Trascrizione

Buongiorno a tutti e benvenuti a questo nuovo corso. Io sono Elisa Paesante e oggi vi parlerò di come passare dalla keyword al contenuto. Vedremo insieme, step by step, come fare una keyword research efficace e un’analisi dei concorrenti, cioè sostanzialmente la base per creare dei contenuti SEO. Io sono la responsabile marketing di Seastrix per l’Italia. Lavoro ormai da Seastrix da circa sette anni e ho studiato inizialmente all’Università di Torino. Ho studiato lingue e letterature straniere. Mi sono poi trasferita in Germania e sono capitata casualmente nella SEO da Seastrix e da quel momento ho lavorato con il mercato italiano per portare questo prodotto anche in Italia. Oggi però non parleremo solo di Seastrix. In realtà faremo una spiegazione che possa aiutare anche chi non ha il tool. Quindi non preoccuparti nel caso in cui non avessi un tool SEO. Puoi sempre seguire comunque l’intera spiegazione e farlo manualmente. Partiamo quindi dalle basi. Perché ci serve la keyword research e che cosa è? La keyword research è un processo che permette di identificare le query di ricerca adeguate per il proprio sito. Cioè sostanzialmente ti serve per capire dove posizionarti su Google con il tuo sito. Lo scopo infatti è quello di, grazie al keyword e grazie ai posizionamenti, di andare a individuare, andare a posizionarsi per quegli argomenti che cercano i tuoi potenziali clienti. E quindi si spera che questi clienti, poi raggiungendo il tuo sito, possano diventare dei clienti veri e propri. Perché serve la keyword research? Sostanzialmente Google ormai è diventato molto bravo a capire il matching dei termini di ricerca. Non ha più così tanto bisogno, non c’è più bisogno di ottimizzare per singole keyword. Tuttavia una keyword research efficace e ben fatta è comunque la base per creare o per ottimizzare i contenuti sul proprio sito. Ottimizzando quindi nel modo giusto, andrai a posizionarti per il tuo pubblico target. Cioè per quegli utenti che si spera possano diventare quindi i tuoi clienti e non per magari degli utenti che non sono assolutamente interessati al tuo tipo di prodotti, ad esempio, al tuo tipo di contenuti. Grazie agli keyword research puoi quindi strutturare i tuoi contenuti in modo che si posizionano per le giuste keyword, che queste keyword si trasformano in traffico per il tuo sito e quindi questo traffico porti quindi a delle conversioni. Da dove partire per fare la keyword research? Ci sono sostanzialmente tre step base che in realtà si bisognerebbe fare sempre per qualsiasi strategia SEO. Ed è quella prima di tutto di capire dove mi trovo in questo momento con il mio sito. Quindi definire quali sono i propri obiettivi. L’obiettivo non significa soltanto vendere di più, ma può essere anche, ad esempio, creare dei contenuti per determinati prodotti, ad esempio, oppure raggiungere un determinato pubblico target. Conoscere i propri utenti, quindi capire chi sono gli utenti che generalmente sono interessati ai miei contenuti e definire dove mi trovo in questo momento con il mio sito. Partiamo quindi con il primo step. La definizione del gruppo target e dei propri obiettivi. Qual è il mio scopo con il mio sito? Che cosa voglio raggiungere con il mio sito? Voglio vendere dei prodotti, voglio acquisire dei nuovi clienti, voglio creare una newsletter di successo. Ci sono tantissimi obiettivi, diciamo, di base. Sembra scontato, ma è utile che sia veramente chiaro. Chi sono i miei utenti, quindi chi sono le mie buyer persona? Sono, diciamo, persone che vogliono effettuare un acquisto, sono persone che vogliono invece informarsi prima di effettuare un acquisto? Questo è necessario da capire proprio per calibrare anche i propri contenuti. E poi definire dove ci si trova in questo momento con il proprio sito. Quindi, ad esempio, capire che tipo di contenuti sto già offrendo, dove sto stanno posizionando questi contenuti, quali sono i touch point, cioè da dove arrivano i miei clienti, in che pagina effettuano ad esempio un acquisto. Questo è anche fondamentale. Facciamo un esempio. Facciamo l’esempio di essere un e-commerce di lavatrici. Quindi sono un sito che offre come prodotto delle lavatrici e il mio obiettivo è quello di creare dei contenuti informativi per raggiungere più clienti o più potenziali clienti. Perché generalmente un e-commerce, le pagine di prodotto