Lezione 1 di 4
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Crea un piano di Content Marketing per conquistare sia Google che i tuoi potenziali clienti – Lezione 1

Davide Prevosto 25 Giugno 2025

Trascrizione

Parliamo di contenuti e content marketing, quindi il titolo di questo intervento che è su contenuti e content marketing è meglio il sottotitolo che gli ho dato è crea un piano di content marketing per conquistare sia google che i potenziali clienti. Ora in realtà in questo corso parleremo molto di più di come conquistare i potenziali clienti perché voi sapete che naturalmente io sono nasco come SEO ma in realtà mi sono negli ultimi anni spostato un po’ di più come capita alle persone di una certa età e fortunatamente anche con una certa posizione, mi sono spostato un po’ più lato strategico quindi sono sempre meno operativo e sempre più strategico, pertanto quello su cui voglio mettere il focus oggi è parlarvi più lato strategico e come conquistare i nostri potenziali clienti più che google anche perché ricordiamoci che dietro a google ci sono sempre delle persone nel senso che l’ottimizzazione per i motori di ricerca io l’ho chiamata human search optimization all’ultimo da 0 a SEO per chi c’era nel senso che il concetto è proprio che dietro alle ricerche sono le persone quindi se riusciamo a conquistare i potenziali clienti sicuramente anche google apprezza di conseguenza. Secondo motivo per cui sposteremo l’attenzione più sul content marketing lato persone lato utente che lato tecnico è per il fatto che ci saranno tanti tanti tanti altri nostri docenti che parleranno di SEO avremo Enrico Altavilla, avremo di nuovo Don Claudissimo, avremo di nuovo il mito di Emanuele Tolomei che ha fatto l’ultimo live se non ricordo male era proprio con lui e quindi parleremo in tutte le salse di SEO, di SEO tecnica, di link building, avremo tanti tanti tanti contenuti inerenti alla SEO. A me piace parlare di strategia pertanto possiamo cominciare a parlare di, se le slide vanno, di cosa fare per fare content marketing. Allora se vuoi fare content marketing devi cominciare da qui. Ecco e allora so cosa state pensando mi direte ma Jacopo ma ancora con sto cavolo di funnel ma non dovevamo parlare di contenuti io sono qua per sentire parlare di contenuti e tu mi parli di funnel e invece sì perché perché praticamente voi dovete seguire quello che avrò da dirvi in questo corso quello che avrò da dirvi in questo corso sostanzialmente si può articolare nei seguenti punti cos’è veramente il content marketing e quindi vedremo in realtà quello che io penso sia il content marketing quello che in realtà è il content marketing e molte persone vi assicuro non sanno cos’è o si sono fatte un’idea sbagliata quindi di conseguenza vedremo le aspetti strategici del content marketing che stanno alla base di un piano che abbia un senso prima che viene prima della produzione dei contenuti vedremo prima anche del calendario editoriale e tutto quello che possiamo fare video post eccetera eccetera dopo la strategia naturalmente vedremo che cosa vedremo obiettivi tipi formati canali strumenti che sono sostanzialmente quello che è tutto ciò che possiamo fare con il contenuto il contenuto è una parola molto grande molto ampia quindi il contenuto a livello di marketing può essere tante cose possono esistere tanti tipi di contenuti tanti formati di contenuti tanti canali su cui possiamo distribuire i nostri contenuti e tanti anche strumenti operativi che ci possono aiutare nello svolgimento di questa nostra operazione di content marketing quindi si parleremo di strategia ma vedremo anche citeremo anche qualche chicca diciamo più operativa come appunto strumenti canali formati eccetera il mio metodo quindi vedremo come io personalmente ho deciso di declinare il content marketing quindi io mi sono fatto una mia idea voi chi mi conosce sa che mi piace inventare le cose quando sono in vena mi riesce bene quando non sono in vena un po’ meno però mi piace diciamo che io detesto copiare mi piace di più inventare un mio metodo che poi inventare in realtà significa rielaborare quello che hanno già scritto e fatto persone più in gamba di me persone del passato e altre cose però rielaborando le un po modo mio infine vedremo alcuni casi reali di applicazione quindi aziende che hanno applicato questo metodo sia esterne sia come l’ho applicato