Lezione 1 di 3
In Corso

1.1 – Il video nel marketing: come creare un video di qualità

Domenico Boccone 1 Giugno 2025

Trascrizione

Buongiorno a tutti, io come appunto sapete già e come potete vedere dalla slide sono Antonio Meraglia e oggi terrò appunto questa lezione, tutto ciò che devi sapere per valutare o produrre video di qualità, ok? Quindi è un argomento, quello dei video, abbastanza come dire in voga almeno negli ultimi dieci anni, non solamente per tutto ciò che è inerente il mondo del digital, digital marketing, ma anche il video come dire in un modo un po’ più un po’ più completo in pratica, perché se lavorate all’interno di un’agenzia, se siete dei freelancer, ci saranno sempre più diciamo le possibilità che una volta che realizzate un video, qualunque forma di video, poi vediamo anche che cosa intendiamo per video, qualunque forma di video, poi magari arriverà il cliente, arriverà l’amico del cliente, arriverà poi chi mi dice guarda mi puoi fare anche questo per quest’altro, oppure ho comprato degli spazi in televisione, ho bisogno di… quindi il video deve essere interpretato omnichannel, passatemi questo termine, perché comunque deve essere concepito in questo modo. Una volta il video era solamente la televisione, poi è arrivato youtube, poi arrivate tutti quanti i vari canali social, la televisione comunque rimane quello più potente in tutto e per tutto, può essere sicuramente più economico i social, può essere magari qualcosa con dei budget nettamente inferiori, però comunque sappiamo bene che i network nazionali sono quelli, anche se non fanno lo stesso fatturato del traffico online, rimane una parte che influenza molto l’opinione delle persone. Quindi che cosa vuol dire qualità? Questa diciamo è una frase che io dico molto spesso ai miei collaboratori, la frase di Henry Ford che dice la qualità significa fare le cose bene quando nessuno ti sta guardando. Pensa un po’, noi qui parliamo di video, quindi dobbiamo fare qualcosa quando nessuno ci sta guardando, perché il video comunque viene prodotto prima, però il video poi lo devono in qualche modo vedere le persone, un po’ un controsenso, però diciamo che questa frase calza veramente bene in generale, ma nei video ancora di più, ma per la ragione per la quale noi facciamo un video e il risultato lo vediamo dopo che questo in qualche modo viene prodotto, viene trasmesso, viene distribuito nei vari canali, quindi è importante fare le cose bene, quindi non improvvisare, il video purtroppo non ci permette questa cosa, mi vengo a pensare un blog sbaglio sintassi, sbaglio una grammatica, vado la modifico, il video purtroppo bisogna intervenire, correggere, fare, quindi diventa un po’ più complesso. Tanto per restare nella qualità, un video diventa un video veramente di qualità quando naturalmente abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, l’obiettivo che ci siamo preposti, qui non c’è magia in tutto questo, non c’è neanche un operatore video bravo, non c’è neanche un regista fenomenale, non c’è neanche, assolutamente no, può essere anche fatto con un telefonino, può essere fatto con qualunque tipo di strumento, se raggiunge il mio obiettivo è un video di qualità, appunto non c’è più scappatoie, non c’è assolutamente nessuna, nessuna scusa in tutto quanto questo, quindi è importante definire bene l’obiettivo, misurarlo, essere in grado di misurare, ma questo esula da quel discorso video, quindi riguarda qualunque aspetto nel digital marketing, però è importante questo concetto, il video funziona, è un video di qualità, il video non funziona, può essere anche fatto dal miglior regista, dal miglior operatore, dal miglior tour del mondo, se non funziona, non funziona appunto e basta, vuol dire che abbiamo sbagliato qualcosa. Io ho racchiuso una serie di step, come dire, virtuali che vi possono dare un sacco di spunti interessanti, alcuni possono essere banali, ma vanno, come dire, vanno