Guadagnare con il blog – Lezione 1
Trascrizione
Ti levo dall’imbarazzo Riccardo, ti presento io così diciamo ovviamente non sarà una cosa autoreferenziale. Riccardo è conosciuto da tutti penso per il suo blog My Social Web che è uno dei dei blog più visitati del settore in Italia. Conta mi pare l’ultima volta che ci siamo visti Riccardo contava sugli 8.000 visite al giorno, quindi diciamo che è un blog molto importante a livelli quasi di testata giornalistica nonostante Riccardo abbia cominciato, è partito un po’ come Aranzulla, un po’ come tutti noi, è partito da solo scrivendo grazie alla passione per la scrittura. Riccardo nasce dal giornalismo, dall’ufficio stampo, poi ovviamente si è trasferito sul web e adesso è uno dei più importanti conoscitori dell’attività di blogging. Collabora con noi ormai da quanti anni Riccardo? Da quando ero single. Perfetto e da diversi anni diciamo, collabora in qualità di writer per i blog di Studio Samo nonché in qualità di docente per i nostri corsi sia online che in aula, quindi con Riccardo c’è una collaborazione diciamo super rodata e naturalmente il messaggio che vogliamo dare oggi, il corso che vogliamo portare a termine oggi riguarda proprio come guadagnare con un blog. Abbiamo avuto qualche spunto già un paio di settimane fa dal nostro Valerio Novelli che ha parlato di monetizzazione diciamo in senso più ampio, quindi diversi metodi di monetizzazione, quindi blog ma anche self publishing, affiliazioni eccetera. Oggi con Riccardo diamo un approccio diverso perché Riccardo diciamo che tu non guadagni con le affiliazioni. Giusto per l’introduzione, ho ovviamente pensato di fare un discorso a volo d’uccello nel senso di dare una panoramica abbastanza ampia del come si guadagna con un blog perché il titolo di questo webinar, di questo corso è ampio. Però in effetti io non sono specializzato in quello che è il guadagno pubblicitario del blog, quello che è l’uso pubblicitario del blog per guadagnare, anche se in qualche modo c’è un modo di arrotondare l’entrata, però non è quella la mia attività principale, quanto più un’idea di guadagnare con il blog trasformando il blog stesso in uno strumento a lungo termine, nel senso che il blog diventa il mio canale pubblicitario per fare in modo che le persone trovino il mio nome e poi acquistino quello che io so fare, cioè i miei servizi e le mie attività. Certo, quindi diciamo che usi il blog come uno strumento di marketing per acquisizione di consulenze e servizi, sostanzialmente quello che facciamo anche noi di Studio Samo, fondamentalmente. Ovviamente né io né Riccardo sui nostri blog troverete dei banner pubblicitari se non inerenti ai nostri corsi, ai nostri servizi, alle nostre consulenze, alle nostre attività, quindi a differenza del modello di business basato su delle testate giornalistiche che guadagnano per le impression, per i click sui banner, noi abbiamo un ritorno diverso naturalmente. Usiamo il blog come strumento di content marketing per promuovere noi stessi e la nostra attività. Naturalmente il content marketing si presta moltissimo sia all’attività consulenziale che all’attività di servizi, che all’attività di formazione, perché fondamentalmente tutte queste tre cose sono contenuti in poche parole. Ok Riccardo, direi che ho sbrodolato già a sufficienza su quello che sarebbero gli argomenti che invece dovresti curare. Tu una domanda che nel fuori onda non ti ho chiesto, la durata del corso due ore o più? Guarda io ho considerato che sono passati da 10 minuti alle 3, io direi che fino alle 6 ce la facciamo. Fino alle 6 ce la facciamo? Ok, allora direi che verso le quattro e mezza facciamo una pausa, la consueta pausa caffè di 10 minuti, così lasciamo un po’ respirare i nostri membri, perché mantenere online la soglia dell’attenzione per tre ore filate è più difficile che mantenerli in aula, quindi quando arrivi più o meno a metà io comparirò e daremo dieci minuti di pausa caffè anche per berci un caffè e te. Per il resto io ti