Torna a Corso

KPI e Obiettivi nella SEO: come valutare correttamente i successi e gli insuccessi nelle attività di posizionamento organico.

0% Completato
0/0 Steps

Trascrizione

Buongiorno a tutti, allora eccoci qua per questo nuovo corso di Studio SEMOPRO, oggi torniamo nel mondo dell’asseo, ma torniamo nel mondo dell’asseo andandola a vedere da un altro punto di vista, andiamo a vedere l’asseo dal punto di vista dell’analisi dei dati, ho voluto titolare questo corso come chi piaia i obiettivi, come valutare correttamente i successi e gli insuccessi nell’attività di posizionamento organico, perché quello che vediamo, lavorando tanto in questo settore e dopo tanti anni di esperienza, è che c’è ancora, nonostante siano passati tanti anni, ormai l’asseo è una materia, mi ricordo quando è iniziato che c’era una materia nuova, non è più così nuova insomma questa materia, ma cadiamo ancora negli errori di valutazione dell’asseo molto banali, quindi l’obiettivo di questo corso, perché anche questo corso quando l’abbiamo pensato ha avuto i suoi tipi e i suoi obiettivi, l’obiettivo di questo corso è proprio andare a provare a mettere dei puntini su lei, io mi presento perché per chi non mi conosce gioco in casa, perché sono il responsabile operativo di Studio Samo, mi occupo oggi di tutta quella che è l’organizzazione aziendale all’interno di Studio Samo, ci conoscete, siete nostri abbonati, sapete che tipologia di realtà siamo e quindi cerco un attimo di coordinare tutto quello che facciamo, sia lato formazione, dove però Jacopo è il responsabile totale, io mi occupo maggiormente di tutta la parte servizi ai clienti, nasco però come SEO specialist, quindi il mio avvento nel mondo del digital marketing è stato dato grazie all’asseo, sono un ingegnere gestionale e quindi dopo un po’ di anni ho ripreso, cioè ho iniziato come ingegnere gestionale fuori dal mondo del digital, sono entrato come SEO specialist nel mondo del digital, ho ripreso a fare il mio lavoro di organizzazione aziendale oggi, però l’amore per la SEO non finisce mai, è un grande amore e continuo a farlo, faccio tanta formazione in Studio Samo, fuori da Studio Samo e con Jacopo abbiamo scritto il libro di Art of SEO in italiano, quindi tradotto, commentato, riscritto e quant’altro e quindi ho anche questa piccola parte, una breve presentazione generica, però c’è il link al mio LinkedIn, quindi chi non dovesse essere in contatto con me, aggiungetemi che è sempre un piacere avere una bella lista di persone con le quali sentirci, soprattutto se sono nostri abbonati per i quali noi abbiamo una preferenza sempre maggiore. Il corso, come ogni corso che si rispetti, parte da delle premesse, ho voluto inserire due premesse che sono molto importanti. Il primo, obiettivo da raggiungere, creare dei dubbi, perché? Perché l’analisi dei dati, soprattutto quando si parla di una materia come la SEO, non è puntuale, se non ci sono delle formule matematiche, il dato va analizzato, bisogna capirlo, anzi, una volta che si analizza, dopo va capito, una volta che si è capito, bisogna prendere delle decisioni, queste decisioni non è detto che c’è la decisione sempre uguale, quindi in base alla situazione che dipende da tantissimi fattori interni al progetto, quindi interno o anche esterno al progetto, pensiamo a quello che può succedere in un periodo particolare dell’anno, quindi magari c’è una stagionalità, non c’è una stagionalità, pensiamo a quello che può succedere quando i canali di traffico paralleli ad advertising, ad esempio, ha maggiori o minori investimenti in termini di budget, anche questo potrebbe ovviamente portare ad avere delle soluzioni diverse per la stessa problematica, quindi io non sono qua per dirvi se succede A, fate B, se succede C, fate D, io sono qua per provare, l’obiettivo vero di questo corso è provare a creare dei dubbi, quali dubbi? I dubbi nella vostra operatività, ok? Il mio obiettivo è dire, signori, sapete come lavorate? Sapete quello che fate? Io ve la racconto come piace raccontarla a me, vediamo se qualche dubbio su come ve la sto raccontando viene o non viene. Secondo punto è che vedrete tantissimo l’utilizzo di Google Analytics e non di Google Analytics 4, questo perché? Perché noi siamo abituati ad usare