ascoltati e applicati insieme a tutta quanto una serie di altri punti. Dunque mi presento, io sono Antonio Meraglia e dall’87, a dire il vero anche qualche anno prima, però ho voluto mettere questo, come dire, questo anno perché è stato l’anno che ho cominciato ad essere dipendente, stipendiato, poi dall’82 faccio il lavoro che mi occupo di video, ho cominciato con il mio carissimo amico dove lavoravamo e guadagnavamo anche tantissimo, nell’82 era il periodo dei campionati mondiali di caccio in Spagna, quindi sono veramente tantissimi anni, poi ho fatto il militare e anche lì ho fatto video per l’intera brigata, ho fatto un sacco di video promozionali, spot per piccole aziendine locali, insomma, quindi è veramente tanto. Poi nell’87, in pratica, ho cominciato a lavorare con dei network della Toscana e poi successivamente fino al 96 ho lavorato con questo network ma anche con Canale 5 e con Rai, quindi mi sono occupato di produzione, mi sono occupato di riprese, mi sono occupato di direzione della fotografia, quindi posso dire, diciamo che è tantissimi anni che bazzi con il video, quindi tanta esperienza perché quell’esperienza sul campo molto spesso e molto spesso, non sempre, ma molto spesso è ciò che conta anche per poter rapportare la parte organizzativa, perché se un progetto è un progetto con pochi budget ma con grandi risultati, uno deve essere in grado anche di, in qualche modo, di riuscire a percepirlo subito, oppure esattamente il contrario, spendo tanto tempo ma poi non c’è poco budget, quindi bisogna rapportarsi anche con queste cose qua. Quindi nel 96, diciamo, il video era solo ed esclusivamente per la tv, la tv incominciava a starmi stretta, era molto più controllata, era molto più commerciale anche, quindi ho aperto un’agenzia web, un’agenzia che da 96 ancora vive vegeta, dove ci occupiamo di realizzazioni web e quindi abbiamo, gestiamo tutta una serie di clienti dove facciamo assolutamente tutto, strategie, facciamo la parte di advertising e quant’altro. Nel 2005 poi ho cominciato a frequentare dei corsi, corsi di digital marketing, quindi era nato Google, incominciavamo a fare i siti, le prime parole chiave, testo nascosto, tutte quante quelle cose, poi è stato naturalmente un crescere, diciamo, un crescere per quanto riguarda la parte, tutta la parte digital, c’è stato l’avvento dei social network e così via in pratica. Dal 2009 invece, mentre andavo a fare i vari corsi, ho deciso di aprire un’altra azienda e quindi sono ritornato ad utilizzare il video come, diciamo anche forte della mia esperienza che avevo nei video, ho incominciato a realizzare video per gli eventi, perché mi sono accorto che in quel periodo nessuno si occupava di riprendere questi corsi, quindi ho aperto un’altra azienda che è Estravideo e ho cominciato a realizzare all’inizio corsi e poi successivamente live streaming per eventi, quindi ho aggiunto un team bello folto che si occupa di eventi in giro per l’Italia. Quindi dal 2009 abbiamo cominciato a fare eventi fisici e digitali, quindi tanta esperienza, tanti trucchi che io cercherò di darvi il più possibile. Detto questo, posso dire che anch’io mi meraviglio ancora dei risultati che un video riesce a generare oggigiorno, veramente è un potente strumento, potente mezzo che cambia veramente le sorti sia online che offline, quindi va benissimo tutta quanta la parte web, ma un video in alcuni punti della nostra strategia fa veramente la differenza, quindi nonostante tanti anni che c’ha il video, è un mezzo potente, ma per essere potente naturalmente bisogna sapere alcuni alcuni meccanismi importanti. Possiamo definire innanzitutto forse questa domanda, cos’è il video? Facciamo chiarezza, il video è la somma di immagini in movimento, effetti grafici, titoli, audio, effetti sonori, questo può essere considerato un video. Allora vi voglio raccontare un aneddoto, tanti anni fa quando io ho incominciato a lavorare in televisione, la