magari si posizionano meno o meglio rispetto a dei contenuti informativi. Quindi vado a abbracciare una fetta più grande di potenziali clienti. E questo è il mio obiettivo di base. Quindi la creazione di contenuti informativi sulle lavatrici. Chi sono i miei utenti? Chi sono il mio pubblico target? Allora io individuo, grazie ad un’analisi di mercato, vado a individuare chi sono le mie buyer persona. E io ho individuato le seguenti buyer persona. Marco, prendiamo questo nome di esempio. Marco è uno studente, generalmente non ha un budget molto alto, quindi ha bisogno di una lavatrice che non costi troppo sostanzialmente, che si adatta per adattarsi in piccoli spazi, magari perché vive anche con dei conquilini, perché non ha un grande appartamento, e ha bisogno di poche funzionalità, non ha bisogno di fare dei grandi lavaggi particolari, e solitamente non ha tantissimi vestiti da lavare in un colpo solo. La mia seconda buyer persona è, ad esempio, Angela. Angela è una mamma di famiglia, quindi ha già dei bambini, ad esempio. Generalmente quindi ha molte cose da lavare e molto spesso, ha bisogno di una lavatrice capiente, magari già da 10 kg, vuole che la lavatrice consumi il meno possibile per mantenere le bollette più basse, e quindi ha bisogno di un’efficienza energetica più alta, e eventualmente sarebbe anche interessata ad acquistare magari anche un’asciugatrice, perché è il modo da fare ancora meno lavoro. La terza buyer persona è Rita. Rita è una pensionata, ha già a disposizione un appartamento magari molto grande, quindi non ha problemi, diciamo, di spazio, però vuole una lavatrice generalmente semplicemente semplice da usare, non ha voglia di impazzire con le varie funzionalità, e quindi vuole una lavatrice capiente, magari non la usa così spesso, però quando la usa vuole essere comoda. E queste sono, ad esempio, le mie tre buyer persona per il mio e-commerce di lavatrici. Qual è il mio status quo? Il mio e-commerce di lavatrici si basa su una piattaforma con Shopify, ha già delle pagine che si posizionano con delle pagine di prodotto, però i ranking non sono così buoni, sono generalmente oltre la quinta pagina di Google, oppure sono addirittura inesistenti. Questo, diciamo, è il mio, quindi le mie basi per la mia keyword research. Qual è il passo ora successivo? Adesso vogliamo quindi cominciare con una sorta di brainstorming, cioè fare una lista di keyword per il mio business. Quindi, ora che ho stabilito questo punto della situazione, inizio a buttare giù in una tabella Excel oppure in un foglio di lavoro di Google una serie di keyword che descrivono il mio business o comunque che i miei utenti cercherebbero su Google. Ad esempio, lavatrice, carico lavatrice, lavatrice efficienza energetica, tutto quello che viene in mente, diciamo, che già si conosce. A questo punto, quindi, andiamo a vedere nell’Eserp, e adesso lo vedremo, diciamo, in modo più concreto, cosa si posiziona nell’Eserp per queste keyword che mi interessano. Andiamo quindi a capire, anche in base ai contenuti che già si posizionano ai miei concorrenti e anche magari alle integrazioni, agli elementi che Google mostra nell’Eserp, quali altri formati, quali altri keyword potrei quindi raggiungere con i miei contenuti, in questo caso con i miei contenuti informativi. Perché ci servono i concorrenti? Perché ci serve guardare l’Eserp? In generale, la prima pagina dei risultati di Google, in particolare, per le keyword che mi interessano, mostrano quello che sta funzionando su Google, quindi quello che Google e gli utenti, quindi, stanno premiando per i termini di ricerca o comunque per la sezione di contenuti che mi interessa. Quindi è utile bene capire chi sono i miei concorrenti, come si posizionano e per quali keyword. Questo adesso lo vediamo però in modo più specifico. Cominciamo quindi a prendere una keyword, diciamo, molto generica per il mio business, per fare un’idea, per darti un’idea, diciamo, di come si potrebbe cominciare per questo brainstorming di idee per la mia keyword research. Inseriamo quindi la keyword lavatrice su Google e andiamo a vedere che cosa viene mostrato nell’Eserp. Allora, vediamo subito che l’Eserp è molto caotica o comunque molto ricca, diciamo. C’è prima di tutto un box shopping, quindi ovviamente Google cerca di vendere attraverso le sue integrazioni e poi troviamo una serie