leggo le domande quindi ogni tanto mi vedrai comparire o sentirai la mia voce perché ci sono delle domande per te. Io esorto come al solito invito voi ragazzi, a voi membri a sfruttare l’occasione per fare tutte le domande possibili del caso, non abbiate timore perché non esistono domande stupide, l’abbiamo sempre detto e sfruttate quindi l’occasione perché state pagando un abbonamento e quindi uno dei benefici è proprio avere un relatore che risponde in diretta come se foste in aula, quindi sfruttate bene quest’occasione. Detto questo io posso farmi di nebbia e lasciarvi a Riccardo a disposito. Riccardo io ti saluto, come già detto ricompaio tra saltuariamente diciamo. Dopo questa giusta introduzione che è stata fatta un po’ da Jacopo e un po’ da me, io credo che sia giusto iniziare con una domanda che spesso mi viene fatta, che spesso ritrovo sul blog, spesso con le persone che decidono di fare consulenza con me, ovvero perché tutti vogliono guadagnare con un blog? C’è questa idea per cui alla fine possa essere interessante, possa essere conveniente creare un blog e guadagnare. In realtà il primo motivo che ci porta a lavorare su questo piano è l’idea che attraverso il blog si possa monetizzare la propria passione. Questo è un aspetto molto importante, questo è un aspetto fondamentale perché l’idea di blog è ovviamente quella di creare un diario, creare una rubrica personale nella quale si possa in qualche modo scrivere quelle che sono le proprie attività ludiche, quella che è la propria passione, io ho un interesse e quindi decido di scrivere un blog per raccontare il mio interesse. In realtà questo in parte, dico solo in parte, è il segreto del successo di un blog, nel senso che la mia esperienza mi dice che ogni volta che si cerca di creare un blog artificiale, cioè di fare un blog, creare un blog che non nasce da una passione reale, in qualche modo si fa una forzatura, riescono molto bene, riescono molto meglio, diciamo così, i blog che in qualche modo sono legati a una propria passione, cioè se a me piace ad esempio caccia e pesca, se io creo un blog dedicato a caccia e pesca, in qualche modo io dovrei riuscire a trasmettere quella che è la mia passione per questo hobby e di conseguenza far appassionare anche le persone che mi leggono, quindi creare un blog e guadagnare in qualche modo è come unire l’utile al direttevole. Poi c’è da dire anche un altro aspetto molto importante, ovvero che oggi, e questo diciamo si fa parte sempre della premessa, diciamo così, per iniziare nel modo giusto, diciamo che c’è questa confusione di base tra quello che è un blog inteso in forma classica e quello che è il blog creato su Instagram, cioè sembra strano ma, come dire, molte persone confondono o comunque utilizzano come sinonimo il proprio account Instagram con un blog, diciamo così, vero e proprio, nel senso che oggi blogger non è più la persona che apre un sito web aggiornabile, ma blogger è la persona che in qualche modo mette in primo piano la propria esperienza, cioè blogger oggi è la persona che parla di sé, parla della propria attività, parla del proprio punto di vista, quindi diciamo che oggi tutti vogliono cercare di guadagnare con un blog in parte perché in questo modo si può, come dire, parlare del proprio punto di vista, di quelle che sono le proprie passioni e dall’altro sembra molto più facile, nel senso che apriamo un account Instagram e diventiamo blogger. In realtà io cerco sempre di mettere in guardia le persone nel momento in cui si inizia a parlare di guadagnare con il blog perché a prescindere da quelle che sono le proprie idee, le proprie opinioni su quello che è il blog, su quella che è la filosofia del blog, ecco siamo tutti questi elementi sui massimi sistemi del blog, diciamo mettiamo così, in realtà come dire guadagnare con un blog è un qualcosa di molto difficile, nel senso che spesso questa idea viene come dire proposta come un’alternativa valida, come addirittura un modo per guadagnare senza lavorare. In