proprio io nella fattispecie quindi se siete pronti io direi che possiamo andare a vedere che cosa vedere che la cosa che a me stupisce molto in particolar modo è che quando si parla di content marketing le persone vedono questo ok se ci pensate forse è una cosa che capita anche a voi che la prima cosa che vi viene in mente se vi dico content marketing dimmi la prima cosa che ti viene in mente voi pensate al contenuto pensate al video pensate a marco montemagno pensate al post del blog pensate al copy pensate a scrivere insomma voi pensate al content vi concentrate sulla prima di queste due parole ma in realtà sono due parole non è content è content marketing e allora invece io quando sento parlare di content marketing vedo prima questo ok prima marketing e poi content ok questo è un po un problema di noi italiani ok problema di noi italiani che molto spesso con tutti questi termini americani magari ci facciamo un’idea sbagliata di cose che in realtà sono diverse da quello che pensiamo questo purtroppo è una cosa molto diffusa non è un errore diciamo non è una nostra cioè si è una nostra mancanza ma diciamo è risolvibile non vuol dire che siamo scemi vuol dire semplicemente che tutto quello che ci viene come marketing viene da oltre oceano e noi abbiamo una barriera che dobbiamo affrontare allora io vorrei ricominciare un po dalle basi cioè dal marketing e allora ricordiamoci che cos’è il marketing perché spesso noi siamo talmente concentrati sull’ultimo tool che è uscito l’ultimo cambio dell’algoritmo di google il mobile update lo speed update e ci dimentichiamo le cose di base allora per non dimenticare io volevo ricordare che marketing significa è una parola purtroppo intraducibile anche questo è un buon problema della lingua italiana perché il gerundio e il panticipio presente cioè la desinenza ing nella nostra lingua non viene usata viene sostituita con altri termini ok jogging cosa significa significa che sto correndo cioè tutto quello che il sufficio ing indica un’azione continuativa nel tempo ok nel tempo passato presente o futuro ok comunque un’azione continuativa non è finita ma in continua evoluzione e market è il mercato quindi fare mercato in maniera continuativa questo è il marketing dopo tutto e la cosa che mi interessa anche è comprendere che cosa comprendere che cosa è cambiato nel tempo quando parliamo di marketing ok perché noi come studio siamo siamo specializzati in web marketing ok ma che cosa significa web marketing significa che oggi il web marketing è la parte preponderante del marketing ma perché ma perché semplicemente nel tempo le abitudini delle persone la tecnologia il nostro modo di vivere è cambiato ok grazie all’evoluzione naturale delle cose per esempio cosa è cambiato è cambiato che una volta andavamo su pagine gialle per cercare un professionista o quando avevamo bisogno di un meccanico di un dentista di un elettricista qualunque cosa richiedesse per noi urgenza o comunque avessimo un bisogno consapevole ok utilizzavamo le pagine gialle oggi sappiamo bene e qualcuno di voi mi può smentire in qualunque momento dire che voi usate le pagine gialle tuttora ma io conosco ben poche persone che onestamente utilizza oggi le pagine gialle oggi le pagine gialle è diventato google questo è un esempio banalissimo ma che riguarda tutti i giorni per questo il marketing oggi è online marketing per la maggior parte delle azioni di marketing che facciamo ok così come questa foto è molto evocativa perché anzi queste due foto la trovate io e mi piace molto questo simbolo questa cosa dell’evoluzione ok perché c’è chi dice che con gli smartphone siamo diventati antisociali ci isoliamo in realtà è solo cambiato il modo di fruire le cose ok se vedete questa è una foto non so di quanto tempo fa risalga giudicare dall’abbigliamento probabilmente sono gli anni 50 gli anni 40 più o meno siamo in quelle date lì suppongo adesso non ho la data della foto ma troviamo tutti in metropolitano sul treno non so dove siano col giornale quindi non è che prima parlavamo di più tra noi ci facevamo comunque i cazzi nostri però col giornale col supporto di carta oggi ci facciamo i cazzi nostri sullo smartphone poi chiaro che c’è chi esagera e sta tutto il giorno attaccato anche quando è in compagnia però diciamo che c’è un’evoluzione della maniera in cui fruiamo i contenuti quindi del mezzo con