ci conosceva, perché gente che non ci conosce è difficile che senza una landing page, con un copy fatto molto bene, con tutte le informazioni utili, le testimonianze, sapere chi diavolo siamo, come funziona il corso, qual è il programma, quali sono i relatori, compri così di impulso, quindi il test andò bene ma era un caso molto particolare, non solo come dici il prezzo, per tornare e rispondere finalmente alla tua domanda, la leva del prezzo sicuramente è importante perché più l’acquisto è d’impulso, più noi possiamo tendere a farlo fare direttamente dalla piattaforma per accorciare ancora di più e far fare ancora meno clic verso la conversione, ma oltre al prezzo uno degli altri elementi più importanti ovviamente è la fiducia nel brand, la fiducia nel brand è l’altra variabile importantissima, pensa al fatto che se il brand non lo conosci sicuramente hai bisogno di più informazioni, hai bisogno di essere convinto maggiormente e portato più gradualmente verso l’acquisto, se tu il brand lo conosci anche se il prezzo è altino potresti decidere di fare un acquisto d’impulso, l’acquisto d’impulso potrebbe prestarsi direttamente a essere effettuato direttamente dalla piattaforma, quindi le mie previsioni senza la palla di vetro per il 2020 è che sicuramente le piattaforme integreranno sistemi di pagamento automatico all’interno delle piattaforme stesse ma sarà utile solo a coloro che o vendono prodotti a bassissimo costo quindi ad acquisto d’impulso come gadget, magliette e altri accessori a basso costo oppure chi ha un brand, chi vende, più che a chi vende brand talmente consolidati e chi ha un brand talmente consolidato che può permettersi di tentare un approccio del genere, per esempio io vendo, sono rivenditore ufficiale di Valentino, di Armani, allora la fiducia nel brand è tale che io posso anche fare un acquisto d’impulso pur non essendo un prezzo irrisorio. Spero di aver risposto alla tua domanda, intanto ragazzi vi invito a fare come Federico, a farmi domande sempre per rendere questa lezione più interattiva, ciao Federico, c’è un altro Federico, Federico Porta che fa un’altra domanda, si a Federico esatto esatto esatto dici stavo pensando magari nel box si potrebbe usare anche per delle vendite o promozioni veloci ai già clienti, infatti esattamente l’esempio che facevo prima io, cioè quando uno ti conosce già, ha già la fiducia, puoi direttamente farlo comprare dalla piattaforma, sa che sei tu e quindi ti conosce e lo puoi fare, quindi i casi se vogliamo sono acquisto d’impulso su prodotto a bassissimo costo, brand straconosciuto e talmente consolidato che può essere acquistato d’impulso anche se il costo elevato, oppure terzo caso promozioni su clienti già acquisiti e già consolidati che sai che ti conoscono, tutte e tre le cose si basano comunque sul concetto di fiducia, più ci vuole fiducia e la fiducia può essere data dal prezzo basso perché il rischio è basso, quindi anche se c’è poca fiducia non ci perdo poco, il brand che dà fiducia oppure il fatto che sia già cliente, tutto ruota comunque intorno alla fiducia, più c’è fiducia più è possibile che il processo d’acquisto sia breve e quindi che si possa comprare anche direttamente dalla piattaforma. Invece Federico Porta chiede, come vedi l’utilità della SEO e la saturazione di mercato nei prossimi tre anni? Ulla Federico, bella domanda, la saturazione di mercato, in che senso la saturazione di mercato? Allora l’utilità della SEO e la saturazione di mercato nel senso stiamo parlando di saturazione di mercato lato SEO cioè che è sempre più difficile fare SEO perché ci sono competitor proprio in SERP molto potenti e molto cattivi diciamo molto agguerriti oppure sono due cose separati cioè tu mi stai chiedendo l’utilità della SEO da una parte e l’altra domanda è la saturazione di mercato, chiariscimi questo punto poi ti rispondo. Intanto che Federico diciamo arricchisce la sua domanda io presento le mie slide che ce le ho così mi dite magari anche se vedete il mio schermo, anzi c’è il casino che non vedo me stesso mentre parlo ma poco male, insomma state vedendo intanto mi date un feedback sul fatto che vedete le mie slide, anzi tra poco lo metto, prima mi date il feedback poi lo metto a schermo intero sì sì sì sì sì sì sì allora vediamo se la progettazione mi consente la presentazione grazie del feedback grazie del feedback andiamo andiamo a fare a partire con le slide adesso scusate che mi prendo un secondo intanto Federico mi rispondi alla domanda alla tua domanda intanto che io cerco di rendere molto più piccola la mia faccia perché sennò copre tutte quante le slide poi non mi ricordo cosa ho scritto potrebbe essere un casino, vediamo come si fa qua se riesco eccoci qua sì ci siamo ci siamo ragazzi perfetto allora Federico comunque provo a darti una risposta la saturazione di mercato nei prossimi tre anni in realtà non c’è una saturazione di mercato nei prossimi tre anni nel senso