Lezione 1 di 3
In Corso

1.1 – Audit iniziale ed elementi da considerare

Domenico Boccone 26 Aprile 2025

Trascrizione

Salve a tutti, oggi parliamo del processo creativo nell’advertising. Io sono Alessandro Sangioni, mi occupo di ADV e di Marketing Automation. In questa lezione voglio approfondire appunto il mio metodo, cercherò insomma di farvi approcciare appunto a un metodo nella creazione appunto delle creatività che si usa nell’advertising, da TikTok a Facebook, quindi a tutto il mondo meta, chiaramente Instagram. È una parte molto delicata perché oggi diciamo che la creatività è sempre avuto un ruolo importante, ma oggi ancora di più per tutto il discorso del targeting. Infatti approfondiremo molto come targettizzare con la creatività, cosa che è un aspetto che oggi dobbiamo conviverci perché non abbiamo più il classico targettizzo per interessi, si sta un po’ perdendo, si sta andando verso più nella direzione delle black box, quindi se pensiamo un po’ tutte le piattaforme da Google con le performance max, ad esempio Facebook con le avvantagge plus, o anche in TikTok con le smart campaign, alla fine si sta andando in una direzione in cui lasciamo fare tutto possibile la piattaforma, il suo algoritmo, e noi ci concentriamo più sulla strategia e sulla parte di creatività. Quindi non c’è più il concetto targettizzo 18-24 interessati a sport, usiamo la creatività per fare il targeting. Per questo avere un processo creativo, avere un mindset per la creazione di questi contenuti sicuramente è fondamentale. Quindi vi farò vedere diversi casi studio, aprirò degli account, mi sbottonerò le mie campagne pubblicitarie in modo da far vedere i ragionamenti che ci sono dietro e farvi capire come magari anche un contenuto di un brand o di un’azienda che seguite, anche se non è al top, come renderlo veramente presentabile nelle campagne advertising e quindi dargli un tono, dargli un valore, in modo che dall’altra parte le persone, anche se non abbiamo un contenuto di altissima qualità, riusciamo però a dargli quel valore e quella comunicazione che metta. Quindi partiamo subito appunto dalla parte iniziale, vabbè questo sono io, ho già detto se ci sono dei riferimenti di quello che faccio, appunto advertising e marketing information, ho questo libro sull’appunto sulla marketing information avanzata, dove tra l’altro ha prefazione del nostro amico Flavio Mazzanti, che tutti conosciamo, e anche il contributo di Paolino Virciglio e di Jacopo Matteuzzi, che ovviamente fanno parte della famiglia Studio Sama. Detto questo entriamo in vivo, nella prima fase della creazione del processo creativo, l’audit iniziale. Si parte sempre dall’analisi e io adesso voglio condividere appunto il mio metodo, ok? Il metodo lo divido in due fasi, un’analisi interna e un’analisi esterna. L’analisi interna è proprio interrogare il cliente, fare un’intervista al cliente e capire che cavolo di roba ci dà a disposizione, no? Perché noi possiamo fare il piano strategico più bello del mondo, quindi ipotizzare questa strategia, questo pubblico, questo target e tutto, però io vorrei capire anche quali contenuti ho a disposizione, ok? Con quali elementi posso giocare la mia partita, altrimenti riesco difficilmente a ipotizzare una squadra da mettere in campo, ok? Voglio prima conoscere quelli che sono i giocatori disponibili. Quindi in questo caso voglio capire che foto ho, che materiali video ho, ok? E magari se non ce li ho questi video, se sono un po’ scarenti, se c’è una disponibilità da parte del brand, dell’azienda, di poterli sviluppare di nuovi. Perché se mi frenano subito dicendo, guarda, queste sono le foto, prima di giugno non le rifacciamo nuove, prima di ottobre non le rifacciamo nuove, mi rendo anche conto di come muovere i fili di tutta la strategia, chiaramente, no? E quindi posso capire, devo fare qualche creatività io? Devo pensare a qualche altro tipo di cosa? Ecco, quindi questo è un po’ un ragionamento da fare, capire che materiale abbiamo a disposizione. L’altro tipo di analisi è quello di analizzare ovviamente il competitor, classico di tutte le fasi della strategia. Si analizza le creatività, si analizza il copy, si analizza il sito, si analizza tutto di un competitor. In questo caso dobbiamo analizzare le creatività usate in ADV. Io come creatività intendo anche il copy, perché vedremo, ho dedicato un capitolo anche a questo, che il copy fa comunque parte della creatività. O a volte è dentro la creatività. Quindi il copy è un elemento fondamentale. Detto questo, il primo passo, appunto, secondo me, nell’analisi esterna è quello di, ve lo dico proprio da tatuare addosso, rendere consapevole l’azienda che stiamo seguendo dei materiali che gli altri competitor stanno utilizzando. Cioè, a volte c’è l’ingenuità oppure dell’azienda, la presupposizione, che magari, no, abbiamo queste foto, ma vanno bene, usiamo queste. Quando magari non si sa cosa stanno facendo gli altri. Ecco, io nel mio processo tendo a fare questa cosa qua. Questo documento che vedete qui al lato è un documento che io creo. Io uso Notion. Guarda, comincio subito a aprire un po’ di piattaforme. Io uso Notion come piattaforma per fare tanta roba, sinceramente. E, per esempio, in Notion io voglio fare una libreria dove ci metto tutti i competitor, diretti o indiretti, nel senso che magari non è lo stesso identico settore. Che ne so, prodotti per capelli, ci posso mettere magari qualcosa legato comunque al mondo del beauty. Però, dove magari so che in quel tipo di brand posso rivedere qualche mio annuncio. Cioè, posso prendere degli spunti per fare le mie creatività. Adesso vi faccio proprio una demo di una dashboard che è esattamente quella che avete appena visto nelle slide, che appunto vi rimane. Ad appena carica questo, nel frattempo ritorno sulle slide. Ecco, in questo documento, praticamente io vado a mettere il nome del brand. Si vede direttamente qui il nome del brand che vi tengo che sia nello stesso mood del brand che sto seguendo. Il sito web, il profilo Instagram e poi metto la libreria di Facebook, la Meta Library, che mi serve semplicemente per avere un link veloce. Eccolo qua. Prendo, per esempio, Balik. Analisi contenuti e competitor. Ecco il documento che vi stavo facendo vedere. Eccolo qua. Questo è il mio tabellone. Dove io qui ho messo? Guardate quanti sono. Sono tanti. Sono diversi brand. Tutti nello stesso ambito. Qui si sta parlando dello specifico di prodotti per capelli, insomma, nel beauty. Estetica, capelli, makeup e roba simile. E per ognuno di questi ho un link che mi apre direttamente la Lab Library. In questo modo io vedo esattamente, al colpo d’occhio, senza stare a ricercare quali sono i contenuti che questo brand sta promuovendo in questo specifico momento. Quindi, che ne so, prendo questo, clicco sul link e vedo tutto il parco ADV aperto. Ok? Io questo documento, prima di tutto, oltre a tenerlo per me per vedere velocemente quali sono le nuove campagne che questa azienda sta promuovendo, io una delle cose che faccio più velocemente qui è condividerlo questo con i clienti. Perché se i clienti lo rendono consapevole, quello dicevo prima, renderlo consapevole di come si sta muovendo un competitor, di quali attività sta facendo. Magari si rende conto che lui è in difetto nella presenza dei contenuti e quindi magari è spinto dalla volontà di dire, guarda, è vero Alessandro, hai ragione, noi abbiamo dei contenuti, abbiamo sempre quelli, non li aggiorniamo mai, oppure sono scazzi rispetto a questi. Ok? Quindi l’obiettivo di renderlo consapevole vuol dire rendere il cliente un alleato. Perché alla fine lui riconosce in primis che il suo parco db non è all’altezza rispetto ad altri e quindi magari nasce la motivazione di dover fare nuovi contenuti, nel doverli creare o comunque migliorare la qualità di quelli che stiamo già utilizzando. Io quindi quello che mi invito proprio subito è di fare una semplice tabella alla fine, per usare quello che mi pare. Io di solito uso proprio questo format qua e poi apro la libreria degli annunci di Facebook, quindi semplicemente la library che è questa, cerco l’azienda sulla quale mi voglio, diciamo, appoggiare, per esempio cerco Studio Samo e vedo tutti gli annunci in questo monito attivi, per esempio Studio Samo, prendo il link che vediamo qua su e me lo metto all’interno della tabella. Se dovessi farlo qui, Studio Samo, anche se non c’entra niente con prodotti di make up, e mi metto il link. Ecco fatto. Cioè non ci vuole un attimo. Però il bello è che questo link è aggiornato in tempo reale, cioè se lo apro fai un mese e vedo gli annunci in quel momento attivi. Quindi il bello di questo è appunto il fatto di non dover tutte le volte impazzire anche a ricordarsi quelli che sono i competitor, perché a volte uno dice aspetta qual era quel brand simile al mio, mi piacciono tanto gli annunci ai fan, succede questo. No, qui non succede, perché io se trovo un brand nuovo prendo e lo aggiungo in lista, ok? Se vedo che da quel brand ci posso prendere qualcosa. Io vi consiglio di prendere ispirazione dal mercato italiano, ma anche dal mercato statunitense, che di solito è sempre più avanti di noi sulle creative. Quindi magari guardate sti brand italiani per vicinanza, per capire i brand su cosa stanno promuovendo e come lo fanno, ma dato anche un occhio a brand oltreoceano, proprio per capire quali sono i brand che potrebbero arrivare, sia in ambito di prodotti, sia anche in ambito di tipologia di contenuto, di come viene comunicato quel tipo di contenuto. Vi fate una tabellina in questo modo qui, condividete la tabella con il cliente e il cliente comincia a essere un vostro alleato. Io ho clienti che quando gli mostro questo diventano talmente dipendenti che diventano veramente un tuo alleato nelle campagne pubblicitari. Dice, ho visto un video ieri fatto da quello, vogliamo farlo simile, no? Ora copiarne non si copia chiaramente, no? Però un’ispirazione sì, ok? Questo secondo me è il punto numero uno, proprio chiaro. Tornando alle slide, anche se ci starò veramente poco con queste slide, quindi il primo punto dell’analisi esterna è appunto fare questo secondo me, dare, visto che Meta ci dà questa libreria di iniziazioni, la Facebook Ad Library, Meta Ad Library, chiamiamola come vogliamo, io la userei proprio per far vedere il partner di Facebook e Instagram di un’azienda, condividendola con il cliente. Poi, qui ho elencato dei tool, vediamo, Facebook Ad Library l’abbiamo appena vista. Gli altri tool, adesso vi faccio vedere, sono tutti tool che hanno un ruolo specifico nell’influenzazione, chiamiamola così, delle creatività che poi andrò a fare. In primis è fatto da TikTok. Non è detto che questa