Focus su SEOZoom – Lezione 1
Trascrizione
Io quello che cercherò di fare oggi è di darvi tantissimi spunti frutto in realtà di varie lezioni che ho cercato di unire per voi in un mix forse unico, non ho mai fatto una lezione di questo tipo cercando di unire così tanti aspetti. Quindi da un lato vi chiedo questo, essendo un webinar approfondito su una tematica non vedremo alcune nozioni di base su SeoZoom che già trovate all’interno dell’altra lezione che ho realizzato per l’Academy di Studio Samo, quindi entreremo un po’ più nel tecnico, un po’ più nello specifico, sono comunque disponibile per le vostre domande, ma quello che cercheremo di fare oggi è cercare di capire assieme come rielaborare i vecchi contenuti per capire come possono rendere di più, perché c’è un aspetto che accade credo alla maggior parte di noi, si vanno a sviluppare dei contenuti, si vanno a pubblicare e poi cosa succede? Magari i contenuti non rendono al meglio e si continua semplicemente alla creazione di nuovi contenuti, dimenticandoci quanto sia importante lavorare e rilavorare i contenuti già esistenti. Rilavorare i contenuti già esistenti è utilissimo per una serie infinita di aspetti, intanto perché sono contenuti che già abbiamo realizzato e a cui già abbiamo dedicato del tempo, ma soprattutto perché sono contenuti che nel corso del tempo acquisiscono dati, acquisiscono informazioni, informazioni che possiamo vedere con SeoZoom, informazioni che vediamo con Google Analytics, informazioni che possiamo vedere anche con software come AutoJar ad esempio per studiare il tracking della modalità con cui viene fruita la pagina. Quindi tutte queste informazioni ci permettono di raccogliere dei dati utili per modificare e aggiornare i nostri testi, un aggiornamento dei nostri testi che quindi non sia frutto solamente di una nuova creatività ma sia frutto di un aggiornamento dato da una ricerca e da uno studio che è stato realizzato per essere più competitivi in SERP. Quindi vorrei partire ricordando un aspetto ormai che sicuramente conoscete già bene ma per me è sempre importante ricordarlo, l’obiettivo di Google è fornire in SERP la risposta più utile per l’utente, questo crea ovviamente a parte la facilità di questa frase in realtà un grande problema perché le risposte utili acquisiscono e si presentano in forme totalmente diverse l’una dall’altra, una risposta utile assume molte forme e sta a noi cercare di capire quale forma assuma la risposta che dobbiamo fornire per poterla fornire al meglio, perché dico questo? Perché studiare le SERP significa anche studiare il contesto in cui le SERP si stanno evolvendo, i modi in cui Google cambia nel tempo e il modo diverso di volta in volta in cui Google sceglie la top 10 da fornire agli utenti, quindi conoscere l’intento di ricerca, sapere che in alcuni casi abbiamo di fronte SERP esclusivamente transazionali rispetto magari a SERP informative o che abbiamo SERP commerciali rispetto a SERP navigazionali, questo ci fa una grande differenza perché potrebbe essere davvero molto difficile se abbiamo creato il contenuto errato andare a posizionarci in una SERP diversa, vi faccio proprio un esempio, questo è uno spunto che mi è stato dato proprio da un utente che mi chiedeva ma se il mio obiettivo fosse la keyword accessori per piscine potrei andarmi a posizionare con un contenuto informativo ad esempio quali sono i migliori accessori per le piscine? Vediamolo subito, ci apriamo una scheda e cerchiamo accessori per piscine, ci accorgeremo come la SERP sia estremamente transazionale e lo vediamo dalle inserzioni a pagamento, lo vediamo dai risultati proposti, se guardate non c’è assolutamente niente di tipo informativo, certo probabilmente se noi andassimo a realizzare un contenuto migliori accessori per piscine avremmo comunque dei risultati ma di fatto abbiamo una SERP totalmente diversa rispetto a quella che è la nostra keyword obiettivo accessori per piscine, questa è una sintesi estrema di quello che in realtà è un concetto importantissimo perché tanti progetti ahimè falliscono perché non hanno questo studio alla base perché progetti che vogliono andare a posizionarsi su SERP magari transazionali vanno in realtà a proporre contenuti di tipo informativo creando di fatto una risposta ad una domanda errata rispetto a quello che google considera sia migliore per il nostro utente. Torniamo all’interno di SEOZoom, oggi parleremo di una serie di tematiche diciamo di aspetti di varianti che si possono affrontare inerenti al tema dei vecchi contenuti diversi tra di loro, vedremo in particolare come rielaborare dei contenuti su cui comunque abbiamo dei dati raccolti anche se sono pochi o tanti non importa ma di fatto contenuti che hanno già del potenziale su cui lavorare, vedremo poi un attimo cosa invece si può fare nei casi di cannibalizzazione, un