televisione ci diceva vuoi lavorare con noi però tu hai tanta esperienza, ma è un’esperienza di autodidatta, quindi devi frequentare il nostro corso, il corso assolutamente pagato da loro e ci faceva realizzare ovviamente, c’era la parte teorica e anche la parte pratica. Alla fine della realizzazione del video il mio maestro Mario diceva bene ora chiudete gli occhi e mettete in play il video, all’epoca c’erano queste cassettone grandi, schiacciavi play e si faceva vedere il video ad altre persone e poi dopo chiedeva hai capito tutto di questo video anche senza il video solamente con l’audio? Sì, capito tutto. Bene, perfetto, vuol dire che in questo caso il video non è in qualche modo sta facendo la vera funzione del video, quindi se uno già con il solo audio va a completare un messaggio di tutto e per tutto, vuol dire che quel video in questo momento non sta facendo bene il suo lavoro, quindi che non è sinergico, il video deve essere sinergico, quindi si deve intrecciare la parte video, la parte audio, la parte di titoli, di effetti, quindi deve essere tutto quanto un messaggio unico che è formato da tutti questi elementi, altrimenti vuol dire che non è proprio un video, potremmo definirlo in tanti modi, ma comunque non è un video. Non è più uno strumento per pochi come tanti anni fa il video, lo sappiamo bene, basta pensare ai creator, i creator creano video, creano video anche con gli smartphone oggigiorno, ciò che cambia è la storia che raccontano, quindi sono dei video storytelling in questo caso, poi lo vediamo anche dopo. I creator riescono a, in qualche modo, a cogliere la tendenza del momento, la televisione non lo può fare questo, i creator, piuttosto chi utilizza questo genere, ma anche senza essere necessariamente creator, riescono a cogliere il momento, riescono a cogliere, quindi il video oggi è diventato veramente alla portata di tutti, tutti abbiamo uno smartphone, tutti diciamo abbiamo una vita finché ce la fanno vivere, quindi il video è qualcosa accessibile veramente a tutti oggigiorno, basta veramente sfilare il telefono di tasca, schiacciare rec e possiamo anche fare live e possiamo in qualche modo fare quello che una volta era davvero, davvero impensabile. Vediamo ad una serie di vantaggi invece sui numeri dei video, quindi senza essere patetico, ma posso dire delle cose che secondo me sono importanti segnare questi aspetti, perché magari uno dice sì, ma sono poco importanti, bene io ve ne dico qualcuno e poi voi fate le vostre considerazioni. Allora se mettete un video all’interno di una copertina di una pagina facebook aumenta la tensione del 250 per cento, dati alla mano, queste sono tutte e quante delle metriche, sono dei dati che abbiamo, abbiamo testato più volte, ok, sì ma che video metto? Ecco perfetto, che video metto? Deve essere un video che deve essere all’interno di una copertina, che deve essere, deve andare bene lì, ovvio non ci deve essere audio, mi viene da pensare, deve avere le giuste proporzioni e poi dopo tutto il resto lo capite da voi, quindi va da sé che se mettete un video che non è fatto per quella parte lì, non ottiene lo stesso identico risultato, però questo è un dato che secondo me molti molti molti trascurano, ok, si sta parlando della copertina, della copertina diciamo delle pagine all’interno all’interno di facebook in pratica. Questo è uno delle, la slide banale dove praticamente si sta vedendo da 15 anni almeno questa slide, che basta scrivere video nell’oggetto della mail e che ha praticamente un tasso d’apertura molto molto elevato, bene siamo arrivati, siamo arrivati con una community abbastanza appiatata a 93% di apertura, cioè eppure dicono le mail sono morte, invece mettere questi due strumenti è veramente una miscela esplosiva, quindi quando uno magari è, sta arrivando sotto un evento, c’ha una scadenza imminente, può fare leva su questi strumenti, certo devi fare leva su questi strumenti, quindi