cosa qui poi vuol dire che devo fare campagne su TikTok, attenzione, però TikTok sicuramente influenza il mood creativo delle delle creatività, scusate il gioco di parole, no? Perché chiaramente se pensiamo ai villi, alle storie, oggi anche su Instagram c’è molto di TikTok, chiaramente, quindi vedere quello che sta andando di più su TikTok, visto che TikTok ha una libreria molto interessante che è dentro il Creative Center, ora faccio subito vedere questa roba qui a livello pratico, vedere cosa sta andando lì sopra c’è d’aiuto per capire quali contenuti, come costruire dei primari contenuti, prendere questi contenuti e farli nostri per poi utilizzarli nelle campagne, anche se magari non andiamo su TikTok e rimaniamo per esempio dentro Meta, con Instagram o Facebook. TikTok ha una libreria molto interessante dentro il Creative Center, che è divisa in tre parti principalmente, top ads, che dove si vedono gli annunci più performanti in un determinato settore, paese, top products, dove vediamo i prodotti più rilevanti, una specie di Google trend dell’advertising, dove ci dice in ambito, che ne so, beauty in Italia sta andando, penso, contorno occhi e quindi noi capiamo che questo è il momento di spingere una ricordibile prodotto, fenomenale questo tipo di tool, ma adesso li guardiamo uno per uno e rimanendo sempre sul tema TikTok, è la Keyword Insights, che al momento è uno degli ultimi prodotti usciti da TikTok, che ci permette di analizzare quali sono i copy contenuti all’interno delle creative migliori a livello di performance, quindi veramente già con questi tre strumenti di TikTok riusciamo a renderci conto di quali sono i materiali visivi delle creatività che dobbiamo sviluppare, come dobbiamo svilupparle e facciamo subito un esempio. Quindi vado subito, ripeto, non è minimamente obbligatorio fare campagne su TikTok per usare questo tipo di strumento, non è obbligatorio essere su TikTok per usare questo, cioè questo potete usarlo liberamente, cercate su Google TikTok top ads, arriverete in questa pagina qua. In questa pagina qua, se non avete un account creato, perché vi dà la possibilità addirittura di crearvi una My Collection, dove voi potete salvarvi i video che avete notato in una vostra cartellina, per esempio 1921 Inspiration o Saved Ads, di salvarvi quindi i vostri annunci e di poterli ritrovare velocemente, insomma, perché l’avete memorizzato tra i preferiti del vostro account. Dunque, dentro questo, questo è il Creative Center, TikTok Creative Center, Inspiration, Top Ads, si parte da qui. Come usare questo tipo di strumento? Allora, lo strumento, come vi dicevo prima, serve per capire quali sono i video che performano meglio in determinati paesi, settori, obiettivi, in un arco di tempo predefinito. Per esempio, facciamo esempio, mettiamo a caso brand di prodotti streetwear, per esempio pantaloni, jeans, maglie, t-shirt, no? Io vorrei dire, in Italia, ok? Quindi qua, vedete, ho già selezionato Italia. Posso scegliere, per esempio, industria, industria settore, possiamo tradurla come settore, e qui vedete ci sono tanti settori e micro settori all’interno. Per esempio, men’s clothing, ok? Abbigliamento uomo. Mi consiglio di smontare uno per, così almeno vi fate un’idea per uomo, magari poi è stessa cosa fatta per donna e via di qui. Cioè, perché se li mettete insieme poi magari confondete. Andate in verticale nell’analisi. Per esempio, men’s clothing, quindi abbigliamento da uomo, poi guardate se c’è qualcosa che si addice di più al vostro tipo di stile, per esempio abbigliamento da cerimonia elegante, orologi, genielle lìa, o roba simile. E poi, levo l’audio perché sennò so già che mi avrò una botta in cuffia quando vado a vedere queste qui. E poi scegliamo, per esempio, l’intervallo di tempo, 7-30 giorni, l’obiettivo. Ecco, questo è fondamentale perché qui vi condiziona il tipo di video che gli andiamo a chiedere. Cioè, se io voglio fare campagne che vendano su un e-commerce, io di questi non metterò niente, io uso conversion e product sales. Punto. Cioè, io voglio quelli che sono, se analizziamo questo filtro che ho costruito, io gli sto chiedendo, mostrami i video in Italia sull’argomento abbigliamento uomo che performano meglio negli ultimi 30 giorni riguardo conversioni e vendite di prodotto, ok? E questo è il risultato del mio filtro, ok? Posso vedere quelli che sono i vari contenuti, passarci sopra e capire quelli che sono i trend migliori, ok? Quindi qui posso rendermi conto quali sono i formati, lo stile di comunicazione e tutto quanto. Attenzione perché non è finita, perché noi qui stiamo vedendo quelli che finiscano più spesso nei per te, for you. Se vogliamo vedere, per esempio, quelli che sono i format visivi più cliccati, è diverso da quelli che finiscano nei per te. Basta filtrare per CTR e lui ci fa vedere esattamente quelli che sono i video in questo ambito qui, in questo settore che abbiamo detto, che generano più clic in Italia, abbigliamento uomo, conversioni, 30 giorni, oppure 7 giorni, ok? Se voglio stringere ancora di più. Non andrei oltre i 30 perché già a 180 i trend cambiano continuamente, soprattutto su TikTok. Però io qui sto vedendo quelli che sono i video che generano un tasso di clic più elevato e magari su questo costruirci un nuovo format che io posso replicare a mio modo, chiaramente. Quindi posso prendere spunto per creare questo tipo di video. Poi ovviamente potrei aggiungere i video, per esempio, quelli che sono nei top 1-20%, nei 20-40%. Top 1-20% sono i migliori in assoluto, però ecco, voglio dire, se già ti prendi quelli che finiscano poi qui in top ads, già vuol dire che hanno un discreto successo, chiaramente. Chiaramente tutto questo può essere… lui mi suggerisce al di tua delle keyword, che vedremo dopo il keyword insight, però possiamo anche fare una ricerca per parole chiave. Per esempio, mettiamo caso che io qui, nel mio prodotto di punta, mettiamo caso del pantalone e jeans, no? E voglio vedere quelli che sono i video in evento i jeans. Chiaramente io non ho una categoria qui jeans, ok? O pantaloni. Quindi qua il trucco, tra virgolette, è cercare quel tipo di prodotto, per esempio pantaloni. Too many requests, ok, refresh. Anche scrivere in inglese a volte aiuta di più. Pants. E qua noi stiamo chiedendo, in Italia, pants, conversioni, per esempio ultimi sempre 30 giorni. Mettiamo quelli che sono più cliccati, per esempio ctr, e quando vediamo quelli che sono i contenuti video più cliccati, tra l’altro questo è il mio, questo qui, che stanno andando di più in questa categoria, praticamente, ok? E da lì uno comincia a capire se c’è un framework che posso replicare o no. Guarda, funziona questo stile di video. Funziona il video all’aperto o al chiuso. Funziona che io ci metto la faccia con la voce, perché poi l’obiettivo è proprio prendere questi video, analizzarli uno a uno e conservarli. Potete addirittura fare un ambito, filtrare per quelli che hanno avuto una reach maggiore, ovvero hanno raggiunto un pubblico più ampio, probabilmente anche perché ci hanno speso di più, quelli che hanno un passo di visualizzazione di due secondi più alto o di sei secondi più alto, ok? E quindi qui vi rendete conto dei vari obiettivi. Io di solito mi affido molto al CTR, perché CTR più alto vuol dire che l’interesse è alto, perché se blocco lo scroll su TikTok vuol dire che il video ha bucato lo schermo. Quindi io, come metrica, su tutte queste di solito mi affido moltissimo al CTR, devo essere sincero. La stessa cosa la possiamo fare in qualsiasi altro ambito, no? Quindi posso cercare, che ne so, boh, un ambito skin care, stesso tipo di ragionamento, stesso tipo di filtro e vedere questo. I consigli vi do è sempre di allargare anche, magari, agli Stati Uniti, dove sicuramente abbiamo molti più contenuti rispetto che all’Italia e magari trovate dei trend nuovi che in Italia ancora non sono così diffusi. Quindi in questo caso, pantaloni, Stati Uniti, per conversione 30 giorni, vedete quelli che sono i format che le persone usano di più, quelli che sono più pubblicati in questo ambito. Quindi non finisce qui, non finisce qui, perché, per esempio, prendendo un video, per esempio prendo questo qua, cliccandoci sopra, entriamo in un dettaglio molto più approfondito. Il dettaglio approfondito qual è? Sposto qui la mascherina. Sicuramente vedete il livello di interazioni che ha generato questo, ok? Le parole chiave che sono più frequenti, ma ne parleremo quando avremo il Keyword Insight dopo. E poi vediamo, per esempio, dov’è che durante la lunghezza del video, io adesso premo play, vedete? C’è la timeline del video. Vedete dove sono i punti in cui la gente clicca di più, è spinta di più a cliccare. Per esempio, qui vedete un classico video dove le persone osservano il video e verso più, verso la fine, tendono a cliccare il video, ok? Quindi i primi secondi cliccano meno, man mano che il video va avanti, le persone aumentano a cliccare. Dal sesto secondo in su, la gente comincia a cliccare. Quindi vuol dire che questo è un video non impulsivo, in questo caso, che clicco subito, appena ho visto, ma guardo, mi fa un’idea, ah carino, fammi vedere chi sono, e vado a cliccare. Posso analizzare il tasso di conversione, vedere dove avvengono le conversioni, in questo caso i shop, e anche qui vedo che, per esempio, le conversioni arrivano sul finale, quindi la gente attende la fine del video. Vedo dove sono più clicche, vedo dove avvengono le conversioni, questo è il tasso, queste sono le conversioni, vedo il tasso di permanenza, ovvero, chiaramente le persone saranno al 100%, vedranno il video, poi piano piano, durante la sua lunghezza, le persone cominciano a perderle. E qui posso vedere se le persone le perdono in un determinato momento, oppure se, di solito, la linea è simile a questa, devo essere sincero, proprio per il fatto che all’inizio le persone guardando il video smettano di vederlo. Ok? Però qui vi prendete conto il tasso di permanenza all’interno della visualizzazione del video, e poi sotto video colverati, chiaramente. Quindi questo è già un ottimo dato, e noi riusciamo a prendere come riferimento, che vi consiglio di analizzare. Se voi mi mettete qui, analizzate video per video, mi osservate, sicuramente riuscite a migliorare nettamente il vostro approccio a fare creatività, perché capite quali sono i formati che funzionano di più, semplicemente. Quindi questo, ripeto, è uno strumento di TikTok, è gratuito, non importa se facciate campagna di live, non è detto poi che voi usiate TikTok nella strategia, ma sicuramente è un formato che potete riciclare benissimo in meta, ok? Perché come ho detto all’inizio, TikTok influenza il modo creativo di tutta la parte