altro aspetto che accade in moltissimi progetti per poi concentrarci invece su una possibile operatività che si verifica quando abbiamo dei contenuti dove non c’è nessun dato presente, per ora partiamo da qui e poi proseguiamo. Bene, cosa fare quando una vecchia pagina è già posizionata per qualche keyword ma di fatto non sta rendendo al meglio? Io qui all’interno di SEOZoom ho creato un progetto, sapete che per creare un progetto è sufficiente andare a impostare i dati di progetto attraverso la sezione dedicata ai progetti in SEOZoom e andiamo all’interno di un progetto, in particolare oggi scegliamo il progetto di qualcosa di blu che è un piccolissimo sito a tema wedding che utilizzo spesso per gli esempi, vi sarete accorti che all’interno di SEOZoom è presente una nuova fighissima, lasciatemelo dire, sezione dedicata ai contenuti, ecco che nei contenuti SEOZoom cerca di farvi vedere già in una prima visione quali sono le pagine che stanno rendendo di più in termini di stima di traffico e quali invece sono le pagine che stanno rendendo meno, pagine che rendono meno sono da un lato pagine che potrebbero avere comunque del potenziale e le approfondiamo, scegliamo ad esempio la riga, cominciamo dalle pagine principali, le pagine principali per SEOZoom sono le pagine che hanno una stima di traffico maggiore, qui siamo di fronte a numeri comunque piccolini, parliamo davvero di un piccolo blog, ma sappiamo che queste pagine comunque sono quelle che stanno influenzando maggiormente il traffico stimato del sito web, quindi cominciamo a vedere l’url e cominciamo a vedere sotto in basso per quali keyword siamo posizionati, beh qui ci arriva il primo spunto che ci può fornire SEOZoom ed è questo, ci vengono indicate le keyword per cui siamo posizionati, ci viene indicata la posizione in SERP, ovviamente il volume di ricerca e il cpc, ma ci viene anche indicato e viene visualizzato in rosso per quali keyword siamo posizionati pur non essendo inserite all’interno del testo, ora non prendetemi per matta, lo sappiamo benissimo che non è necessario che una keyword sia presente all’interno del testo affinché google ci posizioni, affinché google capisca l’intento della nostra pagina web, pensate tuttavia come in alcuni casi abbiamo tutte queste informazioni da poter rielaborare per magari aggiungere un paragrafo alla nostra pagina per raggiungere un titolo maggiormente ottimizzato, perché se da un lato è vero che non è necessario inserire queste keyword pari pari, da un lato SEOZoom ci sta dicendo per queste keyword probabilmente potresti mettere a fuoco maggiormente la tua pagina, quindi cosa poteste fare o scaricarvi l’excel, analizzare tutte queste keyword cercando di capire quali parti effettivamente potrebbero essere inserite nel testo migliorate per poi andare ad aggiornare ogni due o tre volte l’anno quelli che sono i contenuti, perché la freschezza dei contenuti sappiamo come sia un tema molto importante per google nel cercare di offrire agli utenti sempre dei contenuti freschi oltre che aggiornati anche rispetto alle informazioni, se voi guardate ad esempio le keyword proprio di questo esempio, guardate è piante da regalare agli sposi, se ci pensate non è una keyword impossibile da inserire all’interno di un testo, così come se ne sono molte altre, qui quando lavoriamo sulle nostre keyword principali, diciamo sulle pagine principali va fatta giustamente una considerazione, c’è una regola detta non detta non lo so tra i SEO che se qualcosa va particolarmente bene si tende a non toccare, meglio lasciare lì se una cosa va benissimo, quindi lavorare nelle keyword in top 3 potrebbe essere più difficile rischiando magari di sovra ottimizzare una pagina, ma se noi ci concentriamo sull’intera pagina web, sulle intere migliorie che possiamo fare, ecco che andiamo di fatto a realizzare un upgrade del nostro contenuto che di fatto non va ad essere ottimizzato per una specifica keyword, ma proprio per l’intero intento di ricerca che potremmo affrontare al meglio all’interno della nostra pagina, quindi primo step operativissimo da fare, guardiamoci queste keyword, guardiamo per quali siamo posizionati, guardiamo quali abbiamo inserito o non inserito all’interno del testo e cerchiamo di capire all’interno della nostra pagina se effettivamente le intestazioni sono ottimizzate, se ci sono tutti gli h2 al posto giusto, se le immagini sono ottimizzate, quanti progetti mi è capitato di vedere che non hanno le immagini ottimizzate e quando parliamo di ottimizzazione delle immagini parliamo certamente dell’attributo alt che è uno degli aspetti più importanti da ottimizzare, ma parliamo anche del titolo dell’immagine, del nome del file, della descrizione, eventualmente della didascalia, mi piace immaginare l’ottimizzazione di una pagina come tantissimi mattoncini che