Come fare un audit SEO – Prima parte – Lezione 1
Trascrizione
Ciao ragazzi, buongiorno, benvenuti. Sapete che siamo io e Jacopo e non potevamo esimerci dal dire due cavolate un attimo per aspettare che arrivassero tutti. Adesso parliamo un attimo di roba serie e iniziamo a entrare all’interno di quello che andremo a vedere. Jacopo ha detto una frase giustissima che era, infatti me la sono scritta così la vedete, scordarsi i pezzi appunto che è la grande problematica che si ha quando si fa un odisseo. Perché? Perché ci sono troppi punti da vedere ed è anche il motivo per il quale vediamo se riusciamo a fare questo corso in due lezioni oppure molto probabilmente ne faremo una terza e vediamo quanto ci mettiamo a parlare oggi. Tutto questo ci porta a dover avere una checklist. Il primo punto fondamentale è avere una checklist perché anch’io ho dovuto, mentre facevo il materiale, allora c’era quello che ho pensato questo, questo, questo, questo, questo, quest’altro, questo, aspetta andiamo a vedere online cosa mi sono dimenticato perché poi le cose le fai sempre eccetera. Noi abbiamo la nostra checklist fatta all’interno del nostro staff SEO alla quale mi sono accorto facendo questo materiale che piccolezze su 100 punti ce ne avevamo dimenticati di 3 o 4 però sono altre cose che abbiamo aggiunto e quindi uno degli obiettivi di questa lezione, di questo corso è proprio quello anche di fornirvi, come prima scherzavamo nel farcilo pagare, però fornire una checklist di cose che potete andare a vedere quindi anche il materiale che andrò ad analizzare l’ho fatto così, l’ho fatto come checklist. Sulla checklist parlerò quindi vediamo come andare. Ma come farlo di SEO? Il primo punto che io ho messo giù nel fare un’odizio è il seguente, domande da porsi, perché? Perché partiamo sempre in quinta, anzi in sesta, in settima come Formula 1 in ottava nel fare le attività e ne ho parlato anche l’altro giorno quando ho fatto un workshop a SMXL due giorni fa dove ho parlato di multichannel strategy dicendo che partiamo sempre ad attivare le campagne. Nella SEO partiamo sempre a bene, io ho sentito aziende che partono mettendo i link, ok? Facendo link building senza neanche guardare il sito. Ci ha chiamato un prospetti che aveva lavorato con un’importante agenzia italiana molto conosciuta dove aveva fatto un progetto al contrario, il primo anno hanno fatto link building, il secondo anno hanno ottimizzato il sito, il terzo anno hanno fatto i contenuti e io ero lì un attimo come già un’altra volta che mi guardavo un po’ intorno e non capivo il perché della scelta e al momento in cui avevo chiesto ma l’ottimizzazione è stata fatta dopo la link building perché il sito preso in mano era già ottimizzato e vi siete accorti dopo che non era ottimizzato, la risposta è stata no, siamo partiti con la link building e quindi vedete si parte sempre facendo attività, alle volte anche in ordine completamente errato, è un po’ come se la cupola di San Pietro l’avessero costruita prima, prima fa la cupola poi in un qualche modo fanno le mura e sopra ci mettono la cupola, no, non si lavora così. Bene, domande da porsi prima, prima di iniziare un’audizio, perché? Perché ricordiamo sempre all’infinito che la SEO rientra all’interno di una strategia di marketing e la SEO dovrà portarci degli obiettivi, quindi anche la SEO viene fatta non per posizionare parole chiave ma per raggiungere un determinato obiettivo e quindi chi è il cliente, cosa vende, cosa offre, banale? Sembra banale, sembra banale ma se aggiungete anche chi sono i potenziali clienti, con queste tre domande stiamo uscendo noi proprio in questi giorni, abbiamo iniziato con novembre, un nuovo progetto di un’agenzia di viaggi molto particolare, molto particolare, dove