di meta, ok? Quindi TopHats, sicuramente piattaforma da studiare, da guardare continuamente, perché cambiano continuamente. Quindi il primo punto delle TikTok TopHats l’abbiamo visto. Adesso andiamo sulle TikTok Top Products, ok? Che cos’è la Top Products? La Top Products è quest’altra zona di TikTok, questa qua. Qui semplicemente facciamo una ricerca simile, sempre Italia, categoria, e io posso vedere se c’è pantaloni, chiaramente non posso digitare, jeans non c’è, però magari sempre men’s clothing, qualcosa del genere, posso trovare, ok? Per esempio questo, intimo, uno può cercare le proprie categorie che gli interessano, beauty, un po’ fashion, un po’ cosa si potrebbe prendere, si potrebbe prendere scarpe, andiamo sulle scarpe dai, oppure andiamo sul beauty. Vedete, sotto categorie, per esempio potrei prendere skincare, ultimi sette giorni per dire, e vedere quelle che sono le categorie di prodotto che stanno andando di più in questi ultimi sette giorni. Per esempio le maschere facciali, le face mask stanno andando di più del 12%, i solari, visto che stiamo andando verso l’estate, stanno salendo del 18%, e così vi prendete conto, vedi, quelli per pulire la faccia, tonificate insomma la faccia, tipo dopo il trucco, roba simile, 58%. Quindi qui potete veramente capire quelli che sono i trend, vedi, crema e massaggio facciali, 200%. Se non abbiamo questo prodotto, perché non pensate di fare un contenuto e cominciare a spingere questo? Perché è fra i trend che stanno andando di più in questo momento, in questi ultimi sette giorni. Lui vi dice addirittura dei dati molto importanti per l’ADV, chiaramente basati su TikTok, per esempio il tasso di CTR medio, tasso di conversione medio, costo per acquisizione medio, costo, diciamo, che nell’ultima settimana è stato generato, cioè quanta spesa ha generato questo tipo di categoria, quanti like, quante condivisioni, quanti commenti, quante impression, quanti sessi condivisti. Se voglio entrare nel dettaglio, per esempio prendiamo skincare kits, qui vedete tutti questi parametri qua in un unico colpo d’occhio, cioè ragazzi, guardate che cavolo ci dà TikTok, ci mostra l’audience insight, ci dice esattamente che connotazione ha il nostro pubblico, quindi che facilità ha, gli interessi che ci sono e quali sono i video correlati più potenti in questo momento, ricollegandosi alle top ads che abbiamo visto prima. Tornando in performance analytics, sotto vedo per esempio la settimana, i sette giorni che ho appena messo, oppure posso mettere 30 e chiaramente vedere l’andamento dei parametri che voglio selezionare io, ok? Per esempio popolarità, voglio vedere la popolarità che l’andamento ha negli ultimi 30 giorni e vi rendete conto di tutto. Voglio vedere per esempio il costo, il cpa, il tasso di acquisizione se sta calando o cosa. Voglio vedere tutto quello che volete vedere, il tasso di conversione, com’è il tasso di conversione qui sopra, per esempio ultimamente vedo che converte meno, convertiva più in quest’altro periodo, e potete fare tutti i rinominamenti che volete. Ovviamente è fenomenale, perché se avete un prodotto in quella categoria lì, ma ricapite quelli che sono i trend del momento e magari cambiate squadra, adattate le vostre campagne pubblicitarie in modo da riflettere quello che le persone stanno chiedendo alla fine di più, perché hanno interagito di più con questi tipi di prodotti. Per esempio io seguo un brand Skincare, un paio di settimane fa c’era un boom sull’acne, ho detto scusatemi ma perché non mi fai un video sull’acne? Ho fatto un video sull’acne e ho spinto quello, ok? Quindi bisogna abituarsi a avere un approccio alla creatività flessibile e seguire appunto il trend, perché queste piattaforme ci danno questi dati, sono un ottimo punto di partenza per spingere poi in ADV quei contenuti che stanno andando molto forti. Quindi abbiamo detto top ads, abbiamo detto top products, l’ultimo uscito da parte di TikTok al momento, keyword insights, dove qui praticamente facciamo sempre un ragionamento simile, scegliamo il mercato, qui possiamo vedere la vista sotto forma di cloud, però prima diamogli un riferimento obiettivo, conversioni per esempio, e product sale, almeno si parla di vendite, scegliamo la categoria, industria per esempio, prendiamo sempre il nostro beauty come settore, prendiamo skin care e vediamo quelli che sono le parole più frequenti nei termini in Italia che parlano di skin care, cioè pagamento alla consegna, spedizione gratuita, offerte a 2 per 1. Quindi segnali che lancia l’Italia il settore skin care è chiaro, cercano la spedizione gratuita, offerte e pagamento alla consegna. Chiaramente qui sto volendo gli ultimi sette giorni, posso allargarmi a 30, ok, e vedo quelli che sono le cose che le persone diciamo vedranno di più all’interno dell’adv, come vedete sconti, consegna, rughe, siero, acne, come vi dicevo, entro 48 ore, per cui se volete qualcuna di queste caratteristiche, perché non fare un bel video e dove nel copy ci andrà per pagare alla consegna, oppure spedizione gratuita su ordini ebo, entro 48 ore, tutta questa roba qua e riuscite a massimizzare l’efforto della vostra creatività. Ok, potete vedere la modalità cloud, è ovviamente ordinale per CTR, per esempio quali sono le parole negli adv in ambito skin care che convertono i primi ultimi sette giorni? Rughe. Quindi ho un prodotto che risolve le rughe? Perché non fare un adv dove mettiamo subito una bella headline? Vuoi risolvere il problema con le rughe? Boom! E poi magari se abbiamo spedizione gratuita, un’offerta speciale, un bundle, una spedizione veloce, la esalpiamo perché sono uno degli elementi che la gente apprezza di più. Cioè ci sta dicendo come dobbiamo migliorare le creatività praticamente. Se andiamo sulla modalità invece tabellare, rivediamo le stesse parole con dei dati molto più precisi, per esempio sul tasso di interessamento, di popolarità di quel termine, con tutti i parametri che abbiamo già visto prima e in più vi fa vedere in dettaglio i video che si comportano a quel modo. Per esempio qui vedete proprio parole chiave relative, breakout, ecco qui, altra tipologia di parole chiave, più popolari, pagamento alla consegna, spedizione gratuita, cioè vedete proprio quello che usa, i hashtag che vengono utilizzati e sopra per esempio un post che ho beccato in questo caso sulla spedizione gratuita, no? Spedizione intercontattuale lavorativa e pagamento alla consegna. Voglio vedere altre tipologie di parole attorno di qua, per esempio quanti video ci sono qui dentro, su offerta 2×1, apro questo, ora non mi fa vedere niente, probabilmente non c’è più, è stato fatto quel video. Andiamo su dove c’è un po’ più di mercato, per esempio Stati Uniti, tolgo l’Italia, skin care, conversion, ecco qua, queste sono le cose che chiedono di più negli Stati Uniti, prendo per esempio Acne, vi sto guardando prima, almeno con molti più dati, e qui vedo proprio esattamente i copy che stanno andando di più con il tasso di clic, cioè vi rendete conto che io riesci a smontare completamente e fare una ricerca inversa rispetto all’AdLibrary method. L’AdLibrary method interroga l’azienda e fa vedere gli annunci di quell’azienda, qui io interrogo il mercato, interrogo, e dico mi dici in questo settore, in questo mercato, come sono le creatività che performano meglio? Quindi vedo quelli che sono i copy, vedo la tipologia di ADV, voiceover, ad text, quindi capisco se in questo caso c’è il voiceover sopra, qui c’è un testo sopra, qui c’è un text overlay, quindi c’è il testo sopra il video, cioè capite bene tutto quello che compone un video di successo, e chiaramente potete vedere il video per rendervi conto di quello che è, ok? Per esempio questo è uno con il text overlay, quindi c’è il testo sopra il video. Qui c’è già con questi avete elementi per divertirvi a analizzare e tenere continuamente la mente allenata su quelle che sono le creatività che performano di più in determinati settori, in determinati mercati, soprattutto prendendo l’ispirazione dagli Stati Uniti per poi portarle in Italia direttamente. Visto che in Italia non c’è tantissima competizione in TikTok ADV, perché i costi sono abbastanza alti, ma TikTok ADV detta le basi dell’advertising alla fine creativo. Per cui vi consiglio veramente di farvelo come alleato questo, perché vi sta dicendo esattamente cosa la gente vuole, in che formato vuole, tutto. Avete tutto a disposizione. Quindi TikTok Creative TV Center, Inspiration, Top Ads Dashboard, Top Products e poi Keyword Insight. Date un occhio anche agli altri, perché comunque sono risorse che lui mette a disposizione, alcune più adatte per l’organico, meno per l’ADV. Quello che vi ho fatto vedere io ora è molto legato all’ADV, chiaramente, però funziona anche in organico, perché sono contenuti che uno può riciclare anche su un piano editoriale social, chiaramente. Ci sono i trend dove potete vedere quelle che sono le canzoni che vanno di più, gli hashtag, però ecco io ho dato quelle che sono le tre zone fondamentali per chi fa ADV, per allenare il processo creativo e migliorare la qualità delle creatività che vanno utilizzate. Quindi abbiamo visto questi quattro tool, altri due che sono chiaramente più utilizzabili in ambito copy, a mio avviso, però mi dà anche delle idee, UberSuggest. UberSuggest perché è fatto molto bene, perché io lo uso per capire, per esempio, in un determinato ambito, ricerca keyword, un po’ come answer the public, come per esempio cerco skin care in Italia, in italiano, e mi faccio dare dei volumi di ricerca. Capisco quelle che sono le fasce di età degli utenti, questo è un dato che, per esempio, answer the public non mi dà. Quindi io qui, è vero che vado su un tipo di ricerca che strizza tu l’occhio alla SEO e alla parte pay per click di Google Ads, ok? Però in questo caso mi interessa molto perché voglio vedere l’andamento delle ricerche skin care e quindi incrociare con quelle che sono le richieste che ci sono dei prodotti skin care in questo momento. Per cui se io poi alla fine vedo che le persone in ambito skin care stanno cercando, che ne so, un siero facciale particolare così, ma io cerco la confermatica qui sopra, cerco di capire cos’è che la gente cerca e per un dato prodotto, ora ho messo skin care, ma se metto contorno occhi, io vado a raffinare la mia ricerca contorno occhi. Qual è la fascia d’età che ha più bisogno del contorno occhi? Fascia d’età degli utenti che effettuano questa ricerca. E quindi mi rendo conto su dov’è che devo andare a mirare gli annunci. So che la maggior parte è 25-34 anni e poi seguita dai 35-44. Chiaramente un 18-24 ha ancora una differenza a problemi di contorno occhi. Guardo quelle che sono le