Trascrizione
Ciao a tutti e benvenuti in questo corso Marketing Mix, ecco come vedete abbiamo deciso di mettere un sottotitolo che si chiama Back to Basics, perché abbiamo deciso di fare questo corso? Perché una delle cose belle dei professionisti del digital marketing, e noi di Studio Sam lo sappiamo perché lavoriamo continuamente da tanti anni in questo settore, formiamo tantissimi professionisti, è che una delle cose belle, degli aspetti più belli è che noi professionisti del digital abbiamo background molto diversi, questa è una grandissima ricchezza ma allo stesso tempo anche il concetto di basi di una materia sta diventando, si sta un po’ allargando, al punto che anche il concetto del marketing mix, che è praticamente una delle parti più importanti del marketing, è una base fino a un certo punto, quindi ci siamo detti, facciamo un corso per i nostri studenti, che per chi magari ha una formazione un po’ più umanistica o ha fatto dei corsi dedicate al marketing, potrebbe essere un buon ripasso, ma per tutti coloro che hanno un background formativo o professionale di natura tecnica, vedrete, troverete un sacco di spunti per affrontare nel modo più strategico il mondo del marketing. Fatte queste promesse, ragazzi possiamo iniziare, questo è il programma del corso, è diviso in quattro sezioni, innanzitutto chiariremo il concetto di marketing, poi parleremo delle fasi di evoluzione del marketing, entraremo nel succo, nella seconda parte del corso sul marketing mix, cosa intendiamo, e alla fine toccheremo magari delle case histories un po’ per fare un esercizio, un esercizio di ripasso. Io sono Diego Conte, program manager in studio Samo e il mio interesse, quindi mi occupo principalmente appunto di organizzazione e gestione dei progetti, questo mio interesse viene da, a seguito di un percorso professionale di formazione in cui ho potuto toccare molti ambiti del marketing, anche offline, quindi nasco come comunicatore e da questa passione, avendo toccato in molti canali, molti strumenti, molti ambiti, un po’ in azienda, specialmente nel settore del turismo, degli eventi, della cultura e quello di provenienza, anche di formazione, ho deciso di passare al lato scuro della forza qui nel mondo dell’agenzia per occuparmi di gestione, però la cosa che ritengo molto importante appunto avere questa visione un po’ olistica, un po’ sistemica del marketing, è quella che cercherò di trasmettervi e di condividere con voi in questo, in questo mini viaggio assieme. Ecco, innanzitutto vediamo la domanda delle domande, cos’è il marketing? Mi piacerebbe che dentro di voi pensaste a cosa, alla vostra definizione di marketing, ed è una domanda tanto semplice, ma in realtà non così tanto semplice, perché in effetti è una buzzword abusata, ma non solo da noi del settore, ma anche fuori del settore. Vi dico un po’ cosa, come la vedo io e come la vedono magari tante persone che si sono innamorate di questa serie, ma che magari sono partite con delle basi di marketing anche a livello all’università di formazione, ecco, il marketing per molti di noi potrebbe essere questa scena, questa, immaginiamo Mad Men, non so se avete visto questa serie televisiva, bellissima, se non l’avete vista vedetevela, lunga ma molto bella, che racconta l’epoca d’oro delle delle agenzie pubblicitarie a New York, nella Madison, nella mitica Madison Avenue, e quindi l’immagine del marketing, del marketer, che è spesso legato all’advertiser, è questa, questi uomini brillanti, vestiti bene, in questi grattacieli, che hanno le super idee e fanno vendere i clienti in un modo incredibile attraverso questi messaggi pazzeschi. Chi magari si è avvicinato più recentemente a questo settore, quindi magari probabilmente negli ultimi anni direttamente al digital marketing, magari immagina il marketing come la sua immagine questa, quindi questi open space, ragazzi tutti giovanissimi, ambiente trendy, friendly, tutti questi termini in inglese molto chic, adesso ve lo prometto poi non li uso più, ma comunque ambienti giovani, situazioni