cui fruiamo i contenuti se una volta era prevalentemente anzi era soltanto radio televisione giornale oggi naturalmente fruiamo con i mezzi dell’internet soprattutto online e soprattutto con lo smartphone naturalmente perché sappiamo che da qualche anno ormai lo smartphone ha superato di gran lunga in certi casi anche l’utilizzo del pc quindi questa immagine sicuramente è uno specchio è rappresentativa di quello che è l’evoluzione del marketing se ieri per promuoverci usavamo il giornale usavamo la radio oggi usiamo altri mezzi usiamo i social usiamo i contenuti web che cosa non è cambiato invece non è cambiato questo il nostro modo di pensare la psiche umana è rimasta quella noi acquistiamo nello stesso modo in cui acquistavamo 10 20 100 mille anni fa la psiche umana non è cambiata ok il nostro modo di ragionare non è cambiato più di tanto cambia il mezzo con cui andiamo a recuperare le informazioni e cambia il mezzo anche con cui compriamo che possiamo comprare online ma non cambia il modo con cui noi scegliamo che cosa quale prodotto acquistare per questo che il marketing a livello non operativo a livello strategico fondamentalmente è uguale da 100 anni se ci pensate farò degli esempi anche di questo ma le cose che citiamo di marketing i grandi del marketing che citiamo hanno tutti i viventi hanno tutti 80 anni ok kotler oris lo stesso dan kennedy sono persone una certa età e queste idee le hanno avute negli anni 50 che negli anni 40 certuni anche prima e sono idee validissime che noi applichiamo nelle nostre strategie di marketing robert cialdini coi principi della persuasione per esempio non è un libro dell’anno scorso sicuramente ha i suoi anni se non mi credete pensate al content marketing e qui entriamo un po nel vivo della questione perché vediamo anche che cos’è il content marketing uno dei primi esempi di content marketing è questo voi sapete ovviamente conoscete tutti che cos’è la guida michelin la guida michelin per noi oggi rappresenta che cosa rappresenta ristorante stellato quindi cibo di qualità cibo molto ricercato cibo molto costoso le stelle michelin il massimo dell’ambizione per un ristoratore ok ma in realtà la guida michelin è nata per ben altri scopi è nata come idea di content marketing guarda caso da chi da un’azienda di pneumatici dalla michelin dall’inventore di un’azienda di pneumatici pensate che tutta sta roba qui del giudizio delle stelle michelin dei ristoranti più fighi deriva da un’azienda di pneumatico con me cioè se ci pensate una cosa folle ma in realtà a volte capita che un’idea poi con l’evoluzione del tempo cambi prende una piega su una direzione non prevista ok da chi ha avuto quest’idea però in realtà andre michelin quindi fondatore insieme al fratello della michelin aveva creato questa guida come esempio di content marketing ovvero cosa aveva pensato lui aveva pensato che noi facciamo pneumatici quindi il nostro target chi è il nostro target è il viaggiatore chi guida in auto quindi il nostro target principale che consuma tante gomme e che è il turista e allora perché non non diamo una guida non facciamo una guida gli regaliamo gli regaliamo no gli vendiamo a basso costo un contenuto per aiutarlo a risolvere un suo problema ovvero mentre guidi vai a trovare qual è il ristorante migliore o l’albergo migliore nella tua strada così che nasce la guida michelin ed è uno dei primi esempi di content marketing ok nulla di nuovo dal punto di vista strategico cambia il mezzo perché oggi la guida michelin esiste ancora esistono i blog esistono i podcast esistono altri formati che vedremo dopo ma la prima pubblicazione della guida michelin è del 1900 quindi pensate che la stessa strategia che applichiamo oggi e che oggi è visto come l’ultima novità forse del marketing una delle ultime novità il content marketing esiste da più di 100 anni e questo non è neanche il primo esempio di content marketing ce ne sono anche precedenti della fine dell’ottocento se vogliamo ok però questo è un esempio che ci dimostra come le strategie in realtà non cambiano quello che cambia il mezzo ok questo è un esempio la guida michelin a proposito qual è la città con più stelle michelin al mondo rispondetemi per favore non andate su wikipedia vediamo se siete svegli ragazzi siete svegli eccoci simone giuliano pietro vi vedo non vi vedo parigi milano londra ok a ciao massimiliano se anche