che la saturazione di mercato dipende dal mercato, il mercato è un concetto fluido è un concetto che è in continua evoluzione ci sono mercati che erano saturi 30 anni fa e mercati che non sono ancora saturi ci sono nuovi mercati che si apriranno ok quindi nei prossimi tre anni le previsioni sono le stesse che avrei dato tre anni fa dieci anni fa o vent’anni, vent’anni fa ero troppo giovane per fare previsioni ma nel senso sono le stesse nel senso che l’importante è comunque tenere sempre da conto che per la saturazione di mercato c’è un unico modo c’è un’unica soluzione alla saturazione di mercato modo per evitare la saturazione di mercato parlo per chi magari deve lanciare una nuova azienda e quindi deve chiedersi in quale mercato lanciarsi è cercare di cercare il famoso oceano blu qui vi rimando poi io ai miei punti di riferimento li ritiro fuori molto spesso chi mi conosce lo sa ma vi rimando a leggere i libri di Reese Trout sul brand positioning fondamentalmente una delle regole che trovate nelle 22 immutabili leggi del marketing è se non potete essere primi in una categoria createvi la vostra categoria che detta così sembra una puttanata invece è una roba che se ci pensate è applicabile sia dalle aziende molto grandi che delle aziende molto piccole io molto spesso a che fare per fare un esempio tangibile con delle web agency o dei freelance soprattutto agenzie di solito sono piccole agenzie web che si rivolgono a noi per la formazione per una sorta di mentoring diciamo nelle agenzie un classico è vedere come se guardate si prendete 3 4 10 siti di agenzie sono tutti uguali fanno tutti le stesse cose offrono tutti gli stessi servizi ora il mercato delle agenzie web non è saturo il problema non è la saturazione perché ci sono ancora aziende che hanno bisogno di un sito web piuttosto che di SEO piuttosto di social media il mercato non è saturo nel senso che non tutte le attività commerciali non tutte le aziende hanno già la loro agenzia che come in Inghilterra magari ecco in Inghilterra per esempio il mercato è saturo e le agenzie si fanno la guerra per fregarsi i clienti in Italia non è ancora saturo ma il problema qui non è la saturazione il problema è il casino che le stesse agenzie fanno nella mente del potenziale cliente che vede 10 siti tutti uguali e quindi per forza non sa quale scegliere quando il potenziale cliente mettetevi in medesimatevi nelle vostre buyer personas altro argomento caldo di cui parliamo oggi io vedo 10 siti uguali di agenzie che hanno un logo diverso magari colori diversi ma fanno le stesse cose offrono gli stessi servizi nell’esatto identico modo allora è ovvio che ho il blocco della scelta non so chi devo scegliere non avendo io le competenze per poter scegliere non lo so qual è il migliore quando tutti mi dicono che sono i migliori sono i leader di mercato e tutti offrono lo stesso servizio e allora lì è il casino il casino è che il cliente si trova tra virgolette costretto o ad affidarsi a non so all’amico che ha sentito dire che quell’agenzia lavora bene oppure ha come spesso accade purtroppo ad andare chi fa il prezzo più basso questa è quando tutti offrono la stessa cosa è la guerra in ribasso allora l’unico modo per sfuggire a questa saturazione del mercato è differenziarsi trovare quell’elemento differenziante che ti rende inequivocabilmente diverso dalla tua concorrenza che può essere una categoria per esempio tu puoi essere l’agenzia web solo per i centri estetici specializzati in centri estetici specializzati in servizi per odontoiatri oppure un elemento differenziante a livello di metodo cioè io si offro gli stessi servizi degli altri però con questo metodo io uso il metodo per esempio in bound marketing o anche un metodo che mi sono inventato io per fare questi servizi che tutti fanno in questo modo io li faccio in maniera diversa perché ho questo metodo questo può essere anche tutti i spunti per uscire dal problema della saturazione intanto Federico dice erano domande separate sull’azione del mercato dei SEO anni fa e qua manca un fa federico probabilmente anni fa i CMS erano per pochi e il mercato dei CMS è saturo quindi per posizionarsi come professionista dei CMS ora è impossibile ecco ecco come se o tra tre anni ho capito Federico ho capito capito capito adesso ho fatto fatica a leggere la tua domanda ho capito comunque tu paragoni dici come come ad esempio dice Federico tre anni fa il CMS se sapete il CMS content management system più famose wordpress sono i sistemi della digestione dei contenuti una volta erano robe per pochi perché erano molto difficili da utilizzare mi ricordo che ho cominciato utilizzando Joomla che era molto sono ancora gli affezionati alcuni colleghi Stefano Riga piuttosto che Marchetti sono affezionati di Joomla ma era molto più più incasinato adesso con wordpress non c’è più bisogno dello specialista perché una volta c’era lo specialista del CMS che era quello che sapeva