1.1 – Introduzione al corso
Trascrizione
Allora, buongiorno a tutti, ben arrivati. Allora, bentornati in Academy. Mi chiamo Enrica Ferrero, mi presenterò tra un attimo per quelli di voi che ancora non mi conoscono. Questo è il tema che affronteremo oggi, quindi personal branding abbinato ad un tema un po’ diverso che generalmente è associato a quella che è una strategia più di tipo aziendale. Magari avete sentito parlare di KPI, obiettivi strategici in contesti diversi, citati molto spesso nell’ambito della pubblicità, del marketing. L’idea è quella di applicare lo stesso tipo di modelli che sono piuttosto accademici ma poi hanno un’applicazione di fatto pratica anche a quella che è una strategia di branding personale e di conseguenza anche aziendale. Allora, cominciamo appunto col fare una rapidissima presentazione di quella che è la mia figura professionale. Io sono una consulente formatrice appunto su questi temi, quindi personal branding, posizionamento di marca aziendale, visual identity. Ho un percorso che è cresciuto e cambiato nel corso del tempo, quindi come molti dei professionisti che operano in questo settore, quello del digital, ho cominciato in un tempo in cui magari social media non erano ancora così presenti, affrontando quelle che erano le tematiche più legate all’identità visiva aziendale, la grafica, l’impaginazione magari di un manuale appunto di utilizzo del marchio, del logo di un’azienda e poi con il tempo ho avuto l’opportunità di approfondire quelli che sono i temi legati alla presenza sui social, a quella che è una strategia di tipo aziendale, una strategia di posizionamento e poi tutti quelli che sono i temi legati proprio alla gestione del marchio. Quindi in Academy trovate anche altri corsi sempre su queste tematiche, non solo tenuti da me naturalmente, andremo un po’ veloci magari oggi su alcuni punti che comunque toccheremo, sappiate che se non trovate l’approfondimento che vi aspettate su certi punti è solo perché oggi ho scelto di focalizzarmi proprio su quelli che sono i TPI e gli obiettivi di una strategia. Esiste un corso molto approfondito base avanzato che parla di personal branding e quindi lo trovate sempre all’interno della piattaforma. Allora introduciamo appunto quello che è il nostro percorso di oggi, partiamo con una delle citazioni che preferisco riferite a quello che è il personal branding, vale a dire che il personal branding, come amo dire spesso, è inevitabile. L’autore di questa citazione è uno dei massimi esponenti italiani di questa materia, si chiama Luigi Centenaro ed è stato uno dei primi che in Italia ha tradotto quelli che erano i testi americani sostanzialmente, perché il concetto di personal brand, guarda caso, è nato in un paese come gli Stati Uniti. Vedremo anche tra gli altri esempi che porteremo durante la giornata di oggi chi è stato proprio l’inventore, cosiddetto, del personal branding, vale a dire Tom Peters. Luigi Centenaro usa questa definizione, quindi il personal branding è inevitabile, perché? Perché in un contesto con moltissima competizione come il mercato professionale e aziendale di oggi, essere riconoscibili ed essere memorabili è un po’ la chiave di volta per riuscire ad imporsi, ad essere ricordati e soprattutto ad essere scelti da quelli che sono i nostri potenze dei clienti, oppure riconfermati da quelli che sono clienti che ci hanno già scelto in passato. E poi, altra citazione piuttosto nota che magari avrete già sentito anche sulla piattaforma, e cioè Chris Anderson che cosa disse su Wired nel 2004? Che viviamo in un’epoca in cui ogni consumatore ha un megafono. A me questa idea del megafono piace molto. Molti lo stanno usando e le aziende farebbero meglio ad ascoltare. Cosa significa? Che nel lontano 2004, i social non è proprio che si fossero imposti o che fossero così conosciuti. A momenti internet non era ancora entrato nelle case, soprattutto nel nostro paese. Quindi introdurre quest’idea, che passava da un concetto di comunicazione monodirezionale, come era stata dei media tradizionali, quindi radio, televisione e giornali, ma travolgerla completamente. Quindi portare l’utente finale, il consumatore tra virgolette, ad una condizione simile già allora a quella che noi conosciamo piuttosto bene oggi. Quindi avere la possibilità di dialogare quasi sullo stesso piano, ma comunque avere i canali adatti per farlo. Quindi parlare direttamente con le aziende e non limitarsi magari a leggere quella che è una pubblicità, un articolo del settore o vedere passare uno speciale in televisione, ha cambiato quelle che erano le regole del gioco. Quindi all’inizio degli anni 2000 si è cominciato a capire che da un lato la competizione con internet aumentava e quindi il concetto di brand e dall’altra la possibilità di comunicare ad un pubblico molto più vasto. Quindi da un lato tante possibilità in più, ma anche tanta concorrenza in più. Quindi ci concentreremo come al solito su queste due tematiche. Il fatto che internet e social media ci offrono molte opportunità di farci conoscere e di offrire quello che è il nostro prodotto, ma allo stesso tempo dobbiamo essere consapevoli del fatto che una platea più vasta significa anche un numero di concorrenti molto più alto. E quindi partiamo da queste basi. Quello di cui parleremo oggi sostanzialmente è questo. Quindi il nostro programma riguarderà proprio i KPI, il personal branding trattato in maniera come dicevo magari un po’ più leggero rispetto ad altre occasioni, per il semplice fatto che i contenuti sono già presenti in piattaforma. Il discorso legato alla reputazione online e alla fiducia, che come vedremo sono un po’ la moneta di scambio di chiunque si occupi di fare posizionamento e offrire il proprio servizio o prodotto in rete. Quindi lavorare e monitorare quella che è la propria immagine online e poi soprattutto la parte più corposa, che tendenzialmente analizzeremo e svolgeremo dopo una piccola pausa, è quella fatta di esempi e metriche di riferimento applicate proprio a casi ipotetici ma concreti. Anche qui mi spiego meglio. La varietà della platea che mi offre Studio Samo, diciamo che è centrata sul digital, quindi operatori del digital marketing, però focalizzarci su un solo settore, quindi su una sola figura professionale, esclude in qualche modo tutte le altre. Quindi gli esempi che ho portato sono applicabili a tutte le categorie professionali perché il personal branding si applica alle persone. Quindi sia che siate esperti nella nicchia della SEO, sia che siate esperti per quanto riguarda l’advertising, sia che vogliate diventare social media manager, sia che siate dei content creator, i suggerimenti e gli esempi che vedremo oggi si applicano a quella che è la vostra professione. Quindi ci sono basi comuni che poi però necessariamente devono essere declinate su quella che è la nicchia e il pubblico di riferimento. Come al solito, un’immagine introduttiva che guarda caso questa volta è una chiave perché parliamo di KPI e quindi esattamente di cosa parleremo oggi? Di chiavi di performance e di analisi e quindi la chiave mi sembrava insomma un’immagine abbastanza evocativa per introdurre quello che è il concetto che andremo ad esplodere a 360 gradi in questo corso.