capisci bene che quando vai a progettare la tua strategia video non puoi tenere conto di queste, di questi aspetti, di questi aspetti, no? Il lavoro più grosso secondo me non è tanto registrare il video, perché chiunque oggigiorno schiaccia che può fare dei video perfetti, è un lavoro più di organizzazione, quindi non è che ogni giorno uno deve creare 80 video perché la mia strategia, no, basta fare un piano di produzione fatto bene e quindi devi anche mettere in considerazione questi aspetti determinanti, perché nei momenti in cui uno fa una strategia digital per un brand, per un’azienda, per qualunque tipo di progetto, bisogna tenere conto di fare, che ne so, è solito fare almeno 5, 6, 10 video che riguardano l’apertura delle mail, video fatti proprio chiamati apertura mail con degli argomenti che poi vanno a incastrarsi con quello che è l’oggetto, il contenuto della mail stessa, quindi segnatevi anche questo aspetto. In questo caso deve essere un video rappresentativo in pratica, quindi se prendiamo un video e lo mettiamo in primo piano sul profilo LinkedIn, un video che sia rappresentativo, coerente con quello che è il profilo di un professionista, in questo caso stiamo parlando, quindi non di un’azienda, di un professionista, in questo caso abbiamo visto che spinge oltre il 120% la considerazione del profilo stesso, quindi fa veramente molta, molta, molta leva. Uno arriva nel profilo, vede il video in primo piano e quindi, diciamo, prende in considerazione uno step successivo, quindi potete immaginare quanto poi invece dei video inseriti magari possono fare leva. Molta gente mi chiede, sì però i miei video io ne ho fatti una quindicina e ancora non hanno quella spinta. Certo, bisogna avere pazienza, bisogna avere, quindi bisogna innanzitutto conoscere quello che è il tuo pubblico di riferimento, avere magari un format che in qualche modo ti rappresenta, un format che in qualche modo non annoie le persone, un format che sia divertente, che sia anche un po’ di intrattenimento, quindi ci sono tutti questi elementi che bisogna tenere in considerazione, ok? Quindi anche in questo caso questi sono dati di prima dell’estate, quindi risultati veramente non indifferenti, insomma, ok? Nelle stories, per esempio, uguale. A differenza, diciamo, di una foto, inserire un video, ok, è veramente abnorme. Di solito si mettono la foto di un, che ne so, di un tramonto piuttosto che con un’iconcina, con un titolo, ok. In questo caso, rapportando le due stories, in questo caso il video funziona molto molto molto di più. Funziona di più nella misura in cui questo video in qualche modo, diciamo, viene fatto a modo, insomma, ecco, che ci sia un contesto coerente con quello che noi in qualche modo stiamo andando a far vedere. Se siamo, che ne so, arriva al mare di un tramonto e non devo far vedere l’ambiente, perché il tramonto si sa che è un tramonto, dobbiamo far vedere in qualche modo il mare che si muove e magari, per farvi un esempio, state fermi con il telefono, perché in quel momento più immagini fate vedere, più impegnano l’occhio e più tendiamo a scorrere, ok? Quindi bisogna capire questi questi meccanismi, in pratica. In una scheda prodotto abbiamo visto che tantissimi e-commerce vendono di più solo per avere inserito un video, ok? Dice sì, ma i video costano. Ok, perfetto, quindi uno può fare dei test, magari con dei prodotti campione. Perfetto, però dobbiamo riuscire a simulare che nei momenti in cui dobbiamo decidere di fare un acquisto, in quel momento lì noi dobbiamo essere sicuri. Un video, in questo caso, ci può sicuramente rispondere a tantissime domande, no? Come pulire, per esempio, un frullatore, piuttosto che cosa posso realizzare, piuttosto è utile per questo, è utile per quello, e quanto è grande, lo posso inserire nell’armadio, lo posso inserire nella credenza, lo posso mettere in un cassetto, funziona col tipo… quindi sono veramente tantissimi tantissimi