appunto rispondendo a queste semplici domande e avendo messo a preventivo la SEO, perché fai l’agenzia di viaggi quindi vuoi andare in Turkmenistan, la chiave vacanze in Turkmenistan, vacanze in Turkmenistan d’estate, probabilmente interessante, no? Quindi come fai a non mettere la SEO? Cioè mi primi a dire che la SEO è una delle ancora oggi materie fondamentali o solitamente si dice che quando un progetto parte da zero, come in questo caso perché qua parliamo di un brand che nasce, solitamente si dice fai la SEO per qualche mese prima di iniziare tutto il resto. Bene, rispondendo a queste domande e dopo un preventivo già proposto, quindi anche un piccolo errore, ed è anche bello farvi ragionare sugli errori che anche noi commettiamo, ci siamo accorti che la SEO non serve, ok? Quindi abbiamo parlato con loro, abbiamo detto dall’analisi, e loro sono stati anche molto contenti di aver capito che dall’altro avevano un partner che nella fase di startup strategica ha capito che un canale poteva essere ridimensionato a favore di altri, poi loro hanno detto il budget l’abbiamo messo a disposizione, lo potete mettere da qualche altra parte se abbiamo spostato il budget. Per quale motivo, e poi vado avanti, non andava bene la SEO in quello specifico caso? Perché questi signori fanno viaggi molto molto particolari per un target molto molto particolare, di una certa età, che ha determinati obiettivi e che fa determinati viaggi, quindi andare a fare il posizionamento per viaggi in Turkmenistan, viaggi in Turkmenistan, tutta la lunga coda, avrebbe portato molto molto molto probabilmente un target sporco, perché loro hanno tante problematiche nei loro viaggi, si perdono in mezzo al deserto, fanno tutte queste attività un po’ strane che se tu vai a prendere quello che cerca il viaggio in Turkmenistan, c’è quello che vuole andare all’hotel 5 stelle, quello che vuole andare a farsi il viaggio organizzato con il pullman e li trovi tutti e quindi rischi di lavorare su un canale che ti porta a traffico sporco. Bene, abbiamo abbandonato la SEO? No, perché comunque il sito anche se non c’è un obiettivo di posizionamento soggetto a un aumento di traffico organico costante, però ottimizzare il sito diventa comunque importante, ovvero anche la base, l’ottimizzazione di SEO che ci porta a installare Search Console per avere dei dati, che ci porta a fornire una sitemap comunque al motore di ricerca e quindi anche in quel caso lì di un sito nuovo che ci è stato dato dall’azienda che ha sviluppato il sito, abbiamo fatto un audit focalizzato su determinati obiettivi e al posto di avere un audit da 100 ore di lavoro, abbiamo fatto un audit da 20 ore di lavoro. Ok, quindi prima di iniziare dobbiamo capire qual è il reale obiettivo. Intanto vedete, c’è, diciamo qua che mi guardano da dietro, ho becchetti e matteuzzi che sono pronti a dire, no hai sbagliato, hai sbagliato su quello che dici, benissimo, quindi sono oppresso. Va bene, gli obiettivi che l’audit ha, ma gli obiettivi che ha il cliente, cioè io faccio un audit al fine di evidenziare solitamente problematiche, perché a parte il caso spesso raro del progetto che parte da zero, normalmente è il caso del sito che non funziona e quindi il problema è non è posizionato e anche il cliente è la cosa che controlla meglio, si cerca su Google, si cerca su Google, quindi non si sa come si cerca su Google, non si trova a detta sua o come dice un nostro carissimo cliente che abbiamo da anni e che gestisce il nostro carissimo Manuel Lodi, gli dice Manuel non apparo, non apparo, è bellissimo, io lo metterei nel dizionario, non apparo. Bene, se devo fare delle vendite, se devo fare dei lead, se devo solo portare traffico, perché il traffic devo sapere dove devo andare