realtà io sono sempre molto guardingo su questo punto, nel senso che i guadagni con un blog in un primo momento, soprattutto nei primi periodi, sono molto bassi, nel senso che è difficile a prescindere da quelle che sono le strade che poi si prenderanno, però i guadagni con un blog sono molto bassi perché per diversi motivi che vedremo anche nel corso di questo webinar, ma sostanzialmente perché comunque c’è tantissima concorrenza, nel senso che quando io ho iniziato a fare blogging, come posso dire eravamo in pochissimi, cioè c’erano pochissime persone che parlavano di determinati argomenti, c’erano pochissime persone che avevano un blog e di conseguenza c’erano più possibilità, è vero che c’era anche meno cultura su come fare blogging, però c’erano più spazi a disposizione, si poteva fare pubblicità in un modo diverso e guadagnare. Oggi come posso dire c’è una sostanziale difficoltà nel mondo del fare blogging per guadagnare, però vi posso assicurare che comunque ci sono ancora tantissimi spazi a disposizione e c’è ancora la possibilità di trasformare questo strumento di web marketing in un tramite, in una soluzione per monetizzare la propria presenza online. Quello che io voglio sottolineare, l’aspetto che io voglio mettere in evidenza è che comunque dobbiamo parlare di due elementi fondamentali, direi di strategia per guadagnare online e di tecniche, sono due elementi molto diversi che in realtà in buona sostanza possiamo parlare di piano d’azione a lungo termine, cioè quello che è il nostro, chiamiamolo così, business model, cioè quello che è il nostro modo di intendere il modo di guadagnare con il blog e poi quelle che sono le tecniche, ovvero tutte le azioni, tutte le norme applicate che ci consentono di ottenere il risultato finale. Quello che voglio sottolineare prima di iniziare a entrare nel vivo della nostra lezione, del nostro webinar, è che bisogna dare una definizione precisa di blog, soprattutto bisogna indicare quelli che sono alcuni elementi sostanziali che ci consentono di ottenere un buon risultato, perché spesso quando poi per esempio come dicevo mi trovo a confrontarmi con clienti, con persone che mi chiedono consulenza, poi c’è un problema di fondo per cui il blog non riesce a monetizzare perché ci sono alcuni limiti strutturali che impediscono la buona riuscita del progetto, diciamo così, quindi definizione di blog, che cos’è un blog? è un sito web, è una tipologia di sito web basata sulla possibilità di aggiornare il numero di pagine nel corso del tempo, poi dopo vediamo anche quale rapporto c’è con questo tipo di con questo aggiornamento, con questo concetto, quindi la possibilità di aggiornare il numero di pagine a disposizione in maniera naturale, in maniera strutturata, e che ospita delle conversazioni, cioè all’interno del blog io posso, in realtà dal mio punto di vista personale devo attivare i commenti perché ci dovrebbe essere la possibilità di commentare su ogni articolo del blog, perché proprio fa parte dell’essenza stessa del blog, e si differenzia appunto dal sito web statico per questi due elementi, cioè la possibilità di avere sempre nuove pagine a disposizione, che è elemento fondamentale per innescare quel processo di inbound marketing che vedremo dopo, e poi la possibilità di creare conversazione, cioè la conversazione all’interno del blog permette al blog stesso di accorciare le distanze con la persona che si trova dall’altro lato dello schermo e quindi di creare una relazione stabile fondamentale per migliorare la credibilità, l’autorevolezza, e come dire, migliorare il brand che sta utilizzando il blog per promuoversi. Quelli che sono i punti sostanziali che voglio affrontare in questa sede sono ben chiari, nel senso che la base di partenza per creare un blog professionale si divide in tre punti che per me sono indispensabili. In primo luogo bisogna creare un blog self-hosted, con dominio di proprietà. Sembra un punto banale, però non tutti sono ferrati su questo punto, nel