aspetti che uno deve tenere in considerazione. Quindi i video funzionano anche in e-commerce? Assolutamente sì, ve lo posso assicurare perché, a differenza tre mesi senza video e tre mesi con un video, abbiamo visto un incremento su alcune schede prodotto dell’87%. Tanto per, come dire, per parlare di omnicanalità, se prendiamo un video all’interno di uno stand, ok, o di una fiera, aumenta l’attenzione del 400%, dice sì ma a me non interessa il video e la fiera perché io mi occupo di digital, perfetto, infatti l’ho detto prima, molto spesso ci sono delle persone che dopo aver realizzato i video, uno dice sto facendo una fiera, posso avere anche un video, oppure stai facendo una fiera, perché non realizziamo un video? Ok, nel video, nella fiera, in pratica dovete immaginare il traffico e quindi quel traffico potrebbe essere convertito online, ecco è ciò che accade, oppure convertito all’interno dello stand perché comunque con poco, magari avete già del materiale perché dovete utilizzare per delle campagne, lo potete sicuramente ottimizzare meglio per quello che è praticamente il, diciamo, lo stand della fiera stessa, insomma, quindi il 400%, se vi capita andare a qualche fiera, ciò che, come dire, mette in evidenza quello stand potrebbe essere, che ne so, dei monitor giganti, oppure anche dei led wall, ok, addirittura delle pareti completamente video, che oggi sono più o meno alla portata di tutti. Bene, del 400% ti fermi all’interno di quello stand lì, dovete immaginare che le fiere, specie quelle di settore, accanto a te c’è un competitor e quindi tenere questi riferimenti, queste indicazioni possono veramente fare la differenza, potete fare quel plus per il cliente che magari non aveva immaginato questa cosa qua. Ripeto, tutto quello che sto dicendo sono cose che io ho messo in pratica e hanno veramente, come dire, fatto la differenza, ho imparato a misurare questi aspetti e quindi questo mi hanno anche in qualche modo potuto dare la possibilità ai clienti di dimostrare nero su bianco i risultati, ok, quindi anche in questo caso c’è una call to action, quindi uno può dire entra nello stand e chiedi di Marco per esempio, quindi sono tutti dei meccanismi che ti servono per poter misurare, ok. L’abbiamo detto prima, a differenza di vent’anni fa, oggi un video non si realizza solamente con una buona telecamera o con un cameraman, ok, oggi un video può essere realizzato senza una telecamera, senza un buon cameraman, ma addirittura senza nessuna ripresa video, senza nessun file video per intenderci, perché ci sono dei tool che possiamo fare dei video animati con dei motion graphics, possiamo disegnare, fare le foto e fare degli stop motion, possiamo animare delle foto, possiamo utilizzare dei tool di intelligenza artificiale, i video oggi veramente ci possiamo sbizzarrire come vogliamo, ok. Una cosa però importante è che il video non è un insieme di effetti messi tutti quanti insieme, quindi animazioni, effetti, font, musica, quindi una cozzaglia di roba, quindi andiamoci piano, facciamo le valutazioni, perché facciamo tutta una serie di analisi di valutazioni, perché non deve essere, che ne so, un generatore di effetti o un demo per quel generatore di effetti, come dire, puoi fare tutte quante queste cose, insomma, oggigiorno TikTok, ma anche Instagram, ma ci danno la possibilità anche di fare dei piccoli editing delle, come dire, degli effetti grafici, ecco, quindi andiamoci piano, perché ogni effetto, ogni tipo di quel genere di effetto deve essere in qualche modo ponderato bene, deve essere, altrimenti possiamo perdere di credibilità, possiamo sciupare tutto quanto il lavoro che abbiamo fatto precedentemente, insomma, quindi un’altra cosa che bisogna tenere in mente è che non esiste un video che possa andare bene per qualunque tipo di utilizzo, bisogna entrare nell’ottica che ogni, come dire, ogni mezzo, ogni tipo di utilizzo bisogna che abbia la sua versione, la