di siti. Quindi questi sono potenzialmente i miei concorrenti per questa keyword. Subito dopo vediamo un box, le persone hanno chiesto anche, quindi Google mostra un’alta integrazione informativa per, diciamo, magari convogliare i clienti verso invece altri tipi di informazioni, di nuovo risultati organici transazionali e poi ci sono le ricerche correlate. Questo cosa ci indica? Ci indica già che per questa keyword, che è una keyword abbastanza generica, diciamo, Google tendenzialmente ricerca o trova comunque un intento transazionale. Quindi l’utente generalmente quando cerca lavatrici vuole acquistare o comunque confrontare magari più offerte diverse. Però c’è anche un intento parzialmente informativo. Vediamo qui da questo box ci indica quindi che ci sono anche persone che invece quando cercano lavatrice vogliono invece magari informarsi. Questo già ci dà un punto di partenza per la nostra keyword research. Quindi io adesso che ho la mia, diciamo, lista di keyword che mi sono venute in mente pensando al mio business, posso andare a cercare dalle SERP se ci sono ulteriori keyword che magari non ho aggiunto alla mia lista. In questo caso c’è tante, diciamo, nelle sezioni, noi vogliamo creare una sezione informativa, quindi i risultati di ricerca transazionali non sono sempre, diciamo, quelli utili da prendere come esempio. Vediamo ad esempio migliori offerte, questo non ci interessa, però vediamo qual è la marca migliore per le lavatrici, quanto può costare la lavatrice, la classe energetica della lavatrice, lavatrice economica. Queste sono tutte keyword che potenzialmente potrebbero essere interessanti sempre per la mia lista. Tuttavia la SERP adesso in questo caso diventa magari complicato, diciamo, da capire, c’è bisogno magari di un tool che mi aiuti a, diciamo, risparmiare un po’ di tempo, così non devo andare, diciamo, a cercare tutte le keyword nelle SERP. Ci sono diversi tool gratuiti che sono utili per aiutare, diciamo, la propria keyword research. Prendiamo ad esempio un tool gratuito che si chiama Answer the Public. Con Answer the Public, inserendo la keyword, in questo caso ad esempio sempre lavatrice, e selezionando il mercato italiano, mi va a mostrare una serie di keyword correlate. Ad esempio, vediamo lavatrice come si fa, come pulirla, come funziona, come scegliere la lavatrice. Quindi va a darmi uno spettro di ulteriori keyword, in questo caso keyword informative, cioè esattamente quello che mi serve per creare i miei contenuti, che possono essere utili per ampliare la mia lista di keyword che ho già iniziato a creare. Qui anche ci sono addirittura le preposizioni, ad esempio lavatrice a noleggio, lavatrice a gettoni, lavatrice per bambini, per camper. Queste sono tutte keyword molto interessanti su cui io posso già pensare di creare ad esempio dei contenuti. Per ora le inseriamo semplicemente però nella nostra lista. Quindi Answer the Public può essere un tool interessante per fare questo tipo di lavoro. Un altro tool gratuito è ad esempio quello di Sistrix, anche in questo caso inserendo la keyword lavatrice. Il tool va a mostrare le keyword simili, ad esempio, che ha trovato quindi dalle pagine dei risultati di ricerca. Ad esempio, avevamo visto lavatrice in offerta, lavatrice slim. In questo caso ci sono molti brand che probabilmente non mi interessano, però ci sono tantissimi risultati che possono essere già, diciamo, ampliati. In questo caso, quindi, posso andarmi a vedere per ogni risultato qual è quello che potrebbe essere interessante per i miei contenuti e aggiungerlo sempre alla lista. Sotto ci sono ulteriori, ulteriori diciamo aiuti sempre per la keyword research, ad esempio, perché la lavatrice non scarica l’acqua, oppure che cosa fa una lavatrice nel deserto. Non so bene cosa c’entra in questa query, ma a quanto pare la gente se la chiede. Chi l’ha creata la lavatrice? Quindi il tool va anche in questo caso, come Answer the Public, a riunire le query più cercate, diciamo, correlate alla keyword che ho inserito. Vediamo, ad esempio, qua ci sono anche diverse mappe e tutte le liste complete. Altrimenti, se uno ha, se si ha a disposizione anche un tool a pagamento SEO, ad esempio, in questo caso su Seastrix, possono essere poi ulteriormente cercati ulteriori KPI o comunque ulteriori metriche per ampliare ancora di più la propria lista. Ad esempio, su