fluidi, grande indipendenza, collaborazione, insomma questa situazione è un po’ così. Qual è l’immagine più corretta? Io nel dubbio mi affido, quando voglio dire ma qual è l’immagine di una parola, mi affido al nostro caro amico Google, amico nemico, ma dai diciamo più amico Google, digitando marketing in immagini vediamo appare questa roba qua, questa schermata, questa serpa, quindi vediamo immagini molto diverse, vediamo megafoni, vediamo molto la parola guardata, strategia, vediamo foglietti, vediamo lampadine, insomma sembra che ci dà dei riferimenti sicuramente, però quello che emerge in effetti è anche dei concetti un po’ vaghi, un po’ diversi, infatti il marketing, esiste un marketing, ma spesso sentiamo parlare di inbound marketing, ad esempio, tra l’altro noi di Studiosamo siamo dei grandi amanti dell’inbound marketing, vabbè adesso senza fare la nostra marchetta, però insomma sapete che noi crediamo moltissimo in questa cosa, il nostro founder Jacopo Matteuzzi è un esponente di spicco, insomma è in Italia una delle persone che ha portato questo approccio, ma oltre all’inbound parliamo anche di content marketing, già da tempo, il valore del marketing basato sui contenuti, ma perché no, influencer marketing, oggi sembra che si debba fare per forza un lavoro di marketing con gli influencer, ma social media marketing chiaramente è una delle professioni più ricercate, delle skill più richieste eccetera, qualche anno fa adesso si sente un po’ meno, ma comunque si parla anche molto di viral marketing, collegato agli altri, quindi un marketing molto virale che si sviluppa, che si manifesta, che viene condiviso e poi il marketing intramontabile è ancora molto molto efficace, il guerilla marketing qualcuno di voi forse se lo ricorda, quel marketing non convenzionale che quindi va anche oltre al concetto di digital, si vede in contesti in cui magari una persona non si aspetta di vedere, di essere colpita da noi marketers, impazziti e cinici e poi bellissimo il marketing emozionale, il marketing deve essere emozionale, sembra che debba essere a tutti i costi emozionale o relazionale, il marketing costruzione di relazioni e infine anche il multilevel, l’ho messo lì, sapete insomma adesso è sempre un marketing tra virgolette, poi si parla molto, si intende, alcuni intendono marketing, anche il marketing quello multilivello, ecco sono tantissime le parole, di solito la suddivisione quella canonica è quella del marketing analitico, quindi tutto quel marketing iniziale di analisi di dati, ricerche di mercato eccetera, un marketing strategico che è quello in cui si cerca di, una volta raccolti questi dati, cercare di trovare le soluzioni migliori, cercare di analizzare il target eccetera, infine il marketing operativo, queste sono delle suddivisioni classiche, certo che il nostro amico Verdone direbbe, ma in Getzenzo c’è un po’ di confusione con tutti questi termini e l’avrete sicuramente pensato anche voi, non abbiamo utilizzato tutti, ce ne sono ancora tanti di più, ecco quello che vi propongo di fare ed è l’approccio di questo corso assieme, è quello di parlare il marketing quanto vale, perché ricordiamoci che tutti quegli concetti che abbiamo visto, in realtà fanno parte di un marketing ed è importantissimo che non ce lo dimentichiamo, ma quindi cos’è questo benedetto marketing? Anche sulle definizioni, lo sapete bene se lo avete già studiato, lo state studiando eccetera, ce ne sono tantissime e non ce n’è una più giusta delle altre, io ho preso una molto poco poetica, dovendo scegliere una per affrontarla, presa da glossario-marketing.it, un sito tra l’altro che conoscerete perché è molto ben fatto per quanto riguarda appunto come glossario di termini tecnici, non perché sia la più bella, ma perché secondo me, anzi non è assolutamente poetica, però tocca gli elementi, quelli più importanti, questo sì, quindi a livello di contenuto è molto ricca, molto bella. Ve la leggo o leggiamola insieme idealmente? Allora, marketing è un processo che a partire da una