ricerche abbinate a questo e quindi capisco se c’è qualcosa, ma soprattutto vado a fare la visualizzazione keyword che ricorda Answer the Public, contorno occhi. Ecco qua, questo ricorda moltissimo Answer the Public, posso visualizzare tabellare o in questa modalità qua. E qui, per esempio, questo potrebbe essere ottimo per essere look iniziale, il titolo, il copy iniziale di una frase di un copy in adb o della prima schermata di un annuncio. Per esempio, immaginate un annuncio dove magari sopra ci metto. Come fare i contorni occhi? Domanda. E’ magnetico. Faccio subito vedere questo. Ti faccio vedere questo tipo di tecnica applicata. Per esempio, vado qua, entro su questo. Questo è un brand che seguiamo. Per esempio, se vedete qui, liquidi nel bagaglio in mano. Come portare con te i tuoi prodotti beauty preferiti? Esfolazione del cuoio capelluto. Cioè, lo usiamo anche in piano editoriale, chiaramente. Preparare i capelli all’asciugatura. O se vado anche più indietro, vediamo come cambia la pelle in menopausa. Cioè, sono tutte domande che intercettiamo attraverso, per esempio, Uber Suggest o Answer the Public, dove poi prendiamo quello che le persone cercano di più, lo trasformiamo in creatività da usare in un piano editoriale. Quanto sono elastici i tuoi capelli? Cosa succede ai tuoi capelli con il freddo? Cioè, sono tutte domande che cerchiamo di prendere in base alla stagione, in base al momento, al trend che c’è. E su quello poi li promuoviamo. Magari sono contenuti anche che generano facilmente un engagement facile. Per esempio, se vado parecchio indietro, posso vedere dei post dove si va veramente a… si vede ancora di più questo tipo di trend. Vado un attimino più indietro, si nota subito. E sono tutti post che ho praticamente anche riutilizzato in adb, perché li ho presi e li ho ripromossi indipendentemente dal piano editoriale. Tra questi, perché è importante pulire la spazzola? Poi, eccolo qua, come valorizzare i miei ricci? Meglio la maschera o il balsamo? Tutte domande che abbiamo estrapolato da ricerche di questo tipo. Quindi vediamo, cosa fa il contorno occhi? Bene, cosa fa il contorno occhi? Se è una ricerca molto forte, perché non faccio un post, in questo caso educativo, che mi aiuta anche a capire, a posizionarmi come brand? Io sono bravo, ti spiego cosa serve il contorno occhi. Metto la vendita del contorno occhi in un secondo piano. Perché siamo abituati sempre, anche questo discorso, siamo abituati a vendere sempre. Prima di vendere bisogna posizionare, ok? In modo che, e qui Jacopo Matteuzzi gli andrebbe fatto un oracolo in questo, cioè dobbiamo sviluppare più possibile l’effetto inbound, ok? Dove le persone dovranno essere loro a dire, a cazzo voglio io quel prodotto lì, perché so che quello è il migliore. Cioè non dobbiamo noi forzare sulla vendita, deve essere la vendita che nasce spontanea in seguito a un contenuto. In questo modo qui seminiamo tantissimo, in modo che nella testa della persona arrivi una percezione, un valore percepito di quel brand, che poi si convince a dire questo è il prodotto adatto a me, e so che non me ne frega se poi l’altro lo fanno a sfondo, io voglio questo. A quel punto il prezzo va in secondo piano, non conta più il costo, ma conta il fatto che io voglio quel tipo di prodotto. Io uso tantissimo UberSuggest, in questo ho anche Answer the Public, però ora ovviamente sto usando tanto UberSuggest per il fatto che ho introdotto questo tipo di ricerca, praticamente copiata da Answer the Public, ma copiata relativamente. Answer the Public è sempre di Niel Patella, quindi si gioca sempre in casa. Certi GPT o tutti quelli di intelligenza artificiale sono ottimi strumenti, io ve li ho messo qui perché sicuramente aiutano a trovare ispirazione per dei contenuti da fare, quindi va benissimo usare l’intelligenza artificiale. Io la usavo anche prima che certi GPT, per esempio, venisse, estrodesse con altri strumenti come Copy.ai, come Bright Sonic o come, orammi realmente l’altro, è lo Scribe. Insomma, tutti strumenti dove, dando gli in pasto un riferimento, un argomento, un tema, magari delle idee su come scrivere un copy o quant’altro. Quindi questi per me sono gli elementi iniziali per questa famosa analisi che vi dicevo. Come inizialmente vi ho parlato della creatività di oggi che ha un ruolo molto fondamentale, chiaramente, e quello a cui mi voglio ripollegare, anche se ho dedicato una parte, una sezione apposta, è appunto il ruolo della creatività come targeting, ok? Infatti in un mondo in cui noi avremo sempre meno controllo sul target e quindi dovremmo lasciare più fiducia possibile alle piattaforme, ecco che la creatività ci aiuta a dire voglio questo tipo di target, devo fare una creatività che agganci quel tipo di target, che lo blocchi, che quindi che parli quel linguaggio, che sia in grado di stoppare lo scroll di quella persona, ok? Per fare tutto questo bisogna fare, io di solito, stratifico molto le creatività in modo da fare, soprattutto anche nel remarketing, un viaggio, far fare un viaggio alla persona e dare tanti input, tanti segnali, in modo da quella persona convincerla e fargli percepire il valore vero del brand che stiamo promuovendo. Voglio farvi vedere, appunto, alcuni elementi da considerare. Prima, cioè, elementi da considerare che io uso continuamente nella campagna di video. Allora, faccio una lista della spesa, ma perché questo deve essermi un assist a farvi vedere poi casi studio, no? Tutte queste cose adesso ve le farò rivedere live su delle campagne di video, attive, che ho attive. Altre curiosità, vedrete molte creatività in cui il ruolo non è vendere, convertire, ma il ruolo è interagire, cominciare a fare entrare nelle grazie le persone, allargarmi il pubblico, stimolare curiosità e interessi e posizionarmi in qualche modo. Quindi, nel piano ADV, prevedo sempre delle creatività che abbiano un ruolo secondario rispetto a quelle principali, ma dove l’obiettivo è vero che è secondario, ma è anche primario, perché mi allarghi alle marketing, porto più visibilità al profilo, quindi si cresce tutti di conseguenza. Alcune creatività vedremo con volte di persona, cioè, dove il volto, anche sulla creatività basica, eleva completamente la creatività e quindi dà un tono molto superiore. Elementi in movimento, vedremo come anche una semplice immagine statica, però anche un po’ brutta magari, però con degli effetti di movimento, riesce a prendere forma, a dire, ah cavolo, bello, figo, ma se prendiamo nell’individuale, nel singolo elemento, se prendiamo un singolo elemento magari fa cacare, passatemi i temi, no? Quindi, elementi in movimento che bloccano lo scroll, il rispetto del brand e l’etica del brand fondamentale, cioè se ci sono dei colori, degli asset, font, usare sempre quel mood che lo riconosce, lo rende riconoscibile. Poi, chiaramente, prevedere sempre un rispetto dei sottotitoli e degli overlay della piattaforma, ovvero le piattaforme, per esempio, pensiamo ai reel, alle storie, hanno degli elementi anche su TikTok obbligati, no? Dove c’è, che ne so, lo spazio per i commenti, il titolo del brand in alto. Quindi, quando fate attività, pensate a dove compare, per esempio, un sottotitolo o dove magari mettete una scritta o un elemento di design, perché se va in contrasto con degli elementi della struttura della piattaforma, a volte poi non si legge bene il copy, va in un angolo cieco. Quindi, pensate bene al contenuto, mi va bene se lo uso nelle storie, mi va bene se lo uso in reel, non è che poi viene un accrocchio, io a volte vedo delle attività sulle storie, sui reel, dove non leggo niente perché sono tutte messe in spazi pubblicitati sbagliati. Quindi fate prima un check che nella creatività non ci siano elementi che vanno a dare noia, a sovrapporsi con gli elementi della piattaforma. In ogni caso, la semplicità vince. A volte creatività complessa funziona sempre meglio quella semplice. UGC, che è il formato, chiaramente, che spacca di brutto, perché il contenuto che viene generato dall’utente è vero e naturale, le persone apprezzano. E poi testare anche formati diversi, gli stessi UGC, l’unboxing, l’how-to, quindi come si fa a fare una cosa, formati diversi come video, caroselli, singola immagine. Cioè, avere un pacco a dirvi variegato il più possibile, in modo da vedere anche quelli che sono i formati che performano meglio. Né per quanto riguarda il mindset, ora tutte le reel le vediamo organizzate dentro i casi studio. Io una delle cose, io vi farò vedere per esempio Canva, vi apro il mio Canva, vi faccio vedere alcune creatività fatte dentro anche delle ADV, però il concetto di apro Canva, piglio il template e lo personalizzo, non basta più. Cioè, secondo me bisogna cominciare a ragionare su delle creatività un po’ più originali. Quindi va benissimo Canva come strumento, però poi bisogna metterci qualcosa che lo rende unico, ok? Cominciare a lavorare su delle creatività un po’ più appunto artigianali, un po’ più vere, perché siamo abituati tutti che ormai usano gli stessi template. Io vado in giro, anche i colleghi vedo usando le grafiche e mi sembra proprio di vedere la sagra dello stock, mi sembra di vedere, no? Immagini utilizzate, illustrazioni e il template, quasi mi ricordo nomi dei template. Ecco, in un mondo di omogeneità dove tutti usano la stessa roba, un minimo di originalità sono le 10. Poi adattamenti a vari placement, quindi se vado sulle stories, sui feed adattarsi bene. Fare degli asset scalabili, ovvero che magari se devo fare un aggiornamento riesco a replicare velocemente in serie quel tipo di cosa, penso a un franchising, penso a una ripetitività di una campagna pubblicitaria e vedremo come. E poi fare adb in base al momento esatto nel customer journey, cioè se una persona è nel remarketing, se la persona è iscritto, non è iscritto, cioè se noi ognuno deve avere un segnale diverso in modo da farlo avanzare allo step successivo. Quindi nelle campagne, vi farò vedere proprio ora il punto successivo, vedremo appunto come distribuisco, stratifico, mi piace usare questo termine, stratifico le creatività all’interno delle campagne pubblicitarie. Poi chiaramente coinvolgere il brand nel creare contenuti, cerchiamo di educare anche il brand stesso, l’azienda a creare dei contenuti, non sempre appoggiarsi a delle grafiche prefatte. E pensare agli angoli, cioè ogni prodotto può essere venduto, per dir un termine molto forte, venduto su angoli diversi, penso a bottiglia dell’acqua, potrei usare il ramo di sentirsi, come dire, in forma durante l’attività fisica, di sentirsi idratati durante la cena col lavoro, ognuno di questi ha un angolo, quindi magari lo stesso prodotto posso riciclarlo in più ambienti.