tu parigi milano londra qualcuno vuole milano bologna bologna sai simone copenaghen sai simone purtroppo non abbiamo neanche un tre stelle michelin a bologna londra dai voglio che rispondiate tutti direi parigi roma ok 3 2 1 e tokyo 304 stelle per 225 ristoranti ragazzi ve l’aspettavate ecco tokyo ok questo non c’entra un cazzo col content marketing ma almeno risvegliato la vostra attenzione ragazzi quindi adesso ricominciamo a parlare di content marketing ecco qua con hanno pagato daniela no non hanno pagato anzi ti dirò che il giappone è il primo stato al mondo per ristoranti tre stelle michelin l’italia non è neanche quinto insieme alla spagna mi pare di ricordare potete andare dopo il corso su wikipedia a controllare che non dico cazzate ma adesso no rimanete con me perché torniamo a parlare di content marketing anche questa era content marketing diciamo in diciamo content marketing interattivo ma dicevamo torniamo alle robe un po più serie ragazzi cos’è cambiato abbiamo detto strumenti e canali quindi ieri c’erano i giornali eccetera eccetera la televisione ci sono anche adesso per carità ma sono affiancati come mezzo principale tutto quello che non cambia la mente umana ok quindi non cambia la strategia che ha la base di come sfruttiamo questi strumenti questi media ok quindi è per questo che io ho iniziato a leggere libri degli anni 70 degli anni 50 libri di marketing anche dei primi del 900 ed ero stupido qualche anno fa ero stupido perché dicevo non leggete i libri leggete i blog si è vero quando dovete usare gli strumenti ok se comprate un libro su facebook ads quel libro dopo tre mesi è vecchio a meno che non sia un libro strategico ma c’è un libro tutorial che ti insegna a usare la piattaforma non comprarlo quel libro però se devi comprare un libro strategico vi assicuro che sono libri ottimi grandissimi degli anni 50 agli anni 40 tutte queste cose qui non cambiano e quindi la strategia quando parliamo di content marketing non è il nostro calendario editoriale questa è una cosa che è molto importante se conoscete il detto la mappa non è il territorio forse l’avete sentito ragazzi ditemi se l’avete sentito siamo rimasti siamo rimasti al sushi sì no ve un sì no ecco è un detto purtroppo che no la mappa non è il territorio ho detto che si sono appropriati un po i pnll ma in realtà non non è non deriva dalla pnl ma significa che semplicemente che la rappresentazione che ci facciamo di una cosa non è la cosa stessa ok e in allo stesso modo la strategia di content marketing non è il nostro calendario editoriale c’è un post che è uscito di recente del content marketing institute una delle fonti più autorevoli per quanto riguarda ovviamente content marketing dove ho trovato questa frase che secondo me è molto rappresentativa e il la strategia di content marketing e il calendario editoriale sono come l’architetto e l’ingegnere civile ora non ditelo ai vostri amici ingegneri che si incazzano perché l’ingegnere io sto con una ragazza che è ingegnere quindi questi si credono i migliori al mondo ma in realtà se stiamo costruendo una casa l’architetto guida il progetto della struttura creando un piano architettonico e poi l’ingegnere civile rende la progettazione possibile quindi l’adeguazione del piano per realizzare la visione dell’architetto questo è quello che dice proprio, l’ho tradotto, questo post del web marketing del content marketing institute in poche parole quello che significa è che prima di realizzare un calendario editoriale c’è tutta una definizione della vostra strategia che sta alla base della produzione del contenuto a che serve costruire una casa senza un progetto cioè qual è lo scopo ok per cui io vado a creare questi contenuti prima di chiedermi quanti post a settimana devo pubblicare è una domanda che mi viene fatta frequentissimamente come fai a rispondere a una domanda del genere quanti post a settimana pubblicare quanti post devo pubblicare se non hai un piano, se hai un piano dopo viene da sé la risposta ok e per fare un piano finalmente quello che ci vuole è questo vi ricordate vuoi fare content marketing parti da qui e a proposito di cose vecchie ma buone nel senso che abbiamo detto che se gli strumenti si sono evoluti grandemente il nostro modo di fruire l’informazione di fruire i contenuti è cambiato da ieri a oggi quello che non è cambiato è il nostro modello mentale