Lezione 1 di 6
In Corso

1.1 – Come installare Google Optimnize e prioritizzazione dei test da eseguire

Jacopo Matteuzzi 1 Giugno 2025

Trascrizione

ciao a tutti ragazzi, allora nella precedente lezione riparto un po’ dal di là perché abbiamo visto come installare google optimized un po’ in velocità e ve lo faccio vedere su un sito wordpress in modo tale che magari può andare bene o alla maggioranza e così effettivamente facciamo singolo passaggio per singolo passaggio, allora parto dal wordpress vado all’interno della gestione di plugin, plugin installati, aggiungi nuovo, qui cerco duracell tommy eccolo qua, perfetto, oppure vediamolo, posso installare, in realtà è duracell tommy o google tech manager for wordpress, in realtà andiamo a farvi vedere google tech manager for wordpress ecco qui c’è la possibilità appunto di installarlo dopodiché vi compare tra i plugin installati, fra i plugin installati andate sulle impostazioni e qui lui vi chiede anzitutto di dargli un identificativo del vostro account google tech manager, identificativo che voi andando sul techmanager.google.com trovate qua, basta che copiate questo, lo incollate qua per intero e così facendo abbiamo la possibilità effettivamente di avere installato tech manager perché parto da tech manager che l’altra volta come vi consigliavo io preferisco l’installazione mediante tech manager, poi si può installare anche a codice google optimized però una volta che con un semplice plugin di tech manager riuscite già a installarlo la cosa è molto più semplice, fate conto dopo avete caricato le modifiche tornate sul vostro sito avviate la versione di anteprima con google tech manager e andando sul sito e ricaricando vi dovrebbe venire fuori questa parte qua in cui vi dispone gli tag attivati, le variabili, i data layer e quant’altro. Tornando su tech manager come impostiamo appunto google optimized? Allora ci sono un paio di cose da dirvi, google optimized si attacca, si interfaccia a google analytics quindi è importante per prima cosa installare all’interno di google tech manager il vostro google analytics, è la stessa cosa rispetto all’identificativo di tech manager quindi andiamo su analytics, guardando sulla parte di amministrazione impostazioni proprietà lua me lo copio, torno su tech manager e io fondamentalmente mi faccio una costante che compilo con l’identificativo di analytics, lo salvo e dico che è la costante di google analytics 2, poi vado a fare un’altra variabile che la configuro, cerco google analytics, ottimo, qui mi chiede un id di monitoraggio, vediamo se riesco ad aprire la parentesi graffa un’altra volta e gli richiamo la costante google analytics studio xamo che ho appena installato, lo salvo, questo è importazione di google analytics studio xamo, test, salva, molto bene, ora andando sui tag faccio un nuovo tag, quale tag? clicco configurazione tag, google optimize e lui innanzitutto mi dice mi dai l’identificativo del contenitore? Allora l’identificativo del contenitore visitando optimize.google.com lo trovate qua oppure se non ce l’avete fatta come me a copiare e incollarlo, lo trovate qua, da impostazioni, non so se vedete la mia barretta, impostazioni, l’id e poi lui mi chiede anche impostazioni di google analytics, lo devo attaccare al google analytics che abbiamo appena installato, altra configurazione da porre a livello di attivazione, ossia devo dire dove caricare questo tag su tutte le pagine e quindi qui vado a fare google optimize, xamo, faccio una giornata sulla pagina perfetto e qui mi aspetto di vedere google optimize studio xamo test e quindi ho appena installato il tag di google optimize, ora per effettivamente far sì che questa modifica sia effettivamente caricata all’interno di google optimize esco dalla versione di anteprima, faccio qui sull’invia e dico tag google optimize, pubblica, continua e magicamente sul sito faccio un refresh, la banda sotto scompare, con il tag assistant l’estensione che vi consiglio di scaricare la abilitiamo, refresciamo la pagina e qui abbiamo il nostro optimize installato, ecco qua, quindi volevo fare un attimo una ripartenza proprio dalla parte iniziale che la scorsa volta ho un po’ tralasciato e partiamo con la lezione di quest’oggi, è effettivamente il continuo poi di tutta la