Google Analytics e in questo momento io sto facendo formazione, ok? Quindi ho voluto fare una formazione sullo strumento che conosciamo, non sullo strumento che non conosciamo ancora, perché Google Analytics 4 è il prossimo futuro, ma non siamo ancora così capaci nell’utilizzarlo, così comodi all’interno di Google Analytics 4 che ho preferito utilizzare Google Analytics, ma dalle premesse alle promesse, ho cambiato una vocale, la mia promessa che faccio solennemente in questo istante è che nel momento in cui GA4 diventerà la nostra vera party quotidiana, cioè quando io sentirò gente parlare, dicendo ci sono entrato, l’ho utilizzato, ci lavoro, l’ho installato, eccetera eccetera, io rifarò questo corso però con tutti i modelli di GA4 che avrei potuto farlo anche oggi, ma per comodità ho preferito ragionare su un qualcosa di comodo, perché? Perché al termine di questo corso potete, se vi avrò creato quei dubbi che mi sono dato come obiettivo, potrete già andare all’interno del vostro Analytics e iniziare a lavorare. Quindi non entriamo ovviamente all’interno di questo corso nelle problematiche causate dal consenso dei dati, dal GDPR, dal fatto che Analytics sia o no la possibilità di usarlo, non entriamo in tutto questo mare magnum, rimaniamo all’interno di quello che è l’attività SEO e l’utilizzo di Google Analytics all’interno di un’attività SEO. Ho voluto mettere la frase che vedete in basso all’interno delle slide, concentriamoci sul dato, lo strumento resta solo uno strumento e su questo vorrei perderci i prossimi 20 secondi, nel senso che siamo troppo troppo abituati all’utilizzare gli strumenti come fonte di verità, oppure siamo troppo abituati a volerla proprio pronta, Flavio fammi vedere cosa clicchi perché io poi lo faccio come te e quindi dopo lo so fare. Assolutamente no, ho fatto la premessa dell’utilizzo di Google Analytics, chiamiamolo 3, questo nome che ci si è dato in questo periodo, quindi l’Universal Analytics, perché era doveroso farla, ma è contro la mia natura fare questa premessa, perché non dovrebbe fregarci, potremmo usare Matomo, possiamo usare qualsiasi strumento, non è un corso sull’utilizzo dello strumento, noi dobbiamo imparare a guidare una macchina che è la Seo, se poi noi ci mettiamo su una Fiat Panda, un BMW 320, adesso dico una Ferrari, adesso il camion, la motocicletta, noi sappiamo guidare, conosciamo le strade, conosciamo i segnali stradali, conosciamo soprattutto i pericoli della strada, poi cambia il mezzo, ma che problema c’è, ci adatteremo al mezzo, quindi io qua voglio concentrarmi su un ragionamento, l’obiettivo di questo corso è ragionare sul dato, non sapere dove cliccare per vedere un dato, quello lo troviamo, cerchiamo su Google, Google è il nostro più grande alleato, sempre abbiamo bisogno di un nut, come si fa questa cosa, la scriviamo, lui ci risponde, noi lo sappiamo fare, non c’è bisogno di Flavio per sapere dove andare a cliccare. Spero che questa premessa sia capita e sia il punto di partenza per iniziare la nostra attività, e ho voluto in maniera quantomeno simpatica partire da qua, siamo nel 2022 ed esiste colui che io ho voluto chiamare the normal seo, anzi normal è anche esagerato, perché ho dato questo termine, perché sono andato ad identificare quello che è, quello che vedo giornalmente, abitualmente all’interno del nostro settore, questo è un grafico di seoZoom e ho volutamente preso seoZoom, gli amici di seoZoom sono persone molto care per me, anche nei rapporti extra lavorativi e quindi mi posso permettere con più tranquillità nel cuore di poter dire cose anche un po’ più forti, gli amici di seoZoom hanno creato uno strumento eccellente, ma la community ha preso questo strumento come la verità e qua abbiamo fatto un errore molto grave, il normal seo, come l’ho chiamato, prende questo grafico casuale che io sto guardando, guarda questo dato e a un certo punto vede il suo bel andamento del sito che improvvisamente ha un picco verso l’alto, come se stessi scalando l’Everest, anzi forse l’Everest ha un’inclinazione inferiore a questa scalata che viene in data inizio giugno e come si sente? Si sente così, questa è solo una citazione al miracolo sportivo dell’Italia di pallavolo che ha vinto recentemente i mondiali, ma il seo che