usare il CMS sapeva usare Joomla per esempio e era un valore il saperlo usare perché saperlo usare saperlo anche spiegare al cliente far vedere al cliente mi ricordo ho iniziato nel lontano 2005 a vedere al cliente guarda così tu puoi entrare modificare tu stesso il tuo sito cambiare i testi del tuo sito pubblico e guarda sono là il cliente rimaneva stupito questo è una magia questo qua è un genio invece era proprio l’esperto di CMS oggi i CMS sono molto più semplici e sanno usare tutti quindi più si semplifica uno strumento più si perde la professionalità. Federico dice il rischio è che tra tre anni anche i SEO che aumenta sempre di più magari il numero di SEO aumenta sempre di più la SEO diventa sempre più semplice come farà uno a diventare un SEO tra tre anni o comunque non a diventare un SEO ma piuttosto a fare carriera a farsi considerare un’autorità nel settore della SEO quando ci sarà una saturazione di gente che fa SEO. Secondo me Federico questo problema questo problema non c’è nel senso che comunque sull’aseo nello specifico se parliamo dell’aseo l’aseo è un’attività talmente multidisciplinare che è talmente talmente vasta se possiamo dire come come metodo come strumento di acquisizione di traffico di acquisizione di lead di acquisizione di vendite che dubito che tra tre anni non esisterà più scomparirà la figura del SEO, difficile che scompaia una figura o si perda questa professionalità come è accaduto nel caso dei CMS. Secondo me parere personale l’aseo è troppo complessa perché ha una parte tecnica che si muove continuamente, ha una parte di conoscenza degli algoritmi, ha una parte informatica ma anche una parte di contenuti di saper scrivere, ha una parte umanistica, ha una parte di strategia nella QRS e quindi dubito Federico che ci sarà questo problema, magari sarà più difficile sarà più difficile emergere per quando sono tante le persone che lottano per emergere ovviamente emergere è più difficile. Ricordo che io faccio SEO da 15 anni non dico che sono stato tra i primi perché già c’era il mitico Giorgio Tave e i primi che noi chiamiamo della prima scuola addirittura prima di Altavilla prima di Giorgio Tave ed era effettivamente più facile emergere, un po’ perché la SEO era più semplice, un po’ perché erano in pochi e quei pochi emergevano per forza, però così come erano in pochi anche il mercato era molto più ridotto perché oggi se tu chiedi alle aziende che cos’è la SEO magari non ti sanno dire che diavolo è, magari confondono indicizzazione con posizionamento però sanno cos’è. Dieci anni fa nessuna azienda, nessun imprenditore sapeva cos’era la SEO, oggi probabilmente non dico tutti ma sei imprenditori su dieci sanno cos’è la SEO, quindi il mercato è diventato molto molto più ampio. Flavio dice fa così con la mano, facciamo 4,5 dai facciamo 4,5 quasi 5. Ok quindi non c’è questo problema, comunque se vuoi tutelarti specializzati in qualcosa che non è legato agli strumenti, specializzati magari in una categoria, in una cosa che non si esaurirà mai, se tu sei lo specialista di marketing per le pizzerie non hai problema di saturazione, almeno per i prossimi dieci anni non hai problemi di saturazione, mentre lo strumento può subire questa obsolescenza, questo è vero, però sulla SEO secondo me no. È vero ho letto quel libro Creare una nuova strategia nel mondo della SEO quale potrebbe essere? dice Federico. Ciao, ciao ragazzi in bocca al lupo. Federico pensa all’esempio più eclatante secondo me di questo, pensa al nostro collega Francesco Margherita, Francesco Margherita ha creato una nuova categoria nel mondo della SEO, io mi ricordo quando Francesco Margherita non era nessuno, era uno sconosciuto e mi intervistò nel suo blog come tra i migliori SEO d’Italia, mi ha dato questo grande onore perché allora io ero già abbastanza famoso possiamo dire, famoso tra virgolette perché siamo sempre dei poveretti, i poveri artigiani dell’ottimizzazione, ma io ero già più conosciuto nel settore e lui era completamente sconosciuto, lui è emerso partendo quindi svantaggiato perché è partito molti anni dopo degli altri, è partito inventandosi la SEO semantica, inventandosi comunque una sua rivisitazione della SEO che ha creato anche molti disappunto nel mondo, nel settore della SEO perché quando crei una categoria nuova è ovvio che da un lato riesci ad ottenere visibilità, dall’altro poi di contro il rovescio della medaglia che spesso trovi anche delle contraposizioni, cioè la via ortodossa, la strada ortodossa che ti dice gli ortodossi dicono ma no tu stai dicendo cavolate, sei un cialtrone, la SEO non è quella, però Francesco Margherita così facendo con le sue teorie sulla semantica, poi per certe cose Francesco si è rivelato veramente un visionario perché poi oggi parlare di SEO semantica è all’ordine del giorno, lui è stato il primo nella SEO semantica, quindi Federico penso che un esempio meglio di così non si possa non si possa trovare.