senso che se io voglio utilizzare il blog come strumento professionale, come uno strumento per guadagnare nel tempo e quindi non, parliamoci chiaro, non per raccimolare quei 10-15 euro, 50 euro al mese di advertising, ma per trasformarlo in uno strumento di guadagno serio e strutturato, io non posso accontentarmi di un blog gratis. Noi sappiamo che esistono tantissime piattaforme che consentono di aprire un blog a costo zero e con un impiego di capacità tecniche ridotte, ovvero blogspot, wordpress.com, altervista, poi ci sono servizi come tumblr, medium, insomma ce ne sono diversi di blog gratis che sono molto appetibili, nel senso che chi non ha esperienza in termini di webmaster, server, hosting, ftp e che si trova un attimino in difficoltà su come aprire un blog, pensa ok apre un blog gratis, poi magari ci sono anche delle indicazioni su come monetizzare, sulla possibilità di mettere adsense da qualche parte, in qualche modo, quindi si lanciano in questa avventura, il che rende tutto più difficile poi perché nel momento in cui io non ho un blog di proprietà, non ho un blog mio, non posso mettere in campo tutte le strategie di ottimizzazione e di miglioramento anche della struttura, ma anche di personalizzazione, che poi mi consentono di posizionare banner in determinato modo, accogliere determinati tipi di pubblicità, ovviamente se voglio rimanere nell’ambito del display advertising, ma anche proprio di lavorare su un’ottimizzazione SEO, pensata in un certo modo per ottenere determinati risultati, poi affronteremo questo punto, però il blog self-hosted, cioè ostato o meglio ospitato su un web hosting di proprietà, cioè che paghiamo ogni anno più un dominio altrettanto di proprietà, cioè www.nomecognome.it oppure www.nomebrand.it.com come vogliamo, questa è la base di partenza per creare un blog che sia in grado di monetizzare e che, come dire, comunichi autorevolezza sia agli occhi di Google sia agli occhi degli utenti, senza dimenticare un piccolo dettaglio che comunque fa sempre differenza, che in questo modo io sono proprietario al 100% di tutto quello che io metto sul mio blog, quindi io ho la proprietà di tutto quello che faccio, questo è il punto 1. Punto 2 temperetto usabile, veloce e ben strutturato, cioè nel momento in cui il mio hosting, il mio dominio, e decido di creare il mio blog per fare in modo che questo blog poi diventi professionale, diventi strumento di guadagno, devo dargli un arrest, sembra un dettaglio secondario, ma in realtà questo è un altro punto essenziale, cioè scegliere un temperetto capace di esprimere al meglio quella che è la mia idea di blogging, quella che è la mia idea di progetto editoriale, il che non deve essere solo una questione estetica, nel senso che un temperetto ovviamente deve rispecchiare in qualche modo il mio gusto estetico, quello che a me piace in parte, questo è chiaro. Poi deve essere anche ben strutturato, usabile, nel senso che non devo mettere in secondo piano l’usabilità, cioè la capacità di rendersi consultabile alle persone, sia da desktop che da mobile, aspetto ancora più importante, e il fatto che sia un temperetto veloce, che rispetti in qualche modo l’idea che la pagina web deve essere il più rapida possibile nel caricarsi, perché questo è un aspetto relativo sia alla SEO che all’usabilità, la velocità del caricamento della pagina web influisce sia sul comportamento delle persone sul sito web, sia sul posizionamento del sito web su google, di conseguenza un sito web veloce ha diversi vantaggi in più, sia in termini di usabilità che di posizionamento e la velocità dipende anche dal temperetto che utilizziamo. Ovviamente su questo si potrebbero spendere tantissime parole, io personalmente posso dire che mi trovo benissimo con il framework genesis che è un tipo di, come dire, soluzione estetica che unisce appunto pulizia delle forme con velocità di caricamento, chiaramente spesso le due cose vanno a bercetto, cioè i temperetti più semplici sono quelli più veloci.