abbiamo a disposizione per costruire il nostro edificio, più ogni mattoncino va a contribuire alla creazione della nostra pagina web, più ogni mattoncino è ben realizzato e ottimizzato, più l’insieme della nostra pagina web di fatto ne risulterà più competitiva, assolutamente non ci concentriamo sulla singola keyword, ci concentriamo su quello che abbiamo detto essere un intento di ricerca, all’interno di quell’intento di ricerca cerchiamo di creare il contenuto che risponda al meglio e sia il più efficace possibile. Lavorare sulle keyword in prima pagina o su quelle che in particolare stanno rendendo al meglio a volte non è semplice proprio perché rischiamo se sovra ottimizziamo a volte di fare peggio, ma di fatto basiamoci sull’insieme, guardiamo sull’interezza di questi dati e cerchiamo di elaborare e di aggiornare il nostro contenuto. Qui ci sono due modalità che solitamente vengono fatte e ce n’è una che io preferisco, cioè io preferisco studiarmi tutti i dati, studiare anche da analytics quello che vado a trovare guardando le dimensioni secondarie ad esempio studiando gli accessi, studiando il flusso di comportamento nella pagina, elaboro tutte le informazioni, aggiorno il testo in una volta sola e lo pubblico online per vedere se dopo le modifiche migliorative che ho fatto effettivamente ottengo una miglioria o un maggiore rendimento nella pagina. Alcuni utenti vanno un po’ più forse per tentativi, quindi prima ottimizzano un h2, dopo ottimizzano un’immagine e di volta in volta appunto fanno una modifica al testo, io personalmente sconsiglio di andare avanti una modifica alla volta, intanto perché appunto non lavoriamo su una keyword, cerchiamo di lavorare sull’intero testo della pagina per andarlo ad ottimizzare e di fatto se lavoriamo in questa maniera più completa, più aggregata, è normale che avremo bisogno di fare una modifica grande, ma tutto assieme. Piccoli passaggi di ottimizzazione in realtà potrebbero rendere anche molto più difficile capire quali modifiche sono effettivamente andate a buon fine, sono state davvero migliorative e quali no. Bene, dopo aver guardato quelle che sono le nostre pagine principali, potremmo ad esempio concentrarsi sulle pagine con potenziale. Cosa sono per sé o zoom le pagine con potenziale? Sono pagine dove abbiamo molte keyword in seconda e terza pagina, quindi guardiamo ad esempio, prendiamoci questa qui di auguri, guardiamo ad esempio questa questa pagina e vediamo come sia posizionata per tantissime keyword all’interno della seconda e della terza pagina di Google. Ecco che queste keyword, non voglio minimizzare, ma sono keyword facili, sono keyword dove già siamo in seconda pagina e tra l’altro ne siamo posizionati con 400 keyword, quindi questa pagina tra l’altro inserita in un contesto di un sito web piccolino e davvero maltrattato, di fatto questa pagina è posizionata per più di 400 keyword. Anche in questo caso cosa possiamo fare? Studiamo queste keyword, guardiamo cosa può essere migliorato, guardiamo soprattutto, e qui facciamo uno step avanti, se abbiamo messo anche a fuoco bene l’intento della pagina. Quando abbiamo pagina con un potenziale così grande, appunto con 400 keyword posizionate anche se non nei primi posti, possiamo utilizzare anche questo strumento che abbiamo qui in basso, questo strumento si chiama intent gap e cosa vuole dirci? Ci dice studiando le keyword su cui questa pagina è posizionata, io su Zoom ho studiato per te anche i tuoi competitor e in particolare ci sono alcuni termini ricorrenti tra i competitor, come frasi, matrimonio, auguri, biglietti simpatiche, belle, dediche, amici, nozze e così via, e in particolare ci permette di avere nella tabella indicate quale parole, quali termini ricorrenti abbiamo utilizzato nel nostro testo e quali invece no. Oltre a questo ci viene anche indicato le possibili carenze, cosa cambia tra una tabella e l’altra? In termini più ricorrenti ci vengono indicati i termini che hanno utilizzato tantissimi nostri competitor, mentre in possibili carenze va a considerare meno del 50% dei competitor, comunque cercando di dare delle indicazioni su come con un lavoro ancora più certosino potremo andare a migliorare il nostro testo e anche qui ci vengono indicate vari termini da utilizzare. Bene, oltre a questo diciamo in alto che si concentra solo su quello che è il nostro contenuto e su cosa sta o meno posizionato in modo migliore, nella parte in basso invece in queste due tabelle e in questa tabella sotto ancora andiamo a studiare proprio quelle che sono le keyword dei nostri competitor, quindi sappiamo che chi è posizionato sul nostro gruppo di keyword che troviamo qui sopra tendenzialmente è posizionato anche per questo insieme di keyword. Bene, uniamo i dati sopra, uniamo i dati sotto, cerchiamo di capire come rielaborare il nostro contenuto.