passa, che vede il grafico di seoZoom inalberarsi all’improvviso, si sente un campione del mondo, quando in realtà non è quello che deve fare, deve usare lo strumento ma deve capire il perché di quello che è successo. Allora se guardate i corsi del nostro Jacopo Matteuzzi, sono andato a rubare un paio di slide, perché mi servivano per partire verso tutta poi quella che sarà la filippica che porterò avanti in quest’oretta insieme. Quindi i corsi di strategia digitale di Jacopo trovate questa foto qua, questa foto qua vede la presenza di Galileo Galilei nel 1642, siamo un po’ indietro, adesso non mi ricordo bene se Google nel 1642 c’era o no, secondo me era appena nato, ma c’era Galileo Galilei che insieme a Google dava vita al cosiddetto metodo scientifico. Il metodo scientifico viene teorizzato e inizia veramente, battuti a parte, una grandissima rivoluzione quantomeno di pensiero che poi porterà a tutto quello che è successo dal rinascimento in poi. Ma il metodo scientifico lo possiamo portare nel digital marketing? Certo, assolutamente sì, perché in tutte le attività di digital marketing noi abbiamo una fase analitica iniziale, quindi iniziamo a capire di che progetto stiamo parlando, perché dobbiamo entrare all’interno dell’argomento, entrare all’interno delle strategie, entrare all’interno di quello che si sta facendo, una fase di pianificazione, formuliamo domande a chi? Al mercato, al cliente, a tutti i vari stakeholder che possono essere all’interno di un progetto, interni ed esterni, poi iniziamo a formulare ipotesi, questo in un completo progetto di digital marketing, ok? Una volta che abbiamo fatto una fase di pianificazione, formuliamo delle ipotesi, mettiamo in campo queste ipotesi e poi abbiamo una fase di test, dove facciamo esperimenti e registriamo e analizziamo dei dati, ok? Gli esperimenti sono le prove che facciamo sul sito, chi di voi quando mette anche banalmente un tag title in una pagina ha la certezza che quel tag title sia quello definitivo, nessuno, stiamo testando qualsiasi cosa noi stiamo andando a mettere online, poi come facciamo ad ottenere, a capire se quello che abbiamo svolto è consono o no ai nostri obiettivi? Registriamo i dati, quindi andiamo a settare bene i nostri strumenti di analitica che utilizziamo e poi li analizziamo. Questa fase di test ci riporta sempre a una fase di pianificazione, continuamente, per poi arrivare ad una fase di operatività stabile che per mia esperienza nel digital marketing difficilmente arriva senza una curva che torna indietro, però alle volte devo ammettere che ci si può arrivare, quindi la fase di pianificazione, la fase di test è sempre continua, alle volte, noi abbiamo dei progetti che per mille ragioni sono entrati in una fase di operatività stabile perché hanno trovato la loro logica e ad esempio non è più, cioè bisogna stare molto attenti ad andare a toccarli, perché se io vado a toccare determinati progetti ho il rischio che questi progetti possano subire delle conseguenze più gravi di come stanno andando con il pilota automatico, ma anche questa scelta la prendo analizzando i dati, cioè non è che per una scelta ti metto col pilota automatico e non ti guardo più, ho fatto delle attività che siano di digital marketing generico, possa essere seuma, possa essere advertising, qualsiasi cosa, io vado a vedere i dati, quindi la fase di analisi dei dati è continua e mi accorgo che sto raggiungendo gli obiettivi, sono nella situazione dove non posso fare altro per mancanza di budget, per mancanza di tempo, per saturazione del mercato, per qualsiasi motivazione o anche per saturazione della capacità produttiva del cliente, a noi è capitato anche questo, di avere dei clienti che ci dicono io ho bisogno di ricevere x lead, ma raggiunti x lead o addirittura anche x vendita, non posso raggiungerne di più perché vado a saturare quella che è la mia capacità produttiva, quindi io se mi trovo in questa situazione qua posso anche alle volte procedere in una fase di operatività stabile, molto complesso, ci vogliono degli anni, però esiste anche questa parte qua, ma questo metodo è valido anche nella SEO? La risposta è facile ed è ovviamente sì, perché? Perché in maniera molto banale, ma ce ne si dimentica sempre, purtroppo ci