Trascrizione

Salve a tutti, oggi parliamo del processo creativo nell’advertising. Io sono Alessandro Sangioni, mi occupo di ADV e di Marketing Automation. In questa lezione voglio approfondire appunto il mio metodo, cercherò insomma di farvi approcciare appunto a un metodo nella creazione appunto delle creatività che si usa nell’advertising, da TikTok a Facebook, quindi a tutto il mondo meta, chiaramente Instagram. È una parte molto delicata perché oggi diciamo che la creatività è sempre avuto un ruolo importante, ma oggi ancora di più per tutto il discorso del targeting. Infatti approfondiremo molto come targettizzare con la creatività, cosa che è un aspetto che oggi dobbiamo conviverci perché non abbiamo più il classico targettizzo per interessi, si sta un po’ perdendo, si sta andando verso più nella direzione delle black box, quindi se pensiamo un po’ tutte le piattaforme da Google con le performance max, ad esempio Facebook con le avvantagge plus, o anche in TikTok con le smart campaign, alla fine si sta andando in una direzione in cui lasciamo fare tutto possibile la piattaforma, il suo algoritmo, e noi ci concentriamo più sulla strategia e sulla parte di creatività. Quindi non c’è più il concetto targettizzo 18-24 interessati a sport, usiamo la creatività per fare il targeting. Per questo avere un processo creativo, avere un mindset per la creazione di questi contenuti sicuramente è fondamentale. Quindi vi farò vedere diversi casi studio, aprirò degli account, mi sbottonerò le mie campagne pubblicitarie in modo da far vedere i ragionamenti che ci sono dietro e farvi capire come magari anche un contenuto di un brand o di un’azienda che seguite, anche se non è al top, come renderlo veramente presentabile nelle campagne advertising e quindi dargli un tono, dargli un valore, in modo che dall’altra parte le persone, anche se non abbiamo un contenuto di altissima qualità, riusciamo però a dargli quel valore e quella comunicazione che metta. Quindi partiamo subito appunto dalla parte iniziale, vabbè questo sono io, ho già detto se ci sono dei riferimenti di quello che faccio, appunto advertising e marketing information, ho questo libro sull’appunto sulla marketing information avanzata, dove tra l’altro ha prefazione del nostro amico Flavio Mazzanti, che tutti conosciamo, e anche il contributo di Paolino Virciglio e di Jacopo Matteuzzi, che ovviamente fanno parte della famiglia Studio Sama. Detto questo entriamo in vivo, nella prima fase della creazione del processo creativo, l’audit iniziale. Si parte sempre dall’analisi e io adesso voglio condividere appunto il mio metodo, ok? Il metodo lo divido in due fasi, un’analisi interna e un’analisi esterna. L’analisi interna è proprio interrogare il cliente, fare un’intervista al cliente e capire che cavolo di roba ci dà a disposizione, no? Perché noi possiamo fare il piano strategico più bello del mondo, quindi ipotizzare questa strategia, questo pubblico, questo target e tutto, però io vorrei capire anche quali contenuti ho a disposizione, ok? Con quali elementi posso giocare la mia partita, altrimenti riesco difficilmente a ipotizzare una squadra da mettere in campo, ok? Voglio prima conoscere quelli che sono i giocatori disponibili. Quindi in questo caso voglio capire che foto ho, che materiali video ho, ok? E magari se non ce li ho questi video, se sono un po’ scarenti, se c’è una disponibilità da parte del brand, dell’azienda, di poterli sviluppare di nuovi. Perché se mi frenano subito dicendo, guarda, queste sono le foto, prima di giugno non le rifacciamo nuove, prima di ottobre non le rifacciamo nuove, mi rendo anche conto di come muovere i fili di tutta la strategia, chiaramente, no? E quindi posso capire, devo fare qualche creatività io? Devo pensare a qualche altro tipo di cosa? Ecco, quindi questo è un po’ un ragionamento da fare, capire che materiale abbiamo a disposizione. L’altro tipo di analisi è quello di analizzare ovviamente il competitor, classico di tutte le fasi della strategia. Si analizza le creatività, si analizza il copy, si analizza il sito, si analizza tutto di un competitor. In questo caso dobbiamo analizzare le creatività usate in ADV. Io come creatività intendo anche il copy, perché vedremo, ho dedicato un capitolo anche a questo, che il copy fa comunque parte della creatività. O a volte è dentro la creatività. Quindi il copy è un elemento fondamentale. Detto questo, il primo passo, appunto, secondo me, nell’analisi esterna è quello di, ve lo dico proprio da tatuare addosso, rendere consapevole l’azienda che stiamo seguendo dei materiali che gli altri competitor stanno utilizzando. Cioè, a volte c’è l’ingenuità oppure dell’azienda, la presupposizione, che magari, no, abbiamo queste foto, ma vanno bene, usiamo queste. Quando magari non si sa cosa stanno facendo gli altri. Ecco, io nel mio processo tendo a fare questa cosa qua. Questo documento che vedete qui al lato è un documento che io creo. Io uso Notion. Guarda, comincio subito a aprire un po’ di piattaforme. Io uso Notion come piattaforma per fare tanta roba, sinceramente. E, per esempio, in Notion io voglio fare una libreria dove ci metto tutti i competitor, diretti o indiretti, nel senso che magari non è lo stesso identico settore. Che ne so, prodotti per capelli, ci posso mettere magari qualcosa legato comunque al mondo del beauty. Però, dove magari so che in quel tipo di brand posso rivedere qualche mio annuncio. Cioè, posso prendere degli spunti per fare le mie creatività. Adesso vi faccio proprio una demo di una dashboard che è esattamente quella che avete appena visto nelle slide, che appunto vi rimane. Ad appena carica questo, nel frattempo ritorno sulle slide. Ecco, in questo documento, praticamente io vado a mettere il nome del brand. Si vede direttamente qui il nome del brand che vi tengo che sia nello stesso mood del brand che sto seguendo. Il sito web, il profilo Instagram e poi metto la libreria di Facebook, la Meta Library, che mi serve semplicemente per avere un link veloce. Eccolo qua. Prendo, per esempio, Balik. Analisi contenuti e competitor. Ecco il documento che vi stavo facendo vedere. Eccolo qua. Questo è il mio tabellone. Dove io qui ho messo? Guardate quanti sono. Sono tanti. Sono diversi brand. Tutti nello stesso ambito. Qui si sta parlando dello specifico di prodotti per capelli, insomma, nel beauty. Estetica, capelli, makeup e roba simile. E per ognuno di questi ho un link che mi apre direttamente la Lab Library. In questo modo io vedo esattamente, al colpo d’occhio, senza stare a ricercare quali sono i contenuti che questo brand sta promuovendo in questo specifico momento. Quindi, che ne so, prendo questo, clicco sul link e vedo tutto il parco ADV aperto. Ok? Io questo documento, prima di tutto, oltre a tenerlo per me per vedere velocemente quali sono le nuove campagne che questa azienda sta promuovendo, io una delle cose che faccio più velocemente qui è condividerlo questo con i clienti. Perché se i clienti lo rendono consapevole, quello dicevo prima, renderlo consapevole di come si sta muovendo un competitor, di quali attività sta facendo. Magari si rende conto che lui è in difetto nella presenza dei contenuti e quindi magari è spinto dalla volontà di dire, guarda, è vero Alessandro, hai ragione, noi abbiamo dei contenuti, abbiamo sempre quelli, non li aggiorniamo mai, oppure sono scazzi rispetto a questi. Ok? Quindi l’obiettivo di renderlo consapevole vuol dire rendere il cliente un alleato. Perché alla fine lui riconosce in primis che il suo parco db non è all’altezza rispetto ad altri e quindi magari nasce la motivazione di dover fare nuovi contenuti, nel doverli creare o comunque migliorare la qualità di quelli che stiamo già utilizzando. Io quindi quello che mi invito proprio subito è di fare una semplice tabella alla fine, per usare quello che mi pare. Io di solito uso proprio questo format qua e poi apro la libreria degli annunci di Facebook, quindi semplicemente la library che è questa, cerco l’azienda sulla quale mi voglio, diciamo, appoggiare, per esempio cerco Studio Samo e vedo tutti gli annunci in questo monito attivi, per esempio Studio Samo, prendo il link che vediamo qua su e me lo metto all’interno della tabella. Se dovessi farlo qui, Studio Samo, anche se non c’entra niente con prodotti di make up, e mi metto il link. Ecco fatto. Cioè non ci vuole un attimo. Però il bello è che questo link è aggiornato in tempo reale, cioè se lo apro fai un mese e vedo gli annunci in quel momento attivi. Quindi il bello di questo è appunto il fatto di non dover tutte le volte impazzire anche a ricordarsi quelli che sono i competitor, perché a volte uno dice aspetta qual era quel brand simile al mio, mi piacciono tanto gli annunci ai fan, succede questo. No, qui non succede, perché io se trovo un brand nuovo prendo e lo aggiungo in lista, ok? Se vedo che da quel brand ci posso prendere qualcosa. Io vi consiglio di prendere ispirazione dal mercato italiano, ma anche dal mercato statunitense, che di solito è sempre più avanti di noi sulle creative. Quindi magari guardate sti brand italiani per vicinanza, per capire i brand su cosa stanno promuovendo e come lo fanno, ma dato anche un occhio a brand oltreoceano, proprio per capire quali sono i brand che potrebbero arrivare, sia in ambito di prodotti, sia anche in ambito di tipologia di contenuto, di come viene comunicato quel tipo di contenuto. Vi fate una tabellina in questo modo qui, condividete la tabella con il cliente e il cliente comincia a essere un vostro alleato. Io ho clienti che quando gli mostro questo diventano talmente dipendenti che diventano veramente un tuo alleato nelle campagne pubblicitari. Dice, ho visto un video ieri fatto da quello, vogliamo farlo simile, no? Ora copiarne non si copia chiaramente, no? Però un’ispirazione sì, ok? Questo secondo me è il punto numero uno, proprio chiaro. Tornando alle slide, anche se ci starò veramente poco con queste slide, quindi il primo punto dell’analisi esterna è appunto fare questo secondo me, dare, visto che Meta ci dà questa libreria di iniziazioni, la Facebook Ad Library, Meta Ad Library, chiamiamola come vogliamo, io la userei proprio per far vedere il partner di Facebook e Instagram di un’azienda, condividendola con il cliente. Poi, qui ho elencato dei tool, vediamo, Facebook Ad Library l’abbiamo appena vista. Gli altri tool, adesso vi faccio vedere, sono tutti tool che hanno un ruolo specifico nell’influenzazione, chiamiamola così, delle creatività che poi andrò a fare. In primis è fatto da TikTok. Non è detto che questa cosa qui poi vuol dire che devo fare campagne su TikTok, attenzione, però TikTok sicuramente