per poi iniziare ad analizzare e capire se una parte della checklist che vi farò vedere è importante o no da approfondire fino a un certo livello, perché l’audit SEO, non si ferma il documento, l’audit SEO teoricamente se fatto con criterio dovrebbe essere l’inizio dell’attività seguente, cioè mi prendo del tempo per farti l’audit, ok, per poi metterti a posto quelle problematiche, oppure te le metti a posto tu, ma se hai un documento che ti dice cosa devo fare, se poi non lo fai il documento è fine a se stesso, ma nel momento in cui io ti evidenzio 90 punti, non è detto che tutti e 90 abbiano la stessa importanza, che tutti e 90 siano da implementare, che tutti e 90 vadano fatti nello stesso modo, quindi quanti competitor ci sono in SERP, altra problematica, quindi più è complesso il mercato più probabilmente io devo approfondire tutto quello che c’è, intanto guardo anche gli appunti che mi sono preso perché volevo proprio andare nel dettaglio, quando ho fatto questo slide ho detto mi sono venute tantissime idee che mi hanno aiutato ad analizzare tutto, ho preso dei siti, dopo ho anche della roba che vi farò vedere, ho dei link che potremo analizzare e mi piacerebbe dare domande, magari provare una sessione live anche, mi guardi questo sito e proviamo a vedere cosa io faccio per andare a fare questa attività. Bene, l’analisi quantitativa in SERP, oppure iniziate a segnare, guardate lì gli operatori del motore di ricerca, l’all in title, due punti, parola chiave, andiamo a vedere su quante parole nel title, quante volte ripetuto la parola chiave, oppure a cercare la parola chiave con le virgolette vuol dire esatta, ovvero non tutti i sinonimi eccetera, ma quella parola chiave scritta in quell’ordine lì, quindi corso web marketing a Bologna, non corso di web marketing a Bologna, oppure corsi a Bologna sull’ASEO, corso web marketing a Bologna, andiamo a vedere chi c’è che sta competendo realmente su quella chiave lì, non approfondisco gli altri operatori di ricerca perché li ho dopo. Poi anche un’altra cosa da fare molta molta molta attenzione è chi e perché ranca meglio di me in SERP, ho usato, ho italianizzato, vedrete diversi termini gergali che non esistono perché il termine rancare è bruttissima trasposizione sull’italiano, però è un termine gergale che noi in SEO usiamo proprio per dire chi è posizionato meglio di me. Bene, chi ranca meglio di me? Perché? Perché si chiama Amazon, buona fortuna, quindi sono in SERP e voglio vendere magliette, ci sono Amazon, Jux, Zalando, Asos eccetera, bene, quindi il risultato dell’audit SEO è l’indirizzo della chiesa più vicina per andarsi a far benedire, ok, quindi potrebbe essere un risultato. Oppure spesso ci si accorge che la SERP è molto leggera, spesso ci si accorge che la SERP non dà risposte adeguate, quindi potrei avere una facilità maggiore di posizionamento, penso agli sbagliati casi della local o quello che succede oggi in tool molto di nicchia, in B2B molto di nicchia, l’esempio più amato da Jacopo che forse avete sentito seguendo i nostri corsi, le barenatrici, che cos’è la barenatrice? Una macchina automatica di più di 50 metri che fa determinate attività meccaniche Le barenatrici non possono non apparire, non possono non apparire sulle barenatrici, quindi compaio, compaio, vediamo se ci sono domande prima, no non ci sono domande per ora, vai lì, ok, ok, ok, la barenatrice noi con un cliente che appunto Jacopo è apparso, posso sbagliare i verdi, visto che abbiamo apparo, tu sei apparito, è bellissimo, apparuto, apparuto, la barenatrice quando noi abbiamo visto questo cliente ragazzi la difficoltà di posizionamento era zero perché effettivamente è bastato mettere il title H1 e scrivere due righe su cos’è una barenatrice per una