dimentichiamo di questo, la SEO è una materia che fa parte del marketing, del digital marketing, non, e qua vado a mettere un altro puntino sulle i, non è una materia tecnica per quanto ancora venga molto presa come materia tecnica, la SEO ha al suo interno un’anima tecnica importantissima, fondamentale, ma è a supporto della strategia che noi andiamo a mettere in atto all’interno di un pensiero di marketing e non di un pensiero tecnico, perché se fosse una materia tecnica 1 più 1 farebbe 2, faremmo sempre le stesse cose, avremo sempre gli stessi risultati, se conoscete la SEO o se state imparando a fare SEO sapete che non è così, e visto che 1 più 1 non fa 2 vuol dire che questa materia non è solo la parte tecnica che mi dà dei dati puntuali a poter essere al centro di tutto, ma è una materia appunto di marketing, e se l’idea che vi ho portato di metodo scientifico presa in prestito dai slide di Jacopo è valida nel digital marketing, è altrettanto valida all’interno della SEO, e noi oggi dove siamo? Siamo nella fase di test, quindi abbiamo già saltato tutta la parte iniziale, e questa fase come vi ho detto, a parte rari casi che possono capitare, che se volete possiamo approfondire, ovviamente come sapete potete rivolgermi domande che al termine del corso vado a ridirlo, potete farmi e sarò lieto anche di aprire una discussione, o per chi ascolterà questo corso registrato, ovviamente scrivetemi, sapete che in piattaforma io ci sono e vi risponderò tutte le domande del caso. Noi cosa facciamo? Ci mettiamo in questa situazione qua, ci mettiamo nella situazione di miglioramento continuo, perché arrivare in una fase di operatività stabile ci possiamo arrivare ma è un lunghissimo percorso, la fase di pianificazione, domande, ipotesi, che poi fai esperimenti, che poi registra e analizza dati è continua, ma noi oggi siamo nella fase di analisi dei dati. Partiamo nuovamente da Lord Kelvin che dice se non lo puoi misurare non lo puoi migliorare, ancor più nella SEO, ma ci sono tante cose che noi possiamo andare a misurare e ancor più cose che quindi possiamo andare a migliorare, se ci fermiamo alla banalità della misurazione, del posizionamento delle keyword, attenzione dico una cosa forte, non stiamo facendo SEO. Chi oggi fa ancora SEO andando a vedere dove la sua parolina è posizionata su Google non sta facendo SEO, ma parlo da un motivo banale, il posizionamento stabile non esiste, ok? Lo stesso Google all’interno della Search Console ti dice guarda che la tua chiave ha una posizione media di toc, questo perché? Perché il posizionamento non è stabile e dipende da mille fattori tra cui la propria storia di navigazione, quindi ognuno di noi sappiamo che ha delle search simili ma comunque diverse persona per persona, quindi è già una partenza. Se non possiamo misurare qualcosa, non lo possiamo migliorare, allora andiamo a vedere cosa possiamo misurare per poi andare a migliorare. Seconda premessa di cosa non parleremo in questo corso, non parliamo della SEO. Banalmente non parliamo di keyword research, non parliamo di ottimizzazione on site, non parliamo di home page, non parliamo di contenuti, non parliamo di link building. Ho messo la condizionazione qua non per poter capire al meglio questo corso e aver già approfondito il nostro corso SEO completo ad opera di Andrea Becchetti, Mattia Cantoni e Cristian Violi, ovvero parte del nostro team SEO che trovate all’interno ovviamente della piattaforma e del corso di partenza del mondo SEO, quindi vi invito se non l’avete fatto di approfondire questo corso qua. E quindi se non parliamo di questo di cosa parliamo, andiamo a vedere cosa oggi deve saper fare un SEO, perché questa è una domanda secondo me fondamentale in quale situazione, se sono un imprenditore che voglio capire, capisco che ho bisogno della SEO e voglio capire come valutare il consulente, se sono un’azienda di digital marketing e voglio vendere la SEO e quindi devo capire che figura ho davanti e cosa devo chiedere a questa figura, se sono un consulente, se voglio fare il SEO e devo capire cosa posso proporre oggi ai clienti, per quanto cliente possa essere ancora un passo indietro, perché certe cose ancora non le capisce e il mio obiettivo è inizialmente quello di spiegarglielo, perché