influenza il mood creativo delle delle creatività, scusate il gioco di parole, no? Perché chiaramente se pensiamo ai villi, alle storie, oggi anche su Instagram c’è molto di TikTok, chiaramente, quindi vedere quello che sta andando di più su TikTok, visto che TikTok ha una libreria molto interessante che è dentro il Creative Center, ora faccio subito vedere questa roba qui a livello pratico, vedere cosa sta andando lì sopra c’è d’aiuto per capire quali contenuti, come costruire dei primari contenuti, prendere questi contenuti e farli nostri per poi utilizzarli nelle campagne, anche se magari non andiamo su TikTok e rimaniamo per esempio dentro Meta, con Instagram o Facebook. TikTok ha una libreria molto interessante dentro il Creative Center, che è divisa in tre parti principalmente, top ads, che dove si vedono gli annunci più performanti in un determinato settore, paese, top products, dove vediamo i prodotti più rilevanti, una specie di Google trend dell’advertising, dove ci dice in ambito, che ne so, beauty in Italia sta andando, penso, contorno occhi e quindi noi capiamo che questo è il momento di spingere una ricordibile prodotto, fenomenale questo tipo di tool, ma adesso li guardiamo uno per uno e rimanendo sempre sul tema TikTok, è la Keyword Insights, che al momento è uno degli ultimi prodotti usciti da TikTok, che ci permette di analizzare quali sono i copy contenuti all’interno delle creative migliori a livello di performance, quindi veramente già con questi tre strumenti di TikTok riusciamo a renderci conto di quali sono i materiali visivi delle creatività che dobbiamo sviluppare, come dobbiamo svilupparle e facciamo subito un esempio. Quindi vado subito, ripeto, non è minimamente obbligatorio fare campagne su TikTok per usare questo tipo di strumento, non è obbligatorio essere su TikTok per usare questo, cioè questo potete usarlo liberamente, cercate su Google TikTok top ads, arriverete in questa pagina qua. In questa pagina qua, se non avete un account creato, perché vi dà la possibilità addirittura di crearvi una My Collection, dove voi potete salvarvi i video che avete notato in una vostra cartellina, per esempio 1921 Inspiration o Saved Ads, di salvarvi quindi i vostri annunci e di poterli ritrovare velocemente, insomma, perché l’avete memorizzato tra i preferiti del vostro account. Dunque, dentro questo, questo è il Creative Center, TikTok Creative Center, Inspiration, Top Ads, si parte da qui. Come usare questo tipo di strumento? Allora, lo strumento, come vi dicevo prima, serve per capire quali sono i video che performano meglio in determinati paesi, settori, obiettivi, in un arco di tempo predefinito. Per esempio, facciamo esempio, mettiamo a caso brand di prodotti streetwear, per esempio pantaloni, jeans, maglie, t-shirt, no? Io vorrei dire, in Italia, ok? Quindi qua, vedete, ho già selezionato Italia. Posso scegliere, per esempio, industria, industria settore, possiamo tradurla come settore, e qui vedete ci sono tanti settori e micro settori all’interno. Per esempio, men’s clothing, ok? Abbigliamento uomo. Mi consiglio di smontare uno per, così almeno vi fate un’idea per uomo, magari poi è stessa cosa fatta per donna e via di qui. Cioè, perché se li mettete insieme poi magari confondete. Andate in verticale nell’analisi. Per esempio, men’s clothing, quindi abbigliamento da uomo, poi guardate se c’è qualcosa che si addice di più al vostro tipo di stile, per esempio abbigliamento da cerimonia elegante, orologi, genielle lìa, o roba simile. E poi, levo l’audio perché sennò so già che mi avrò una botta in cuffia quando vado a vedere queste qui. E poi scegliamo, per esempio, l’intervallo di tempo, 7-30 giorni, l’obiettivo. Ecco, questo è fondamentale perché qui vi condiziona il tipo di video che gli andiamo a chiedere. Cioè, se io voglio fare campagne che vendano su un e-commerce, io di questi non metterò niente, io uso conversion e product sales. Punto. Cioè, io voglio quelli che sono, se analizziamo questo filtro che ho costruito, io gli sto chiedendo, mostrami i video in Italia sull’argomento abbigliamento uomo che performano meglio negli ultimi 30 giorni riguardo conversioni e vendite di prodotto, ok? E questo è il risultato del mio filtro, ok? Posso vedere quelli che sono i vari contenuti, passarci sopra e capire quelli che sono i trend migliori, ok? Quindi qui posso rendermi conto quali sono i formati, lo stile di comunicazione e tutto quanto. Attenzione perché non è finita, perché noi qui stiamo vedendo quelli che finiscano più spesso nei per te, for you. Se vogliamo vedere, per esempio, quelli che sono i format visivi più cliccati, è diverso da quelli che finiscano nei per te. Basta filtrare per CTR e lui ci fa vedere esattamente quelli che sono i video in questo ambito qui, in questo settore che abbiamo detto, che generano più clic in Italia, abbigliamento uomo, conversioni, 30 giorni, oppure 7 giorni, ok? Se voglio stringere ancora di più. Non andrei oltre i 30 perché già a 180 i trend cambiano continuamente, soprattutto su TikTok. Però io qui sto vedendo quelli che sono i video che generano un tasso di clic più elevato e magari su questo costruirci un nuovo format che io posso replicare a mio modo, chiaramente. Quindi posso prendere spunto per creare questo tipo di video. Poi ovviamente potrei aggiungere i video, per esempio, quelli che sono nei top 1-20%, nei 20-40%. Top 1-20% sono i migliori in assoluto, però ecco, voglio dire, se già ti prendi quelli che finiscano poi qui in top ads, già vuol dire che hanno un discreto successo, chiaramente. Chiaramente tutto questo può essere… lui mi suggerisce al di tua delle keyword, che vedremo dopo il keyword insight, però possiamo anche fare una ricerca per parole chiave. Per esempio, mettiamo caso che io qui, nel mio prodotto di punta, mettiamo caso del pantalone e jeans, no? E voglio vedere quelli che sono i video in evento i jeans. Chiaramente io non ho una categoria qui jeans, ok? O pantaloni. Quindi qua il trucco, tra virgolette, è cercare quel tipo di prodotto, per esempio pantaloni. Too many requests, ok, refresh. Anche scrivere in inglese a volte aiuta di più. Pants. E qua noi stiamo chiedendo, in Italia, pants, conversioni, per esempio ultimi sempre 30 giorni. Mettiamo quelli che sono più cliccati, per esempio ctr, e quando vediamo quelli che sono i contenuti video più cliccati, tra l’altro questo è il mio, questo qui, che stanno andando di più in questa categoria, praticamente, ok? E da lì uno comincia a capire se c’è un framework che posso replicare o no. Guarda, funziona questo stile di video. Funziona il video all’aperto o al chiuso. Funziona che io ci metto la faccia con la voce, perché poi l’obiettivo è proprio prendere questi video, analizzarli uno a uno e conservarli. Potete addirittura fare un ambito, filtrare per quelli che hanno avuto una reach maggiore, ovvero hanno raggiunto un pubblico più ampio, probabilmente anche perché ci hanno speso di più, quelli che hanno un passo di visualizzazione di due secondi più alto o di sei secondi più alto, ok? E quindi qui vi rendete conto dei vari obiettivi. Io di solito mi affido molto al CTR, perché CTR più alto vuol dire che l’interesse è alto, perché se blocco lo scroll su TikTok vuol dire che il video ha bucato lo schermo. Quindi io, come metrica, su tutte queste di solito mi affido moltissimo al CTR, devo essere sincero. La stessa cosa la possiamo fare in qualsiasi altro ambito, no? Quindi posso cercare, che ne so, boh, un ambito skin care, stesso tipo di ragionamento, stesso tipo di filtro e vedere questo. I consigli vi do è sempre di allargare anche, magari, agli Stati Uniti, dove sicuramente abbiamo molti più contenuti rispetto che all’Italia e magari trovate dei trend nuovi che in Italia ancora non sono così diffusi. Quindi in questo caso, pantaloni, Stati Uniti, per conversione 30 giorni, vedete quelli che sono i format che le persone usano di più, quelli che sono più pubblicati in questo ambito. Quindi non finisce qui, non finisce qui, perché, per esempio, prendendo un video, per esempio prendo questo qua, cliccandoci sopra, entriamo in un dettaglio molto più approfondito. Il dettaglio approfondito qual è? Sposto qui la mascherina. Sicuramente vedete il livello di interazioni che ha generato questo, ok? Le parole chiave che sono più frequenti, ma ne parleremo quando avremo il Keyword Insight dopo. E poi vediamo, per esempio, dov’è che durante la lunghezza del video, io adesso premo play, vedete? C’è la timeline del video. Vedete dove sono i punti in cui la gente clicca di più, è spinta di più a cliccare. Per esempio, qui vedete un classico video dove le persone osservano il video e verso più, verso la fine, tendono a cliccare il video, ok? Quindi i primi secondi cliccano meno, man mano che il video va avanti, le persone aumentano a cliccare. Dal sesto secondo in su, la gente comincia a cliccare. Quindi vuol dire che questo è un video non impulsivo, in questo caso, che clicco subito, appena ho visto, ma guardo, mi fa un’idea, ah carino, fammi vedere chi sono, e vado a cliccare. Posso analizzare il tasso di conversione, vedere dove avvengono le conversioni, in questo caso i shop, e anche qui vedo che, per esempio, le conversioni arrivano sul finale, quindi la gente attende la fine del video. Vedo dove sono più clicche, vedo dove avvengono le conversioni, questo è il tasso, queste sono le conversioni, vedo il tasso di permanenza, ovvero, chiaramente le persone saranno al 100%, vedranno il video, poi piano piano, durante la sua lunghezza, le persone cominciano a perderle. E qui posso vedere se le persone le perdono in un determinato momento, oppure se, di solito, la linea è simile a questa, devo essere sincero, proprio per il fatto che all’inizio le persone guardando il video smettano di vederlo. Ok? Però qui vi prendete conto il tasso di permanenza all’interno della visualizzazione del video, e poi sotto video colverati, chiaramente. Quindi questo è già un ottimo dato, e noi riusciamo a prendere come riferimento, che vi consiglio di analizzare. Se voi mi mettete qui, analizzate video per video, mi osservate, sicuramente riuscite a migliorare nettamente il vostro approccio a fare creatività, perché capite quali sono i formati che funzionano di più, semplicemente. Quindi questo, ripeto, è uno strumento di TikTok, è gratuito, non importa se facciate campagna di live, non è detto poi che voi usiate TikTok nella strategia, ma sicuramente è un formato che potete riciclare benissimo in meta, ok? Perché come ho detto all’inizio, TikTok influenza il modo creativo di tutta la parte di meta, ok? Quindi TopHats, sicuramente piattaforma da studiare, da guardare