lezione, allora vediamo se la mia presentazione, vi faccio vedere come prima cosa il funnel, quindi un processo, questo è un classico funnel che noi utilizziamo per l’e-commerce dove c’è una parte di acquisizione, una parte di attivazione, quindi se sei stato all’interno del mio sito devo cercare di farti fare un’azione, dopo che ho conseguito un’attuazione cercherò di monetizzarti e quindi di diventare un customer, un paid customer, dopo che hai acquistato la prima volta cercherò di far sì che tu possa tornare ad acquistare, dopo che sei tornato ad acquistare cercherò di stimolare la tua referenza scrivendola nei commenti all’interno delle inserzioni, lasciandoci una recensione, consigliandolo agli amici quant’altro. Parto sempre e solo da questa struttura, nei corsi con Studio Samo questa slide, le mie lezioni le avrete vista mille volte, perché parto sempre da una visione di struttura, dalla visione di insieme, perché il discorso è dove vado a utilizzare Google Optimize, lo vado a utilizzare, lo posso andare a utilizzare su tutti questi step del funnel. Prioritizzazione però dei test, allora iniziamo a fare un bel punto. Optimize, Jacopo diceva è gratuito, sì bisogna metterci la testa, sicuramente è un trattamento gratuito, molto interessante, sicuramente non ci sono chissà quanti esperti, piuttosto che chissà quante agenzie che lo utilizzano, però è uno strumento troppo forte. Detto ciò non si può eseguire il test ovunque e fare chissà quanti test mettendo troppa carne al fuoco, bisogna darle una priorizzazione, la priorizzazione gliela possiamo dare in funzione, cioè gliela dobbiamo dare in funzione di dove andiamo ad impattare maggiormente, nel senso che se vi facessi questa domanda è dove vado ad impattare maggiormente i temi di business su questi drop ad esempio. Di mille persone che porto dentro solo 120 magari si lasciano il contatto all’interno del sito, il 50% poi decide di acquistare e il 66% poi torna anche da acquistare e solo il 50% poi ci lascia una recensione, io potenzialmente qui cercherei di massimizzare quanto più possibile sicuramente dal 40 al 20 perché se ho tante più recensioni, se ho tante più persone che parlano di me vado ad impattare tantissimo in termini di business l’azienda per la quale lavoro o la mia azienda, uguale qua abbiamo già un ottimo tasso di conversione, un 66% di gente che continua, questo è un ottimo segnale, potenzialmente c’è già gente che torna ad acquistare, potrei farli tornare ad acquistare facendo degli A-B test su pagine differenti di riacquisto, in realtà è un discorso sicuramente molto più ampio, potremmo testare differenti mail, potremmo testare differenti promozioni che aiutano un po’ dalla lezione di quest’oggi ma per cercare di farvi capire che Google Optimize è lo strumentino per fare A-B testing e personalization front-end del sito che però in realtà è una forma mentis cardine per sbloccare i punti di rottura, i punti di frizione che ci sono all’interno del vostro business. Secondo punto in funzione della priorizzazione dei test da eseguire, se puoi parti dal basso, è importante partire dal basso perché se ho la struttura che se qualcuno scende, poi questa gente mi risale, mi dà più forza nella crescita del mio business, so che sistematicamente se porto giù più gente otterrò quanta più gente che poi torna su, quindi prima si struttura in fondo e poi si riparte verso l’alto. Come fare analisi a riguardo? Dalli qui usciamo un po’ dalla presentazione e lo facciamo effettivamente dal vivo. C’è un discorso di priorizzazione dei test, come vedo, come vado a votare quali test fare. Altra cosa che non vi ho detto è che Google Optimize ha 5 test avviabili per volta e 10 personalizzazioni avviabili alla volta, quindi è anche necessario una priorizzazione in funzione proprio di un limite di strumento che esiste. Torniamo a noi, come fare analisi a riguardo? Qui vi scrivo quattro punti che noi utilizziamo. Google Analytics per vedere i dati di prima parte, BrowserStack è un tool che ci aiuta sul debug proprio di differenti device e di differenti sistemi operativi, dopo lo vediamo. Odjar ci aiuta con le mappe di calore, il video record che noi utilizziamo anche per le domande e poi i cari amati fogli di calcolo.

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