serie di obiettivi aziendali di medio-lungo termine e attraverso una fase preliminare di diagnosi della domanda della concorrenza, arriva ad individuare i bisogni e le esigenze degli attuali e dei potenziali clienti e a stabilire le azioni più opportune per soddisfarli, con reciproco vantaggio per i clienti e per l’impresa. Prendiamo il fiato, ecco, questa definizione a me piace perché tocca alcuni temi veramente importantissimi, che sono quelli che vedete evidenziati adesso. Innanzitutto il marketing è un processo, quindi significa che non è una cosa semplice, prevede fasi diverse, a volte sovrapposte, a volte lineari, comunque è una macchina strutturata essenzialmente, no? E parte da una serie di obiettivi, quindi gli obiettivi, senza obiettivi non è marketing ragazzi, questo è importante che ce lo ricordiamo che quando lavoriamo con i clienti, con i nostri progetti, il processo lo sappiamo che è complesso, bisogna avere degli obiettivi, anzi sarebbe meglio se di medio e lungo termine tra l’altro, perché se fossero solo di breve termine non è proprio marketing, è più attività commerciale pura, no? Il marketing guarda anche un po’ oltre e attraverso una fase preliminare di diagnosi, ecco, qui usiamo diagnosi però è la fase analitica, di analisi, quindi il marketing è una cosa strutturata, ha degli obiettivi e deve avere un’analisi, una fase di analisi, non può esserci un marketing senza una diagnosi, senza un’analisi, di cosa della domanda della concorrenza, questa ogni parola sarebbe da esplodere in lunghissimi discorsi, ma andiamo un po’ sulla, ho selezionato l’equivodo principale, mi piace molto arriva ad individuare bisogni e le esigenze, cosa fa il marketing? Il marketing ragazzi individua bisogni e le esigenze, questo che deve che deve trovare è il focus al 100%, sono i bisogni e le esigenze di chi? Chiaramente dei clienti attuali e potenziali, anche questo è un passaggio molto bello, perché è importante studiare la nostra clientela, se abbiamo la fortuna di avere un’attività già avviata, abbiamo già dei clienti e quindi vanno analizzati, vanno compresi, ma non solo, dobbiamo cercare anche di ampliare il nostro vaccino di clienti se possibile, quindi il marketing analizza i bisogni sia dei nostri clienti sia di quelli potenziali e quindi in modo tale da trovare le azioni più opportune e qui, a me piace un marketing un po’ etico, quindi l’ho messo anche alla fine, con l’obiettivo finale è un reciproco vantaggio per i clienti, per l’impresa, perché il marketing che frega le persone, io non lo chiamo marketing, poi anche su questo possono esserci tante visioni diverse, però ricordatevi che quando facciamo questa attività, facciamo questo mestiere, anche una parte di questo mestiere, perché adesso stiamo vedendo che è un mestiere ampissimo, però ecco è sempre importante sì fare i nostri vantaggi, ma cercare in qualche modo di fare il vantaggio anche a delle persone a cui ci rivolgiamo. E qui veniamo, già vediamo uno dei nostri protagonisti, Philip Kotler, intanto tuttora è ancora vivente, è uno dei padri del marketing moderno, ha scritto nel 67 questo caposaldo Marketing Management, da lì tantissimi altri libri, insomma lui cosa dice? Questa sì è più poetica, ma anche molto bella come definizione, è uno strumento per comprendere, creare, comunicare e distribuire valore, quindi ecco capite che è reciproco vantaggio, ma perché si crea del valore, quindi noi quando facciamo le nostre attività di marketing, pensiamo sempre che dobbiamo creare del valore. È sempre con lui, ma adesso questa è una lezione che non dedicata a Kotler, però chiaramente è un personaggio importante, che si passa il processo del marketing dall’orientamento molto legato alla produzione, si va ad un orientamento proprio verso il marketing. Sapete il marketing è un termine che ha composto un po’, che ha come cuore la parola market, quindi il mercato, più orientato al mercato, ing, nel senso che è un’attività sempre in progresso, in divenire. Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