continuamente, perché cambiano continuamente. Quindi il primo punto delle TikTok TopHats l’abbiamo visto. Adesso andiamo sulle TikTok Top Products, ok? Che cos’è la Top Products? La Top Products è quest’altra zona di TikTok, questa qua. Qui semplicemente facciamo una ricerca simile, sempre Italia, categoria, e io posso vedere se c’è pantaloni, chiaramente non posso digitare, jeans non c’è, però magari sempre men’s clothing, qualcosa del genere, posso trovare, ok? Per esempio questo, intimo, uno può cercare le proprie categorie che gli interessano, beauty, un po’ fashion, un po’ cosa si potrebbe prendere, si potrebbe prendere scarpe, andiamo sulle scarpe dai, oppure andiamo sul beauty. Vedete, sotto categorie, per esempio potrei prendere skincare, ultimi sette giorni per dire, e vedere quelle che sono le categorie di prodotto che stanno andando di più in questi ultimi sette giorni. Per esempio le maschere facciali, le face mask stanno andando di più del 12%, i solari, visto che stiamo andando verso l’estate, stanno salendo del 18%, e così vi prendete conto, vedi, quelli per pulire la faccia, tonificate insomma la faccia, tipo dopo il trucco, roba simile, 58%. Quindi qui potete veramente capire quelli che sono i trend, vedi, crema e massaggio facciali, 200%. Se non abbiamo questo prodotto, perché non pensate di fare un contenuto e cominciare a spingere questo? Perché è fra i trend che stanno andando di più in questo momento, in questi ultimi sette giorni. Lui vi dice addirittura dei dati molto importanti per l’ADV, chiaramente basati su TikTok, per esempio il tasso di CTR medio, tasso di conversione medio, costo per acquisizione medio, costo, diciamo, che nell’ultima settimana è stato generato, cioè quanta spesa ha generato questo tipo di categoria, quanti like, quante condivisioni, quanti commenti, quante impression, quanti sessi condivisti. Se voglio entrare nel dettaglio, per esempio prendiamo skincare kits, qui vedete tutti questi parametri qua in un unico colpo d’occhio, cioè ragazzi, guardate che cavolo ci dà TikTok, ci mostra l’audience insight, ci dice esattamente che connotazione ha il nostro pubblico, quindi che facilità ha, gli interessi che ci sono e quali sono i video correlati più potenti in questo momento, ricollegandosi alle top ads che abbiamo visto prima. Tornando in performance analytics, sotto vedo per esempio la settimana, i sette giorni che ho appena messo, oppure posso mettere 30 e chiaramente vedere l’andamento dei parametri che voglio selezionare io, ok? Per esempio popolarità, voglio vedere la popolarità che l’andamento ha negli ultimi 30 giorni e vi rendete conto di tutto. Voglio vedere per esempio il costo, il cpa, il tasso di acquisizione se sta calando o cosa. Voglio vedere tutto quello che volete vedere, il tasso di conversione, com’è il tasso di conversione qui sopra, per esempio ultimamente vedo che converte meno, convertiva più in quest’altro periodo, e potete fare tutti i rinominamenti che volete. Ovviamente è fenomenale, perché se avete un prodotto in quella categoria lì, ma ricapite quelli che sono i trend del momento e magari cambiate squadra, adattate le vostre campagne pubblicitarie in modo da riflettere quello che le persone stanno chiedendo alla fine di più, perché hanno interagito di più con questi tipi di prodotti. Per esempio io seguo un brand Skincare, un paio di settimane fa c’era un boom sull’acne, ho detto scusatemi ma perché non mi fai un video sull’acne? Ho fatto un video sull’acne e ho spinto quello, ok? Quindi bisogna abituarsi a avere un approccio alla creatività flessibile e seguire appunto il trend, perché queste piattaforme ci danno questi dati, sono un ottimo punto di partenza per spingere poi in ADV quei contenuti che stanno andando molto forti. Quindi abbiamo detto top ads, abbiamo detto top products, l’ultimo uscito da parte di TikTok al momento, keyword insights, dove qui praticamente facciamo sempre un ragionamento simile, scegliamo il mercato, qui possiamo vedere la vista sotto forma di cloud, però prima diamogli un riferimento obiettivo, conversioni per esempio, e product sale, almeno si parla di vendite, scegliamo la categoria, industria per esempio, prendiamo sempre il nostro beauty come settore, prendiamo skin care e vediamo quelli che sono le parole più frequenti nei termini in Italia che parlano di skin care, cioè pagamento alla consegna, spedizione gratuita, offerte a 2 per 1. Quindi segnali che lancia l’Italia il settore skin care è chiaro, cercano la spedizione gratuita, offerte e pagamento alla consegna. Chiaramente qui sto volendo gli ultimi sette giorni, posso allargarmi a 30, ok, e vedo quelli che sono le cose che le persone diciamo vedranno di più all’interno dell’adv, come vedete sconti, consegna, rughe, siero, acne, come vi dicevo, entro 48 ore, per cui se volete qualcuna di queste caratteristiche, perché non fare un bel video e dove nel copy ci andrà per pagare alla consegna, oppure spedizione gratuita su ordini ebo, entro 48 ore, tutta questa roba qua e riuscite a massimizzare l’efforto della vostra creatività. Ok, potete vedere la modalità cloud, è ovviamente ordinale per CTR, per esempio quali sono le parole negli adv in ambito skin care che convertono i primi ultimi sette giorni? Rughe. Quindi ho un prodotto che risolve le rughe? Perché non fare un adv dove mettiamo subito una bella headline? Vuoi risolvere il problema con le rughe? Boom! E poi magari se abbiamo spedizione gratuita, un’offerta speciale, un bundle, una spedizione veloce, la esalpiamo perché sono uno degli elementi che la gente apprezza di più. Cioè ci sta dicendo come dobbiamo migliorare le creatività praticamente. Se andiamo sulla modalità invece tabellare, rivediamo le stesse parole con dei dati molto più precisi, per esempio sul tasso di interessamento, di popolarità di quel termine, con tutti i parametri che abbiamo già visto prima e in più vi fa vedere in dettaglio i video che si comportano a quel modo. Per esempio qui vedete proprio parole chiave relative, breakout, ecco qui, altra tipologia di parole chiave, più popolari, pagamento alla consegna, spedizione gratuita, cioè vedete proprio quello che usa, i hashtag che vengono utilizzati e sopra per esempio un post che ho beccato in questo caso sulla spedizione gratuita, no? Spedizione intercontattuale lavorativa e pagamento alla consegna. Voglio vedere altre tipologie di parole attorno di qua, per esempio quanti video ci sono qui dentro, su offerta 2×1, apro questo, ora non mi fa vedere niente, probabilmente non c’è più, è stato fatto quel video. Andiamo su dove c’è un po’ più di mercato, per esempio Stati Uniti, tolgo l’Italia, skin care, conversion, ecco qua, queste sono le cose che chiedono di più negli Stati Uniti, prendo per esempio Acne, vi sto guardando prima, almeno con molti più dati, e qui vedo proprio esattamente i copy che stanno andando di più con il tasso di clic, cioè vi rendete conto che io riesci a smontare completamente e fare una ricerca inversa rispetto all’AdLibrary method. L’AdLibrary method interroga l’azienda e fa vedere gli annunci di quell’azienda, qui io interrogo il mercato, interrogo, e dico mi dici in questo settore, in questo mercato, come sono le creatività che performano meglio? Quindi vedo quelli che sono i copy, vedo la tipologia di ADV, voiceover, ad text, quindi capisco se in questo caso c’è il voiceover sopra, qui c’è un testo sopra, qui c’è un text overlay, quindi c’è il testo sopra il video, cioè capite bene tutto quello che compone un video di successo, e chiaramente potete vedere il video per rendervi conto di quello che è, ok? Per esempio questo è uno con il text overlay, quindi c’è il testo sopra il video. Qui c’è già con questi avete elementi per divertirvi a analizzare e tenere continuamente la mente allenata su quelle che sono le creatività che performano di più in determinati settori, in determinati mercati, soprattutto prendendo l’ispirazione dagli Stati Uniti per poi portarle in Italia direttamente. Visto che in Italia non c’è tantissima competizione in TikTok ADV, perché i costi sono abbastanza alti, ma TikTok ADV detta le basi dell’advertising alla fine creativo. Per cui vi consiglio veramente di farvelo come alleato questo, perché vi sta dicendo esattamente cosa la gente vuole, in che formato vuole, tutto. Avete tutto a disposizione. Quindi TikTok Creative TV Center, Inspiration, Top Ads Dashboard, Top Products e poi Keyword Insight. Date un occhio anche agli altri, perché comunque sono risorse che lui mette a disposizione, alcune più adatte per l’organico, meno per l’ADV. Quello che vi ho fatto vedere io ora è molto legato all’ADV, chiaramente, però funziona anche in organico, perché sono contenuti che uno può riciclare anche su un piano editoriale social, chiaramente. Ci sono i trend dove potete vedere quelle che sono le canzoni che vanno di più, gli hashtag, però ecco io ho dato quelle che sono le tre zone fondamentali per chi fa ADV, per allenare il processo creativo e migliorare la qualità delle creatività che vanno utilizzate. Quindi abbiamo visto questi quattro tool, altri due che sono chiaramente più utilizzabili in ambito copy, a mio avviso, però mi dà anche delle idee, UberSuggest. UberSuggest perché è fatto molto bene, perché io lo uso per capire, per esempio, in un determinato ambito, ricerca keyword, un po’ come answer the public, come per esempio cerco skin care in Italia, in italiano, e mi faccio dare dei volumi di ricerca. Capisco quelle che sono le fasce di età degli utenti, questo è un dato che, per esempio, answer the public non mi dà. Quindi io qui, è vero che vado su un tipo di ricerca che strizza tu l’occhio alla SEO e alla parte pay per click di Google Ads, ok? Però in questo caso mi interessa molto perché voglio vedere l’andamento delle ricerche skin care e quindi incrociare con quelle che sono le richieste che ci sono dei prodotti skin care in questo momento. Per cui se io poi alla fine vedo che le persone in ambito skin care stanno cercando, che ne so, un siero facciale particolare così, ma io cerco la confermatica qui sopra, cerco di capire cos’è che la gente cerca e per un dato prodotto, ora ho messo skin care, ma se metto contorno occhi, io vado a raffinare la mia ricerca contorno occhi. Qual è la fascia d’età che ha più bisogno del contorno occhi? Fascia d’età degli utenti che effettuano questa ricerca. E quindi mi rendo conto su dov’è che devo andare a mirare gli annunci. So che la maggior parte è 25-34 anni e poi seguita dai 35-44. Chiaramente un 18-24 ha ancora una differenza a problemi di contorno occhi. Guardo quelle che sono le ricerche abbinate a questo e quindi capisco se c’è qualcosa, ma