Seastrix, inserendo la keyword lavatrice, oltre alle varie metriche che vediamo più tardi, mostra anche le, ad esempio, le keyword esattamente, che diciamo matchano esattamente questo termine di ricerca, quindi che contengono sempre la parola lavatrice, le keyword correlate oppure le domande. Quindi, eventualmente, io posso andarmi ulteriormente a aprire queste, queste liste, scaricarle e aggiungerle alla mia lista di keyword. Quindi qui vediamo, ad esempio, queste domande sono molto utili per avere un’idea anche dell’argomento che viene cercato spesso in correlazione con le lavatrice. A quanto pare molta gente ha problemi con la pulizia proprio della lavatrice, magari perché fa cattivi odori oppure perché si forma della muffa, oppure deve essere pulita e così via. Questo può essere già un argomento di partenza utile per il mio sito. Un’altra funzione utile sempre su Seastrix, ad esempio, è la sezione Layout SERP. Questa sezione mostra come si è evoluta la pagina dei risultati di Google per la keyword che sto cercando. Ad esempio, per lavatrice vediamo che al momento il tool rileva, soprattutto, come abbiamo visto prima, risultati organici, un box delle domande degli utenti e poi ulteriori ricerche. In passato, però, magari questo non è stato così. Possiamo andare a vedere, quindi, in passato come si era evoluta questa keyword, questa SERP. Qui, ad esempio, addirittura c’era nel 2023, nell’aprile 2023, c’era un box news per qualche motivo. Forse c’è stato qualche avvenimento relativo alle lavatrici, magari qualche azienda che ha, diciamo, fatto notizia. E quindi Google ha inserito, ad esempio, questa integrazione. Questo significa che i risultati di ricerca che si trovavano sotto questa integrazione sono stati spostati ancora più in basso, ad esempio. Per la keyword lavatrice, naturalmente, i cambiamenti sono stati probabilmente molto pochi, perché è una keyword con un intento molto chiaro, cioè la gente tendenzialmente vuole acquistarla, ma per la keyword, magari, informative, questo tipo di cambiamenti delle SERP può essere anche utile da tenere in considerazione e da sapere per la creazione anche dei propri contenuti. Andiamo adesso a vedere un esempio un pochettino più ristretto, un pochettino più, diciamo, concentrato nella sezione dei contenuti che noi vogliamo andare a creare. Ricordo che, sì, il mio e-commerce è di lavatrici, però io voglio creare una sezione informativa sulle lavatrici. Quindi vado un pochettino più a ristringere il campo. Abbiamo visto che, a quanto pare, molti utenti cercano su Google un modo per pulire la lavatrice, e quindi andiamo a vedere la SERP per questa keyword, per la keyword pulizia lavatrice. Qui già è interessante vedere che Google, in questo caso, indica un forte intento informativo proprio perché riporta un box informativo già all’inizio della SERP. In questo caso si tratta quindi di uno snippet preso da un sito, da un sito potenzialmente quindi concorrente con il mio. Poi vediamo un box di domande, proprio come prima, e poi addirittura, oltre ai risultati organici, ci sono anche dei video. Quindi sembrerebbe che gli utenti prediligano contenuti anche informativi visuali e non solo testuali. Poi ci sono i classici risultati organici. Quindi andiamo a vedere un pochettino chi sono questi concorrenti e quali altri keyword possiamo estrapolare da questi concorrenti. Come tenere pulita la lavatrice, come pulire la lavatrice, trucchi, consigli, rimedi naturali. Quindi, a quanto pare, rimedi naturali può essere anche una keyword interessante. Gli utenti non vogliono utilizzare magari i detersivi, vogliono cercare prima di utilizzare i rimedi della nonna, ad esempio, per pulire la lavatrice. Consigli, sembrerebbe che la sezione, che il fatto di consigliare dei prodotti o delle soluzioni stia avendo particolarmente successo nella prima pagina di Google. Poche semplici mosse, quindi tenerlo sul semplice, fare in modo che questi consigli, che sia chiaro per gli utenti che questi consigli sono molto semplici, alla portata di tutti. Metodi più efficaci, quindi queste sono tutte keyword che possiamo già correlare insieme alla mia keyword di partenza. Consigli pratici, ecco il trucco. Quindi, sembrerebbe che la gente voglia avere una serie di opzioni. Opzioni semplici per pulire la propria lavatrice. Vediamo adesso anche su un tool se ho, come ad