sua qualità, la sua impostazione, quindi ci sono veramente tanti aspetti che bisogna tenere in considerazione, quindi il video che può andare bene per tutti, scordiamocelo, allora l’ottanta per cento dei problemi che io attualmente vedo spesso all’interno dei social, praticamente è purtroppo legato a questo aspetto qui, quindi c’è ancora l’ottica, c’è ancora il modo di vedere che abbiamo fatto un video per la nostra azienda, bene, applichiamolo a tutti i social, bene, perdete solamente del tempo, perdete, quindi non avete poi nessun riscontro e quindi poi il ritorno e il ritorno ovviamente è pari a zero, quindi in conclusione voglio dire che quando incominciate a fare un lavoro, lo dovete, specie nel video, ci deve essere un criterio, ok, e io per questo ho creato una formula, diciamo, un sistema per farvi comprendere meglio questo tipo di concetto, quindi ho più di 30 anni di esperienza, gli ultimi 20 nel digital marketing e quindi ho unito le due cose, la parte della produzione e la parte del marketing, quindi la parte quella che ci porta ai risultati, quella che ci fa pagare le bollette, perdonatemi il termine, e con bollette sappiamo cosa ci stiamo riferendo, per cui vi do questa checklist importante, determinante, affinché i vostri video siano veramente di buona qualità, ok, quindi la formula di un buon video possiamo dire che parte dal contenuto, ok, sappiamo bene che in un blog il contenuto è davvero tutto, vi posso assicurare che nel video non è più così, questa cosa qua, ok, nel blog scriviamo per i motori di ricerca, scriviamo per le persone, quindi nel blog c’è la persuasione, sicuramente il testo, il contenuto molto spesso nei video non è determinante, poi magari lo vediamo più là, un palazzo che cade, faccio un esempio, sicuramente potrebbe, è muto, quindi non c’è contenuto, il contenuto video in quel momento lì è aver saputo cogliere quel momento per poter fare una determinata registrazione, ok, quindi contenuto del video è la prima parte della formula che poi andiamo a sviscerare meglio. Il contesto, ok, un buon video si valuta anche dal contesto in cui si trova, è fuori discussione, no, molto spesso vediamo degli advertising veramente buttate lì, fatte con un telefono brutto, con contro luce, eppure hanno tanta tanta tanta conversione in pratica, quindi il contesto è un altro aspetto fondamentale. A differenza di anni fa, oggi abbiamo davvero tante soluzioni e molto spesso incominciamo a costruire la nostra strategia proprio dal canale, quindi uno dice, bene, comincio la strategia, vorrei fare un canale dove io do queste informazioni, quindi canale mi sembra il canale YouTube per esempio, e poi costruiamo una strategia video che convoglia il traffico verso YouTube, quindi il canale è anche una parte fondamentale. Insomma, a quale tipologia appartiene il tuo video? Ti aiuterà a rapportarti con i professionisti, ma anche per chiarirti di più le idee, cioè se continui a chiamarlo video, video, video, video in generale, alla fine è un po’ come come dire pubblicità, pubblicità, pubblicità, senza specificare bene il canale dove stai facendo la pubblicità, è la stessa identica cosa, quindi incominciamo anche a chiamare le cose con il giusto nome, ok? E un altro aspetto, un video di qualità, non possiamo omettere tutta la parte che è inerente ai vari tecnicismi, ok? Quindi di cosa stiamo parlando? Parliamo di tutti quegli aspetti tecnici che molto spesso fanno i tool per noi senza sapere che cosa quel tool sta facendo, ok? Oppure dovete valutare un tool, dovete valutare, ma non avete i requisiti per poterlo valutare. Vediamo anche questa parte qui, quindi andiamo a vedere questi cinque punti, punto per punto, che in qualche modo sono questi punti rappresentativi secondo quella che è la mia esperienza. L’ho suddiviso in questi cinque punti per farvi capire meglio il, diciamo, il proseguo della lezione.

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