soprattutto vado a fare la visualizzazione keyword che ricorda Answer the Public, contorno occhi. Ecco qua, questo ricorda moltissimo Answer the Public, posso visualizzare tabellare o in questa modalità qua. E qui, per esempio, questo potrebbe essere ottimo per essere look iniziale, il titolo, il copy iniziale di una frase di un copy in adb o della prima schermata di un annuncio. Per esempio, immaginate un annuncio dove magari sopra ci metto. Come fare i contorni occhi? Domanda. E’ magnetico. Faccio subito vedere questo. Ti faccio vedere questo tipo di tecnica applicata. Per esempio, vado qua, entro su questo. Questo è un brand che seguiamo. Per esempio, se vedete qui, liquidi nel bagaglio in mano. Come portare con te i tuoi prodotti beauty preferiti? Esfolazione del cuoio capelluto. Cioè, lo usiamo anche in piano editoriale, chiaramente. Preparare i capelli all’asciugatura. O se vado anche più indietro, vediamo come cambia la pelle in menopausa. Cioè, sono tutte domande che intercettiamo attraverso, per esempio, Uber Suggest o Answer the Public, dove poi prendiamo quello che le persone cercano di più, lo trasformiamo in creatività da usare in un piano editoriale. Quanto sono elastici i tuoi capelli? Cosa succede ai tuoi capelli con il freddo? Cioè, sono tutte domande che cerchiamo di prendere in base alla stagione, in base al momento, al trend che c’è. E su quello poi li promuoviamo. Magari sono contenuti anche che generano facilmente un engagement facile. Per esempio, se vado parecchio indietro, posso vedere dei post dove si va veramente a… si vede ancora di più questo tipo di trend. Vado un attimino più indietro, si nota subito. E sono tutti post che ho praticamente anche riutilizzato in adb, perché li ho presi e li ho ripromossi indipendentemente dal piano editoriale. Tra questi, perché è importante pulire la spazzola? Poi, eccolo qua, come valorizzare i miei ricci? Meglio la maschera o il balsamo? Tutte domande che abbiamo estrapolato da ricerche di questo tipo. Quindi vediamo, cosa fa il contorno occhi? Bene, cosa fa il contorno occhi? Se è una ricerca molto forte, perché non faccio un post, in questo caso educativo, che mi aiuta anche a capire, a posizionarmi come brand? Io sono bravo, ti spiego cosa serve il contorno occhi. Metto la vendita del contorno occhi in un secondo piano. Perché siamo abituati sempre, anche questo discorso, siamo abituati a vendere sempre. Prima di vendere bisogna posizionare, ok? In modo che, e qui Jacopo Matteuzzi gli andrebbe fatto un oracolo in questo, cioè dobbiamo sviluppare più possibile l’effetto inbound, ok? Dove le persone dovranno essere loro a dire, a cazzo voglio io quel prodotto lì, perché so che quello è il migliore. Cioè non dobbiamo noi forzare sulla vendita, deve essere la vendita che nasce spontanea in seguito a un contenuto. In questo modo qui seminiamo tantissimo, in modo che nella testa della persona arrivi una percezione, un valore percepito di quel brand, che poi si convince a dire questo è il prodotto adatto a me, e so che non me ne frega se poi l’altro lo fanno a sfondo, io voglio questo. A quel punto il prezzo va in secondo piano, non conta più il costo, ma conta il fatto che io voglio quel tipo di prodotto. Io uso tantissimo UberSuggest, in questo ho anche Answer the Public, però ora ovviamente sto usando tanto UberSuggest per il fatto che ho introdotto questo tipo di ricerca, praticamente copiata da Answer the Public, ma copiata relativamente. Answer the Public è sempre di Niel Patella, quindi si gioca sempre in casa. Certi GPT o tutti quelli di intelligenza artificiale sono ottimi strumenti, io ve li ho messo qui perché sicuramente aiutano a trovare ispirazione per dei contenuti da fare, quindi va benissimo usare l’intelligenza artificiale. Io la usavo anche prima che certi GPT, per esempio, venisse, estrodesse con altri strumenti come Copy.ai, come Bright Sonic o come, orammi realmente l’altro, è lo Scribe. Insomma, tutti strumenti dove, dando gli in pasto un riferimento, un argomento, un tema, magari delle idee su come scrivere un copy o quant’altro. Quindi questi per me sono gli elementi iniziali per questa famosa analisi che vi dicevo. Come inizialmente vi ho parlato della creatività di oggi che ha un ruolo molto fondamentale, chiaramente, e quello a cui mi voglio ripollegare, anche se ho dedicato una parte, una sezione apposta, è appunto il ruolo della creatività come targeting, ok? Infatti in un mondo in cui noi avremo sempre meno controllo sul target e quindi dovremmo lasciare più fiducia possibile alle piattaforme, ecco che la creatività ci aiuta a dire voglio questo tipo di target, devo fare una creatività che agganci quel tipo di target, che lo blocchi, che quindi che parli quel linguaggio, che sia in grado di stoppare lo scroll di quella persona, ok? Per fare tutto questo bisogna fare, io di solito, stratifico molto le creatività in modo da fare, soprattutto anche nel remarketing, un viaggio, far fare un viaggio alla persona e dare tanti input, tanti segnali, in modo da quella persona convincerla e fargli percepire il valore vero del brand che stiamo promuovendo. Voglio farvi vedere, appunto, alcuni elementi da considerare. Prima, cioè, elementi da considerare che io uso continuamente nella campagna di video. Allora, faccio una lista della spesa, ma perché questo deve essermi un assist a farvi vedere poi casi studio, no? Tutte queste cose adesso ve le farò rivedere live su delle campagne di video, attive, che ho attive. Altre curiosità, vedrete molte creatività in cui il ruolo non è vendere, convertire, ma il ruolo è interagire, cominciare a fare entrare nelle grazie le persone, allargarmi il pubblico, stimolare curiosità e interessi e posizionarmi in qualche modo. Quindi, nel piano ADV, prevedo sempre delle creatività che abbiano un ruolo secondario rispetto a quelle principali, ma dove l’obiettivo è vero che è secondario, ma è anche primario, perché mi allarghi alle marketing, porto più visibilità al profilo, quindi si cresce tutti di conseguenza. Alcune creatività vedremo con volte di persona, cioè, dove il volto, anche sulla creatività basica, eleva completamente la creatività e quindi dà un tono molto superiore. Elementi in movimento, vedremo come anche una semplice immagine statica, però anche un po’ brutta magari, però con degli effetti di movimento, riesce a prendere forma, a dire, ah cavolo, bello, figo, ma se prendiamo nell’individuale, nel singolo elemento, se prendiamo un singolo elemento magari fa cacare, passatemi i temi, no? Quindi, elementi in movimento che bloccano lo scroll, il rispetto del brand e l’etica del brand fondamentale, cioè se ci sono dei colori, degli asset, font, usare sempre quel mood che lo riconosce, lo rende riconoscibile. Poi, chiaramente, prevedere sempre un rispetto dei sottotitoli e degli overlay della piattaforma, ovvero le piattaforme, per esempio, pensiamo ai reel, alle storie, hanno degli elementi anche su TikTok obbligati, no? Dove c’è, che ne so, lo spazio per i commenti, il titolo del brand in alto. Quindi, quando fate attività, pensate a dove compare, per esempio, un sottotitolo o dove magari mettete una scritta o un elemento di design, perché se va in contrasto con degli elementi della struttura della piattaforma, a volte poi non si legge bene il copy, va in un angolo cieco. Quindi, pensate bene al contenuto, mi va bene se lo uso nelle storie, mi va bene se lo uso in reel, non è che poi viene un accrocchio, io a volte vedo delle attività sulle storie, sui reel, dove non leggo niente perché sono tutte messe in spazi pubblicitati sbagliati. Quindi fate prima un check che nella creatività non ci siano elementi che vanno a dare noia, a sovrapporsi con gli elementi della piattaforma. In ogni caso, la semplicità vince. A volte creatività complessa funziona sempre meglio quella semplice. UGC, che è il formato, chiaramente, che spacca di brutto, perché il contenuto che viene generato dall’utente è vero e naturale, le persone apprezzano. E poi testare anche formati diversi, gli stessi UGC, l’unboxing, l’how-to, quindi come si fa a fare una cosa, formati diversi come video, caroselli, singola immagine. Cioè, avere un pacco a dirvi variegato il più possibile, in modo da vedere anche quelli che sono i formati che performano meglio. Né per quanto riguarda il mindset, ora tutte le reel le vediamo organizzate dentro i casi studio. Io una delle cose, io vi farò vedere per esempio Canva, vi apro il mio Canva, vi faccio vedere alcune creatività fatte dentro anche delle ADV, però il concetto di apro Canva, piglio il template e lo personalizzo, non basta più. Cioè, secondo me bisogna cominciare a ragionare su delle creatività un po’ più originali. Quindi va benissimo Canva come strumento, però poi bisogna metterci qualcosa che lo rende unico, ok? Cominciare a lavorare su delle creatività un po’ più appunto artigianali, un po’ più vere, perché siamo abituati tutti che ormai usano gli stessi template. Io vado in giro, anche i colleghi vedo usando le grafiche e mi sembra proprio di vedere la sagra dello stock, mi sembra di vedere, no? Immagini utilizzate, illustrazioni e il template, quasi mi ricordo nomi dei template. Ecco, in un mondo di omogeneità dove tutti usano la stessa roba, un minimo di originalità sono le 10. Poi adattamenti a vari placement, quindi se vado sulle stories, sui feed adattarsi bene. Fare degli asset scalabili, ovvero che magari se devo fare un aggiornamento riesco a replicare velocemente in serie quel tipo di cosa, penso a un franchising, penso a una ripetitività di una campagna pubblicitaria e vedremo come. E poi fare adb in base al momento esatto nel customer journey, cioè se una persona è nel remarketing, se la persona è iscritto, non è iscritto, cioè se noi ognuno deve avere un segnale diverso in modo da farlo avanzare allo step successivo. Quindi nelle campagne, vi farò vedere proprio ora il punto successivo, vedremo appunto come distribuisco, stratifico, mi piace usare questo termine, stratifico le creatività all’interno delle campagne pubblicitarie. Poi chiaramente coinvolgere il brand nel creare contenuti, cerchiamo di educare anche il brand stesso, l’azienda a creare dei contenuti, non sempre appoggiarsi a delle grafiche prefatte. E pensare agli angoli, cioè ogni prodotto può essere venduto, per dir un termine molto forte, venduto su angoli diversi, penso a bottiglia dell’acqua, potrei usare il ramo di sentirsi, come dire, in forma durante l’attività fisica, di sentirsi idratati durante la cena col lavoro, ognuno di questi ha un angolo, quindi magari lo stesso prodotto posso riciclarlo in più ambienti.

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