se poi facciamo capire che il nostro livello è un livello di competenza elevato, fidatevi perché quello che io faccio tutti i giorni sarete molto più appetibili sul mercato di chi va ancora a vendere il posizionamento keyword per keyword e non entro in giudizi che però sarebbero come potete immaginare molto negativi per chi fa ancora questa tipologia di attività di vendita, quindi cosa deve oggi saper fare un SEO, oggi un SEO deve saper fare secondo il mio piccolo punto di vista tre cose, analizzare la situazione dei dati prima dell’inizio del suo lavoro e ipotizzare le prime attività da svolgere, purtroppo, purtroppo ancora oggi sento progetti SEO che partono dal bene, iniziamo, iniziamo a ottimizzare il sito, a fare link building, no, partiamo dalla storia di questo sito, del perché di determinate scelte, da come siamo arrivati lì e allora da lì iniziamo a ipotizzare le prime attività da svolgere, perché potrebbe essere che per certi progetti SEO la link building potrebbe anche arrivare dopo diversi mesi dal suo inizio, noi stiamo lavorando da diversi mesi per un progetto molto interessante in un’azienda importante, lato SEO non abbiamo ancora fatto link building, sono passati credo praticamente un anno, abbiamo iniziato a gennaio, quindi quasi un anno dall’inizio del progetto, non abbiamo ancora fatto l’attività di link building perché non è ancora necessario, arriverà il momento in cui la faremo, ma attualmente non è necessario, quindi io devo capire quali sono le attività, qua ho scritto le prime attività da svolgere, le prime e una volta che le svolte, le seconde, le terze, le quarte eccetera eccetera. Secondo punto, devo andare a prevedere cosa potrà succedere in base a quello che sto facendo, perché come abbiamo detto prima, quello che io vado a fare genererà una conseguenza, questa conseguenza io devo poter prevederla, non in maniera precisa, più esperienza ho, più potrò capire, perché parliamoci chiaro, se cambiamo un title sappiamo cosa succede, se cancello 50 pagine so cosa potrebbe succedere, ci sono attività diverse, se cambio un title so che più o meno non dovrebbe succedere molto, soprattutto se cambio due paroline non se lo stravolgo completamente, se da un sito di 100 pagine tolgo all’improvviso 50, forse qualcos’altro può succedere, quindi io devo sapere in base a quello che sto facendo quali potrebbero essere le conseguenze positive e negative e possibilmente avere già pronto il piano B, cioè se io devo fare un’azione, succede un qualcosa, magari negativo, essere già pronto A, ho avvisato il cliente che succede, so quali azioni mettere in atto, so spiegare al cliente perché quel calo negativo in realtà è un falso negativo ma diventa positivo, tutte queste attività qua, un SEO oggi lo deve saper fare, in più deve integrarsi con le varie attività di marketing o di digital marketing al fine di creare una strategia sinergica, la SEO non è una materia che può fare la partita da solo, la SEO fa parte di una squadra e quindi fa un gioco di squadra, non fa assolutamente un gioco individuale, questo deve permettere al SEO non di essere una persona verticale e basta sulla sua materia e neanche troppo risultante, quindi io devo conoscere perfettamente la mia materia ma sapere cosa fanno le altre persone all’interno del digital marketing, le altre professioni, devo essere in grado di capirlo, poi magari non sarò un Facebook expert, un social expert eccetera ma devo sapere quali vantaggi la mia attività può dare a chi fa advertising, a chi fa strategia, a chi fa email marketing, al contrario devo sapere la loro attività che beneficio può dare a me per potermi integrare all’interno di un progetto di lavoro e questa quindi ci fa capire come il SEO non è più una figura che veniva un po’ raccontata come una figura nerd chiusa nel suo angolino che pensava solo al suo motorino di ricerca ma in realtà diventa un consulente a 360 gradi con una skill principale ma la capacità strategica di marketing di integrarsi all’interno di un progetto completo.

Registrati e guarda subito gratis questa lezione!*

* Registrandoti potrai seguire gratis la prima lezione di ogni corso presente sulla piattaforma.

Prima volta su Studio Samo Pro?

Guarda il video e scopri come funziona la piattaforma