esempio, Sistrex. Quando metto pulizia lavatrice, vediamo che generalmente viene cercata in correlazione con un brand. Quindi, ad esempio, si cerca effettivamente la propria lavatrice. Però nelle keyword colorate vediamo che, ad esempio, questo tipo di keyword viene cercata in correlazione con cattivi odori, con guarnizione, quindi a quanto pare sembrerebbe un punto focale, con i prodotti e i rimedi naturali, come abbiamo visto prima. Andiamo a aprire quindi meglio la sezione delle keyword correlate per farci un’idea ancora più ampia. Questo si può fare naturalmente anche su Google, andando a guardare, ad esempio, queste ricerche correlate per ciascuna keyword, su Sistrex o comunque su un tool, se ovviamente i dati vengono mostrati in modo più veloce. E qui, ad esempio, vediamo che a quanto pare il fatto dei cattivi odori è uno dei punti principali per pulire la lavatrice. Tra i rimedi della nonna, a quanto pare l’aceto, quindi potrebbe essere utile creare una sezione informativa anche su questo tipo di rimedio. 90°, bicarbonato, cono senza centrifuga. Quindi noi queste keyword ce le possiamo tutte esportare e aggiungere alla lista. Sistrex offre, ad esempio, anche una sezione chiamata keyword environment che cerca anche delle keyword correlate che non contengono necessariamente la parola che abbiamo cercato. Ovviamente con pulizia lavatrice c’è anche molto pulire la lavatrice, ma vediamo che, ad esempio, aceto e bicarbonato viene rilevata come keyword particolarmente cercata dagli utenti. Pulire guarnizione, igienizzare. Queste sono tutte keyword che io scaricherei e aggiungerei tutte a questa mia brainstorming, a questa mia lista di keyword. Che diventerà anche molto ampia, ma poi andremo a vedere come fare per, diciamo, scartare le keyword che poi non ci interessano. Un altro modo per cercare ulteriori keyword utili per la propria keyword research è andare a vedere, se si ha appunto a disposizione un tool, andare a vedere per quali altri keyword si posizionano i concorrenti in prima pagina. Ad esempio, sempre per la mia keyword pulizia lavatrice, vado a cercare chi sono i primi dieci risultati, quindi sostanzialmente i miei concorrenti più di successo che si stanno posizionando meglio su Google, e vado quindi a vedere per cui altri keyword si posizionano. Ora, siccome questi siti sono comunque dei siti molto spesso molto grandi, e quindi trattano anche di argomenti che vanno oltre all’argomento che mi interessa, se ad esempio vado a vedere Fatto in casa da Benedetta, questo sito si posiziona non soltanto per la pulizia delle lavatrici, bensì, a quanto pare, soprattutto per le ricette. In questo caso a me non interessa andare ad approfondire questo argomento, e quindi vado ad approfondire soltanto la directory che si sta posizionando. In questo caso questa directory sembrerebbe una directory informativa dedicata soltanto ai consigli, tra cui rientrerà anche appunto l’argomento che mi interessa. Cosa vediamo aprendo questo tipo di directory con il proprio tool di riferimento? Io andrei subito a vedere come si posiziona su Google questa directory. Vediamo che, a quanto pare, questo indice mostra la visibilità del sito nel tempo, quindi vediamo che a partire dal 2022 il sito, o comunque questa directory, si è posizionata su Google sempre meglio, quindi ha avuto sempre più visibilità, e quindi mi sta già a indicare che probabilmente questo tipo di contenuti potrebbe essere utile da prendere come ispirazione anche per i miei contenuti. Andiamo quindi a vedere le keyword per cui si posiziona, che sono ben 140.000 circa. Vediamo adesso qui ci sono tutte le 135.000 keyword che il tool ha trovato per questa directory. A noi non ci interessano tutte queste keyword, quindi andiamo a filtrarle in modo da cercare soltanto le keyword che interessano per la mia keyword research. Quindi andiamo a cliccare su filtra adesso e inseriamo ad esempio una keyword. In questo caso mi interessa vedere ad esempio tutte le keyword che contengono il termine, ad esempio, lavatrice. Ecco qui. Già adesso abbiamo molti meno risultati, quindi la lista è già molto più fattibile, diciamo, da analizzare. Nel caso in cui volessi andare ulteriormente a ristringere la mia lista di keyword, o comunque la tabella, posso inserire ulteriori filtri, ma per ora ci fermiamo, diciamo, su questo. Vediamo un pochettino cosa ci