da cui dipende la nostra strategia il nostro modello mentale è stato diciamo diciamo codificato da questo signore qui Elias Sant’Elmo Lewis questo signore che addirittura nel 1898 pensate ha elaborato il primo modello di funnel quindi anche questa parola funnel la parolina magica che va tanto di moda di cui tutti parlano faccio un funnel faccio un funnel di qua faccio un funnel di là in realtà è una cosa molto vecchia risale addirittura neanche al secolo scorso due secoli fa da questo signore qua che ha evidenziato il modello AIDA modello AIDA o AIDA come direbbero gli anglosassoni gli anglofoni che sta ovviamente ovviamente c’è chi lo sa c’è chi non lo sa ve lo ricordo awareness oppure attention c’è chi dice awareness c’è chi dice attention interest desire and action e abbiamo una stavolta una gran botta di culo perché l’acronimo è perfettamente uguale in italiano nel senso che attenzione attenzione interesse desiderio azione quindi in questo caso possiamo usare lo stesso acronimo anche in italiano ok quindi quello che diceva Elias naturalmente non riguarda cosa riguardava riguardava quello che esisteva allora quindi fondamentalmente la pubblicità ok la pubblicità secondo lui doveva attraversare queste fasi in quest’ordine quindi awareness ovvero far conoscere un prodotto ok e suscitare l’attenzione cogliere l’attenzione dell’utente del potenziale cliente interesse ovvero creare interesse in quello che è il prodotto desiderio quindi a seguire buongiorno Paolo abbiamo Paolo che è venuto a trovarci eccoci qua e stavo parlando del modello Aida Aida e magari 1898 sai quello che è l’anno è tenuta bene abbiamo fatto un bel lavoretto era così era così già raccontato eh sì alla fine alla fine sasquence sasquence la chicca ah magari allora facciamo che sì sì ti metti qua fantastico sì sì ottimo ottimo così interagiamo ragazzi volete che Pao stia qui dite ditemelo nei commenti no no dite tutti no sì sì ecco no no no Mariangela dice sì sì ok certo e chi è? Stella chi è Pao? Come chi è Pao? Pao presentati dai che stella non ti credo io quello grasso a petto nudo Pietro dai oh Pietro petto nudo no sei carino Pietro ma non sei il mio tipo allora io intanto mi sono incastrato siamo incriccati eh perché è preso a seccoci qua ok allora chi è Pao? Ah io ormai lavoro qua da quando hanno chiuso la pubblicità al poker è venuto qua e ci ha pregato di lavorare con voi e perché da tempi non sospetti da più o meno ormai un annetto e mezzo lavoro con studio samo collaboro tengo i corsi di facebook adv insieme a Simone sì e sei specializzato diciamo specializzato principalmente anche se sei un po’ un manetto su tutto è vero è vero è vero e di recente insieme a te abbiamo fatto una Ida fantastica abbiamo creato una Ida che in realtà Pao sì eh ti tu sai che a me piace incasinare le cose nel senso invento spesso e volentieri ho rielaborato il modello Ida perché è un po’ vecchiotto esatto e ho inventato in realtà non ho inventato niente però mi piace tirarmela in realtà ho inventato il modello IDTA è un po’ più brutto da dire cacofonico inventare qualcosa dopo cacofonico me ne vado ok ok siamo seri che cos’è il modello IDTA ho semplicemente aggiunto una ma questo poi voglio dire molti professionisti da cui luca arlandini più altri esperti all’estero che non vi nomino però hanno aggiunto un elemento in questo modello che da alcuni ha ritenuto un po’ semplicistico ok quindi che cosa ho fatto io ho aggiunto la T di Trust non di Trump era Trust ovvero la FIDU in realtà Paolo sa bene perché abbiamo creato insieme un modello applicato di questo sistema che poi vedremo dove abbiamo aggiunto la fiducia abbiamo aggiunto per due motivi sostanzialmente perché era da aggiungere quindi era necessario aggiungere questa cosa ricordiamoci che se è vero che le strategie nel tempo non cambiano ovvero subiscono meno influenza che gli strumenti però è anche vero che sono cresciuti a dismisura la mole di prodotti che ci viene proposta sul mercato oggi rispetto al 1898 probabilmente nel 1898 c’era uno che vendeva i frigoriferi uno che vendeva c’erano i frigoriferi sì c’erano suppongo non molto diffusi ma comunque non è un’età del consumo l’età del consumo è arrivata dopo arrivando all’età del consumo arriva anche un elemento cruciale anche fare Trust come facevi cioè è il passaparola sì sì sì sì ma soprattutto quando c’è uno che vende una cosa