macchina Jacopo che costa 80 mila euro, 90 mila euro, sono macchine industriali come tutte le macchine industriali costano costano dire di Dio, adesso comunque si avanciamo intorno ai 50 mila euro, voi immaginate quanto cosa vuol dire essere ben posizionati con una parola anche se fa pochissime pochissime ricerche mensili come nel caso della barenatrice mi pare 70 però ecco teniamo conto il valore, il valore di un lead da quelle 70 ovviamente è impossibile portare a casa tutte 70 le ricerche mensili, bisognerebbe avere tutta la prima pagina di Google presidiato e forse anche un po’ della seconda, però portarne a casa un 30% vuole già dire comunque che il valore di un lead è altissimo ovviamente. Esattamente, esattamente e quindi appunto per collegarmi esattamente a quello che diceva Jacopo cosa dobbiamo considerare? Cioè gli obiettivi a 6 e 12 mesi perché quando andiamo a fare l’audit, nuovamente per collegarci e vedete c’è scritto in alto, prima di iniziare l’audit dobbiamo avere chiaro il nostro obiettivo che non è un obiettivo puramente SEO, non è detto io adesso ho messo obiettivi casuali, questa lista poteva essere infinite, potevamo parlare sette ore di tutti gli obiettivi che potrebbero esserci in ogni caso lo dovete sapere voi lo dovete analizzare col cliente vuole più visite, visite organiche oppure un tempo di permanenza molto basso perché perché il sito è cannibalizzato, perché sono posizionate le pagine sbagliate, perché non risponde alle domande in maniera corretta, oppure voglio più conversioni, oppure voglio più registrazioni dove la newsletter ha la prova gratuita del tool, oppure voglio un minor bounce rate perché perché la gente entra nel mio sito e scappa quindi non c’è tempo di permanenza e il bounce rate è molto alto fatevi questo elenco quindi rispetto alle domande di prima e che vi ripropongo e rispetto agli obiettivi da lì sapete come andare a organizzare il vostro audit SEO e quale importanza dare ad ogni attività. Una breve scaletta, una breve scaletta cosa dobbiamo considerare ok l’architettura quindi questi sono i macro argomenti che poi andremo ad analizzare uno a uno, i livelli di navigazione, l’internal linking, tutto il mondo delle redirizioni non solo 301 ma anche 302 e tutti gli errori di server vari 404, 410, 500 eccetera eccetera il numero di url sul quale lavorare perché ragazzi ogni tanto senti dire ma io faccio l’audit SEO da 800 pagine, si se hai un sito di un e-commerce con 20.000 prodotti, se hai un sito con 5 pagine si fa un’audit SEO anche su un sito con 5 pagine sarà molto più breve ma dovete sapere quanto tempo vi impiegherà andare a vedere ogni pagina ogni attività. Le pagine orfane, cosa sono le pagine orfane? Le pagine che non sono linkate e quindi esistono ma sono irraggiungibili da un crawler ok, pagine vecchie rimaste lì non più linkate da nessuna parte neanche nella sitemap che esistono, il motore di ricerca ha in pancia ma quando fa il crawling del sito se non atterra direttamente su quella pagina non la troverà mai, i broken link ovvero tutti i link non più funzionanti, fa tutta parte delle attività di architettura e poi passiamo a quella bellissima attività che è, come funziona google con il grandissimo mio mio cavallo di battaglia il canonical che andremo a vedere che cos’è tutte le parti di io ho scritto index no follow no per dire index no index follow no follow eccetera, i redirect come sono fatti le redirezioni e la struttura quindi l’architettura cosa fa se dobbiamo andare a ristrutturare, il redirect è come lo faccio ok quindi nell’architettura è un discorso strategico nella parte di scansione e indicizzazione parliamo di l’operatività, il robot txt come è fatto che problematiche ha la sitemap, gli errori del server eccetera