mostrano i primi risultati. Quindi c’è sempre la pulizia, sembrerebbe essere il punto portante proprio dei temi informativi sulle lavatrici, e questo si va quindi sempre a declinare con le varie altre, diciamo, con i vari metodi e consigli che abbiamo visto prima. In questo caso vengono forniti ulteriori consigli, magari che non c’erano direttamente nei title dei risultati nelle pagine di Google. C’è anche, ad esempio, il fatto di curare la lavatrice a lungo termine, quindi, ad esempio, non andare a, diciamo, andare a prevenire il fatto che la lavatrice porti cattivi odori oppure si sporchi. E poi ci sono anche termini dedicati ai lavaggi, quindi in questo caso delicati, che questo può essere un argomento interessante per i contenuti che voglio offrire, ad esempio. Quindi vado a guardarmi le keyword dei concorrenti e mi vado a inserire nella mia lista quelle che ritengo utili anche per i miei contenuti. Andiamo a vedere un secondo concorrente, ad esempio qui c’è il sito della Bosch. Bosch in realtà è un brand, è probabile però che anche loro abbiano una sezione informativa dedicata ai prodotti che vendono. Infatti vediamo che c’è una directory slash it, questa ovviamente la prendiamo in considerazione, e poi c’è questa sottodirectory che si chiama Scopri Bosch. Questa sembrerebbe proprio essere la sottodirectory informativa che stiamo cercando. Se io, infatti, vado a vedere il sito della Bosch o a analizzare, diciamo, l’intero dominio, vediamo che la maggior parte della visibilità del sito deriva proprio da questa directory slash it. Ovviamente per l’Italia si posizionerà la directory italiana e non, ad esempio, quella svizzera. Quindi se noi andiamo ad approfondire la visibilità delle singole directory, lo vediamo ancora meglio in questa sezione, vediamo che la directory slash it si posiziona per ben 30.000 keyword in prima pagina, quindi comunque è una directory molto performante. Vediamo ad esempio che questa directory è andata ad aumentare nel tempo come visibilità, quindi la prendiamo in considerazione, andiamo ad approfondire, e qui vediamo che questa directory ha a sua volta delle sottodirectory, come abbiamo visto prima. Le tre sottodirectory più performanti, più visibili, quindi quelle che tendenzialmente vengono visitate di più dagli utenti, sono questo scopri-bosch, prodotti e elenco prodotti. Scopri-bosch, se lo andiamo ad aprire, è la nostra directory informativa. Le altre due directory sono directory di prodotti, e quindi non ci interessano per il tipo di scopo che stiamo cercando. Questo scopri-bosch, questa sottodirectory, si posiziona per più di 36.000 keyword per l’Italia, ed ha anche in questo caso una visibilità in aumento, quindi significa che sta effettivamente funzionando su Google. Anche in questo caso andiamo ad aprire le keyword per cui si posiziona. Sono ben 35.000, abbiamo detto, quindi anche in questo caso andiamo a cercare soltanto la keyword lavatrice, e qui sono diventate 5.000. In questo caso si potrebbe dire ok, 5.000 è ancora un numero troppo alto per me, vado a cercare soltanto le keyword che hanno un volume di ricerca molto alto, quindi che vengono cercate molto spesso. Possiamo ad esempio mettere che abbia un volume di ricerca maggiore o uguale ad esempio a 500, e qui ad esempio già la mia lista è diventata molto più fattibile, diciamo. Anche in questo caso andiamo quindi a vederci se ci sono delle keyword nuove per cui potremmo creare dei contenuti. Ad esempio consumo lavatrice, questo è un argomento che non avevamo visto prima. Come pulire la guarnizione, ammorbidenti, quali sono gli ammorbidenti più utili per la lavatrice, ci sono dei consigli per scegliere l’ammorbidente. Tutte queste keyword le possiamo aggiungere alla nostra lista. E questo lo facciamo quindi per tutti i concorrenti che abbiamo in prima pagina, quindi in questo caso potremmo andare a vedere questo altro consumo.it, andare a vedere la sezione consigli oppure la sezione lavatrici, in questo caso. E poi ci sono siti più piccoli che magari vale la pena andare, se sono proprio incentrati solo sulle lavatrici, possiamo anche analizzarli, diciamo, per intero. Quindi, apro il sito, vado a vedere per quali keyword si posiziona. Ci sono keyword interessanti? Sì. Le aggiungo alla mia lista di keyword e passo allo step successivo.

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