non c’è bisogno di Trust o vai da lui o vai da lui quando se ne sono 50.000 come ho il mercato sovraffollato di oggi ci pone il problema di dover scegliere scegliere Tartizio, Caio, Semproni allora come ok hai suscitato il mio interesse ok prima ti conosco quindi prima ancora la A di Awareness quindi sono venuto a conoscenza dell’esistenza di te come azienda il tuo prodotto interessa lo desidero ma poi c’è l’elemento che mi fa scegliere tra il tuo prodotto e un prodotto analogo della concorrenza questo elemento è la fiducia senza fiducia non si vende soprattutto nel nostro paese dove le sole sono dietro l’angolo questo possiamo dire e la gente si fida molto meno un altro concetto con cui parlavamo con luco arlandini la scorsa una delle scorse puntate per chi c’era chi non c’era può andarselo a vedere è tipica questa differenza tra il mondo anglosassone e il nostro mondo nel senso che mentre nel mondo anglosassone è fondamentalmente ti danno di default fiducia poi non appena tu li soli te la tolgono immediatamente ti bombardano gli avvocati e ti fanno il culo in italia invece è diverso in italia siamo talmente abituati alle sole e al malfunzionamento della giustizia che siamo diffidenti a priori poi dopo una volta che è vabbè però diciamo che questa distinzione se io non voglio parlare male o bene nel mio del mio paese per carità non sono esterofilo fino a questo punto però è una distinzione che è stata dal punto di vista marketing studiata e vista in varie occasioni e in varie cose quindi da questo abbiamo diciamo elaborato un nuovo modello poi vedremo come verrà applicato nella realtà dei fatti ci siete fin qua? ok vediamo se c’è una domanda se lo posso fare con lo sportellino sì sì lo posso fare con lo sportellino la verità è che mi hanno fatto il foro sbagliato per lo sportello quindi sto vendendo senza sportello diciamo un po’ off topic ragazzi ok ok continuiamo ragazzi continuiamo quindi sai che adesso parlavi dell’estero mondo anglosassone sto lavorando per questa cliente che ha questo albergo e ho pubblicizzato prima sull’italia dopo un po’ ci sono spostati sull’irlanda è incredibile vedere a parità di contenuto la differenza anche nei commenti fra gli italiani e solo perché l’albergo ha una spa e ha dei prezzi normalissimi la shit storm che prendi in italia a priori senza neanche vedere i prezzi e poi dopo invece in irlanda solo roba positiva perché la prendi la shit storm in italia? perché è un albergo in una località di pellegrinaggio e quindi siccome è di pellegrinaggio allora ci si aspetta che devi andare a dormire nella grotta a Betlemme capito? e allora siccome c’è la spa in questo albergo gli italiani infami gli irlandesi riprova di quello che abbiamo detto quindi oltre ad aver elaborato un modello non mi sono limitato a questo ma ho anche dato una definizione di content marketing alla luce di questo che poi è molto simile alla definizione che potete trovare su wikipedia il content marketing è la produzione e distribuzione di contenuti editoriali da parte di un’azienda di un professionista finalizzati a raggiungere obiettivi di business quindi dette in parole povere content marketing significa produrre contenuti editoriali e abbiamo anche evidenziato diciamo quelle che sono le parole keyword delle parole chiave di questa definizione ovvero contenuti editoriali e dopo spiegheremo i vari tipi di contenuti possibili e obiettivi di business perché se un contenuto è prodotto senza una finalità di business quel contenuto dal punto di vista del business è una perdita di tempo cioè se io scrivo un blog personale dove scrivo dove cazzo vado a cena la sera eccetera quello non è content marketing quello è content ok non è marketing deve avere sempre e partire da obiettivi di business ok se il contenuto lo produco con uno scopo e lo scopo di business in ultima analisi è sempre il profitto quindi che questo contenuto mi porti più o meno direttamente del profitto ok sia vedremo a livello di branding che a livello di lead che a livello di conversione eccetera allora è content marketing se non mi porta un cazzo rimane content non ho detto che faccia schifo uno può avere il content come hobby che io scrivo romanzi poesie scrivo un blog ma non è content marketing quindi questa definizione è quella che chiarisce definitivamente questo concetto

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